chiariscono nulla": questo il pensiero del designatore Stefano Braschi
sull'espulsione di Francesco Totti. "Non si capisce con chiarezza la dinamica:
c'è una manata al petto di Totti su Olivera, poi non si capisce bene quando il
romanista gira dietro al leccese. Ma Andrea Gervasoni è a 50 centimetri...".
Insomma, Braschi stavolta non si pronuncia: dipende tutto da quello che ha
visto l'arbitro e ha scritto nel suo rapporto. C'è stata davvero una manata sul
viso da parte di Totti? Se è così, l'espulsione ci sta. Se non è così, allora
Gervasoni (che aveva diretto bene Roma-Lecce secondo i suoi superiori), ha
davvero esagerato. La Roma non è fortunata con gli arbitraggi, anche se i veri
errori li aveva commessi Russo a Brescia, appena ripescato dal designatore.
Braschi è pienamente soddisfatto soprattutto per le prestazioni di Banti a
Marassi e di Rocchi a San Siro: due direzioni di gara di "alto livello
tecnico". Il designatore ha visto premiato il suo coraggio: Rocchi era partito
male, era stato anche sospeso per qualche turno. Ora ha confermato le sue
qualità. Semmai, c'è un problema: non funziona lo scambio fra arbitri di A e B.
Anche stavolta Braschi non ha utilizzato nessun arbitro che viene dalla Can B,
guidata da Roberto Rosetti. Il motivo? Gare troppo delicate. Figuriamoci che
succederà più avanti... La verità è che gli arbitri e gli assistenti (tutti, A
e B) sono ancora
senza contratto economico e sanno benissimo (tutti, A e B) che quest'anno
guadagneranno molto meno dell'anno scorso. Una cosa che non li rende di sicuro
felici. Per questo motivo, utilizzare troppi arbitri di B in serie A creerebbe
non poche gelosie e problemi. A meno che Braschi si fidi poco dei vari Tommasi,
Baracani, Guida e c. Ma non credo sia quello il vero motivo. A fine stagione
poi saranno promossi solo due arbitri in serie A: un predestinato sembra essere
il fiorentino Baracani, che era molto stimato ai tempi di Pierluigi Collina. Ci
sarà battaglia: ma lo scambio A-B così non funziona.
E il sindacato calciatori sconfessa Oddo...
Massimo Oddo, calciatore del Milan e portavoce (o ex?) del sindacato
calciatori, si è incontrato in gran segreto con una delegazione della Lega di
serie A (fra cui Beretta e Lotito). Oddo ha trattato e quasi raggiunto
un'intesa sugli otto punti del contratto collettivo: ma lo ha fatto a titolo
personale, e quindi per l'Aic non vale. Oddo è stato subito sconfessato dal
sindacato, ed è probabile che debba lasciare la carica di portavoce. Oggi
parleranno Campana e anche Albertini: c'è il tentativo, passando da Oddo, di
spaccare i sindacato. Per questo, per la prima volta, scenderà in campo anche
il vicepresidente Figc, Demetrio Albertini. Martedì l'Aic non sarà presente al
tavolo convocato da Giancarlo Abete: con la Lega ormai è rottura totale, e lo
sciopero è più vicino. Anche se Oddo è contrario...
Federazione sport invernali: Morzenti si dimette?
Non c'è pace per la Fisi: è molto probabile che il presidente Giovanni
Morzenti, 60 anni, debba dimettersi. Morzenti è stato condannato, in primo
grado, per concussione: 4 anni e mezzo di carcere (di cui due condonati) ma
anche alla decadenza perpetua dai pubblici uffici. Se questa decadenza è subito
esecutivo (lo si scoprirà dalle motivazioni), Morzenti sarà costretto a
lasciare la Federazione sport invernali.
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