con lui in cambio di una decina di euro. E' l'accusa contestata a un insegnante
di italiano in pensione di 69 anni, arrestato a Catania per atti sessuali su
minorenni. Dagli accertamenti è emerso che l'uomo era solito adescare in luoghi
pubblici di Catania, Adrano e Paternò ragazzini dai 13 ai 15 anni e di abusare
di loro sessualmente in cambio di denaro.
A emettere l'ordinanza è stato il gip Francesca Cercond su richiesta del
sostituto procuratore Rocco Liguori. Le indagini erano state avviate dopo
l'arresto in flagranza di reato di un cinquantenne sorpreso, dalla polizia
postale, in un casolare abbandonato del rione Librino mentra abusava
sessualmente di un tredicenne.
Dall'esame del suo cellulare sono emersi diverse decine di contatti telefonici
con altri ragazzini che sono stati sentiti dalla polizia postale alla presenza
di un neuropsichiatra infantile. Cinque di loro, minorenni, hanno ammesso di
avere avuto rapporti anche con un altro uomo, conosciuto come il "professore",
che e' stato successivamente identificato e indagato.
Dagli accertamento è emerso che l'uomo era solito adescare, in luoghi pubblici
di Catania, Adrano e Paternò, ragazzini dai 13 ai 15 anni e di abusare di loro
sessualmente in cambio di denaro, solitamente poche decine di euro,
appartandosi in luoghi di periferia o nelle vicine campagne.
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