venerdì 5 novembre 2010

Via libera del Cdm al pacchetto sicurezza Berlusconi: «Era uno dei cinque punti» Approvato dal Consiglio dei ministri il piano messo a punto dal ministro Maroni

Tra i punti la liberalizzazione del wi-fi e una stretta contro la prostituzione
in strada


MILANO - Via libera del Consiglio dei ministri al pacchetto sicurezza messo a
punto dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Il piano è composto da un
decreto legge con misure urgenti e da un ddl. Tra i punti chiave del
provvedimento, l'allontanamento coatto dei cittadini comunitari, una stretta
contro la prostituzione in strada, il potenziamento dell'Agenzia per i beni
confiscati alle mafie, alcune misure contro la violenza negli stadi e la
liberalizzazione delle connessioni wi-fi. «Il pacchetto sicurezza - commenta il
premier, Silvio Berlusconi, in conferenza stampa - era uno dei cinque punti del
programma di rilancio dell'azione di governo che ha ottenuto un'ampia fiducia
in Parlamento». Maroni, dal canto suo, dichiara che «il piano straordinario
contro la criminalità organizzata e i due pacchetti sicurezza sono il
contributo più importante che il governo italiano abbia dato al paese negli
ultimi anni».

ALLONTANAMENTO COMUNITARI - L'allontanamento coatto dei comunitari non in
regola - misura molto delicata - troverà spazio nel ddl. È da tempo che Maroni
ci sta provando: la direttiva europea sulla libera circolazione prevede che lo
straniero non possa risiedere oltre tre mesi in un Paese se non ha reddito,
lavoro e dimora adeguati, ma manca - lamenta da tempo il ministro - la sanzione
per chi non è in regola. In passato una norma elaborata dal ministero non aveva
passato l'esame della Commissione Europea. Ora ci sarà un nuovo tentativo. La
norma è stata inserita nel disegno di legge e non nel decreto sulla sicurezza,
spiega Maroni, perché il governo ha voluto «notificare la proposta all'Unione
Europea», una scelta fatta non «per obbligo, ma per prassi di leale
collaborazione» e quindi «per sapere se la commissione è d'accordo».

SICUREZZA URBANA - Ampio poi il capitolo della sicurezza urbana messo a punto,
con un giro di vite contro la prostituzione in strada e l'accattonaggio. Nel
primo caso si va verso l'allontanamento coatto delle prostitute che esercitano
il mestiere in strada. L'obiettivo è quello di poter rimpatriare le "lucciole"
che non ottemperano al foglio di via. Berlusconi ha poi annunciato il rilancio
del reato di prostituzione: «Avendo constatato - ha spiegato il premier - che
il reato di prostituzione che avevamo preparato mesi fa non è andato avanti (il
riferimento è al ddl Carfagna fermo in Parlamento, ndr), abbiamo deciso di
riprendere quella norma, riapprovarla una seconda volta e inserirla in questo
provvedimento sulla sicurezza». Troverà invece posto nel decreto il
rafforzamento dell'Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità
organizzata, definita da Maroni la «punta di diamante» nel contrasto alle
mafie.

WI-FI LIBERO - Nel pacchetto anche la liberalizzazione delle connessioni wi-
fi. Una misura, sollecitata da più parti, che supera le restrizioni imposte dal
decreto Pisanu (vale a dire la registrazione dei dati di chi accede a una rete
senza fili). Con questa decisione, spiega Berlusconi, sarà possibile superare
«gli ostacoli al libero accesso al wi-fi». Dall'1 gennaio, in pratica, ci si
potrà collegare liberamente, senza restrizioni.

VIOLENZA NEGLI STADI - Sempre nel decreto ci saranno inoltre misure contro la
violenza negli stadi, come il ripristino dell'arresto in flagranza differita,
cioè a distanza di 48 ore dal fatto, per gli ultras responsabili di incidenti.

CARTA DI IDENTITA' ELETTRONICA - Tra le misure annunciate da Maroni, c'è anche
la «carta di identità elettronica per tutti» che sarà «obbligatoria anche per i
neonati. «Poniamo fine, così, ad una sperimentazione durata dieci anni - spiega
il responsabile del Viminale - per la quale sono stati spesi 300 milioni.
Apriamo un nuovo capitolo».

AGENZIA PER IL NUCLEARE - Il Consiglio dei ministri ha poi deliberato la
nomina dei componenti del consiglio direttivo dell'agenzia per la sicurezza
nucleare. Alla presidenza è stato nominato, su indicazione della presidenza del
Consiglio dei ministri, Umberto Veronesi. Lo dice una nota del ministero dello
Sviluppo economico. Gli altri componenti sono Maurizio Cumo e Marco Enrico
Ricotti, indicati dal ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, e Michele
Corradino e Stefano Dambruoso, indicati dal ministro dell'Ambiente Stefania
Prestigiacomo.

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails