uomo". Così il ministro per le Pari Opportunità a "Ventura Football Club".
"Mussolini? Provoca per visibilità, una poveraccia". Di Fini il ministro non
capisce "la tempistica della rottura". Il problema del Pdl? "Non somigliare a
Berlusconi"
Carfagna: "L'Italia è maschilista E io pago anche perché bella"
ROMA - Il polverone sollevato 1 nel Pdl dalla sua "amicizia" con Italo
Bocchino, iniziato con una foto scattata ai due da Alessandra Mussolini 2 alla
Camera, non sarebbe stato tale se Mara Carfagna fosse stata un uomo. Lo afferma
lo stesso ministro delle Pari Opportunità in un'intervista alla trasmissione
"Ventura Football Club". In cui la Carfagna 3individua il "problema" del Pdl
nel fatto di non essere "assolutamente un partito a immagine e somiglianza di
Berlusconi", esclude una sua candidatura a sindaco di Napoli e annuncia: "A
giugno mi sposo".
"Sulla vicenda Bocchino - dice la Carfagna -, almeno per come se ne è parlato,
direi che c'è stato un atteggiamento molto maschilista. Atteggiamento ancora
molto presente nella nostra società, come ha dimostrato la mia battaglia per la
legalità sulla questione rifiuti a Napoli. In quel caso, qualcuno mi ha
giudicato 'capricciosa'. Se invece fossi stato un uomo avrebbero detto
'caspita, ha posto dei problemi seri, sediamoci intorno a un tavolo e
discutiamo'".
Nell'intervista Mara Carfagna racconta la sua amicizia con il capogruppo Fli
alla Camera. "Risale
a molti anni fa, è stato un rapporto di colleganza molto stretto fino a quando
lui non ha deciso di dar vita a un nuovo partito con Gianfranco Fini. Gli devo
molto perché mi ha aiutata a capire i meccanismi della politica. Oggi siamo su
posizioni differenti, non condividiamo le stesse idee politiche come prima ma
l'amicizia c'è sempre. Se io e lui fossimo stati due uomini o due donne non ci
sarebbe stato nulla di male. E invece ci si è ricamato su anche in virtù del
fatto che io sono una donna di gradevole aspetto. E poi, ho un fidanzato che mi
piace così tanto che non ho bisogno di cercare altrove".
"Io nel Fli? Quella è una delle più grandi stupidaggini con cui alcuni
giornali hanno titolato - afferma sicura la Carfagna -. E' una sciocchezza
incredibile, alle volte mi viene da pensare che molti giornalisti dovrebbero
cambiare mestiere. Se quel lavoro non viene fatto con onestà, anche il mestiere
dei giornalisti rischia di cadere nella banalità. Escludo categoricamente un
mio ingresso nel Fli. La mia battaglia si è svolta tutta all'interno del Pdl e
continuerò a farlo".
Su Fini, Mara Carfagna dice di averlo "stimato e apprezzato in passato. Oggi
non condivido la tempistica con cui ha provocato questa rottura. Avevamo un
governo che godeva di un'amplissima maggioranza, di un consenso popolare
fortissimo, confermato anche alle elezioni europee e a quelle regionali. I
motivi della rottura? Ci sono problemi politici, ma forse anche problemi
personali. E' stato un gesto poco responsabile".
Quanto ad Alessandra Mussolini, con cui volarono insulti pesanti 4 quando la
deputata Pdl aveva cercato di immortalare con uno scatto il fitto parlare tra
Carfagna e Bocchino, "non dico altro - dice il ministro delle Pari Opportunità -
, perché lei, poveraccia, se non fa così non esiste. Ha bisogno di visibilità e
la cerca provocando. Anche lei deve esistere".
Napoli e il "no" alla candidatura a sindaco della città dei rifiuti. "Come ho
più volte detto - ha sottolineato il ministro spiegando le ragioni della
decisione - sarebbe una sfida talmente complessa e difficile che presuppone la
presenza alle spalle di una squadra e di un partito che giochino a favore di
questa battaglia, con convinzione, compattezza e coesione. Non mi sembra che
adesso ci siano queste condizioni. E poi, spero che questo governo possa
continuare ad andare avanti e che io possa continuare a svolgere il mio mandato
nell'interesse delle tante categorie discriminate che purtroppo continuano a
esserci ancora nel nostro Paese".
Infine, l'annuncio di Mara Carfagna: "Confermo che mi sposerò il prossimo mese
di giugno e desidero avere dei figli dal mio compagno. Mi auguro di avere un
figlio, la collega Gelmini sta dimostrando che, con fatica, si può riuscire a
conciliare le due cose".
con repubblica.it
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