mercoledì 1 dicembre 2010

Sandri, fu omicidio volontario Spaccarotella condannato a 9 anni e 4 mesi

La corte d'appello aumenta la pena per l'agente Luigi Spaccarotella, condannato
a 6 anni in primo grado
Il padre di Gabbo: "La sentenza rispetta la verità storica dei fatti.
Orgoglioso di essere italiano"

Omicidio volontario, sotto il profilo del dolo eventuale, e non colposo. La
corte d'appello di Firenze riforma in peggio la condanna per Luigi
Spaccarotella, che l'11 novembre del 2007 ha ucciso Gabriele Sandri nell'area
di servizio della A1 Badia al Pino. I giudici di primo grado lo avevano
condannato a 6 anni per omicidio colposo, non intenzionale. La procura generale
e quella di Arezzo avevano fatto appello contro la decisione. Il pg questa
mattina ha chiesto la condanna a 14 anni di reclusione, ipotizzando un omicidio
volontario, con dolo eventuale. Spaccarotella qualla domenica mattina avrebbe
sparato da un'area di servizio all'altra consapevole del rischio di poter
uccidere qualcuno.


In aula questa mattina erano presenti i familiari di Sandri. Assente l'agente
Spaccarotella. A sostenere l'accusa - su sua richiesta - è stato Giuseppe
Ledda, pm nel processo di primo grado. "Vogliamo solo verità e giustizia - ha
detto Giorgio Sandri, il padre di Gabriele, prima dell'inizio del processo -
Oggi mi aspetto di poter dire che sono fiero di essere italiano". Il difensore
di Spaccarotella, l'avvocato Bagattini, ha detto che l'agente "sta malissimo da
un punto di vista psicologico", aggiungendo che la loro richiesta di appello è
mirata ad una riduzione della pena.

Dopo la lettura della sentenza, Giorgio Sandri ha detto: "Questa decisione
rispetta la verità storica dei fatti. Ringrazio il popolo di Gabriele". Il
padre di "Gabbo" ha aggiunto: "E' stata una giustizia dovuta. Oggi mi sento
orgoglioso di essere italiano". Un lungo applauso ha accolto l'uscita dei
genitori di Gabriele Sandri dall'aula in cui si è svolto il processo di
appello. Alla lettura della sentenza il pubblico, composto soprattutto da
tifosi laziali e amici di Sandri, ha ascoltato la sentenza in silenzio. La
gioia è scoppiata all'uscita, dove molti amici di Sandri erano in lacrime, così
come i genitori Giorgio e Daniela, che si sono abbracciati a lungo; Daniela ha
avuto anche un piccolo malore. Felicità è stata espressa anche dal fratello di
Gabriele, Cristiano.

Quando si è ripresa, la mamma di Gabbo ha avuto anche un pensiero per l'agente
condannato. "Alla lettura della sentenza ho provato pietà per Spaccarotella,
anche se verso di noi non ha mai avuto gesti di comprensione. Sono tre anni che
soffro ora questa sentenza ci restituisce serenità". Il poliziotto ha detto
attraverso il suo avvocato, Federico Bagattini, di essere "affranto. Ma le
speranze non sono finite". Bagattini ha annunciato che proporrà ricorso in
Cassazione.

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