GENOVA - Ambiente sereno a Bogliasco dove la Sampdoria è tornata ad allenarsi dopo la vittoria in extremis ottenuta sul campo del Cesena, 1-0 con gol di Pazzini a tempo scaduto su grande assist di Marilungo. Nel gruppo però - come riportato da Sky Sport - non figura Antonio Cassano che, dopo essersi scusato anche pubblicamente col presidente blucerchiato Garrone, adducendo motivi personali e riferimenti al momento delicato che vive la moglie Carolina, al terzo mese di gravidanza, aveva richiesto la possibilità di continuare ad allenarsi, seppure a parte, con gli altri uomini a disposizione di mister Di Carlo. Richiesta che, almeno per il momento, non è stata presa in considerazione dalla società, che resta ferma sull'intendimento di tenere fuori rosa il fantasista pugliese e procedere alla rescissione del contratto. In realtà, il club aveva già dato la possibilità a Cassano di allenarsi al Mugnaini ma non contemporaneamente al resto della squadra. Nella giornata di sabato la Samp aveva formalizzato tramite telegramma il licenziamento del numero 99.
Domani Cassano proverà l'ultima carta inoltrando una richiesta formale di reintegro nella rosa. Il tentativo ha anche l'obiettivo di far sì che la Samp ritiri la richiesta di deferimento presso il Collegio arbitrale della Lega. Il fantasista si è dichiarato disponibile a rinunciare a un milione di euro pur di tornare a disposizione di Di Carlo. Lo stipendio annuale di Cassano ammonta a 2,7 milioni. Il presidente
Garrone nel frattempo non ha voluto commentare le scuse pubbliche del giocatore. Al momento resta il silenzio stampa dei tesserati, presidente compreso, fino alla decisione dei giudici della Lega.
ZAMPARINI: "SE VUOLE, LO PRENDO IO" - "Io lo prenderei volentieri. Una volta mi disse che voleva venire, se vuole lo prendo subito". Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini sarebbe dunque pronto ad aprire una trattativa per portare in Sicilia Antonio Cassano. "È un giocatore particolare - ha detto Zamparini a Radio Radio Tv - Certo, non può permettersi quello che ha fatto, una cosa che già fece a Roma con Sensi: gli farei un certo discorso e cercherei di raddrizzarlo. È una persona troppo sensibile, ha tanti lati positivi nel carattere e altri negativi, forse per l'infanzia difficile vissuta. Va compreso come ragazzo e uomo, va aiutato. Io ho la presunzione di saperlo gestire".
LE TAPPE DELLA VICENDA - L'alterco tra Cassano e il presidente Garrone è esploso martedì. Il patron doriano aveva tentato di convincere il fantasista a prendere parte a una cerimonia presso un club blucerchiato in città. Il rifiuto era stato condito di parolacce e insulti pesanti, lancio di scarpini nello spogliatoio e dito puntato sul volto del 72enne petroliere. La Samp aveva immediatamente proceduto all'emarginazione di Cassano dalla rosa e annunciato il deferimento presso il Collegio arbitrale della Lega. Né la lettera di scuse inviata ieri da Fantantonio ("voglio restare a vita a Genova, è un momento difficile, voglio bene al presidente") ha smosso di un centimetro Garrone. Il Collegio dovrebbe riunirsi entro tre settimane per valutare il caso. Cassano, assieme alla Samp, perderebbe anche la Nazionale.
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