martedì 25 ottobre 2011

Psicologia de Sesso: Fedeltà, orgasmo, partner i luoghi comuni sfatati dalla scienza

Una ricerca americana mette in fila tutti i risultati degli studi sulle presunte differenze tra uomini e donne sulla sessualità. Ne esce un ritratto assai diverso dalle convinzioni popolari di SARA FICOCELLI

fedelta delle coppie, alle ragazze piace il sesso

Sorpresa: Scoperta l’acqua calda 
Il sesso piace anche alle donne

IL CANTAUTORE Cesare Cremonini non è più l'unico a credere che gli uomini e le donne siano uguali: a fargli eco sono anche gli scienziati. Negli ultimi 20 anni, molti studi hanno dimostrato che, quando si tratta di sesso, maschi e femmine pensano e agiscono in modo simile.

I 'miti' del diverso approccio dei generi (lui più interessato al sesso, lei all'amore e così via) sono dunque destinato ad essere soppiantati dalla schiettezza della ricerca che, una volta tanto, vede i dati provenienti da più laboratori andar tutti nella stessa direzione.

Ad aver tirato le file di queste ricerche è l'Università del Michigan di Ann Arbor (Stati Uniti), con uno studio condotto dal dottor Terry Conley e pubblicato su Current Directions in Psychological Science, la rivista dell'Associazione per le scienze psicologiche.

L'analisi di Conley ha preso come primo punto di riferimento lo stereotipo che gli uomini pensano al sesso di più delle le donne, cercando riscontro della teoria in due decenni di ricerche sul comportamento degli esseri umani. Dopo aver notato che non esiste, a livello scientifico, nessuna conferma di questo mito popolare, Conley ha concluso che "le differenze di genere non devono esser prese alla lettera per quanto riguarda la sessualità", e ha poi demolito uno per uno sei luoghi comuni sul rapporto di uomini e donne con amore e sesso.

Il più diffuso è quello secondo cui gli uomini vogliono una compagna sexy e le donne un partner benestante. Che così non è, spiega Conley, lo ha dimostrato, nel 2008, uno studio della Northwestern University pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology, che ha usato la formula dello 'speed dating', ossia degli 'incontri lampo programmati', per scoprire che, al momento di scegliersi, uomini e donne sono imprevedibili allo stesso modo, non seguono regole e spesso si sentono attratti da un partner che sulla carta non rispecchia nessuna delle proprie aspettative. 

"Oggi le donne - spiega la psicologa sessuologa Francesca Romana Tiberi, presidente dell'Associazione iItaliana sessuologia e psicologia relazionale - tendono a costruirsi la propria identità puntando solo sulle proprie capacità e quindi non ricercano più un partner 'comodo' sul piano economico. Anche gli uomini dal canto loro stanno modificando questa tendenza alla ricerca della partner sexy: la donna avvenente non è più sufficiente, cercano una compagna in grado di offrire un reale supporto".

Altro luogo comune sfatato è che i maschi siano promiscui e le donne monogame. In effetti i primi, se interrogati sull'argomento, affermano di praticare il sesso più spesso e con più partner rispetto alle seconde. Tuttavia, uno studio condotto nel 2003 dagli psicologi Terri Fisher dell'Ohio State University e Michele Alexander dell'università del Maine ha rivelato che queste differenze sono dovute al fatto che le donne non sempre rispondono onestamente alle domande sul sesso.

"Sono sensibili alle aspettative sociali riguardo al loro comportamento - spiega Fisher - e potrebbero non essere del tutto oneste se interrogate sulle proprie abitudini sessuali". Il presidente dell'Istituto italiano di sessuologia scientifica Fabrizio Quattrini spiega: "Oggi uomini e donne hanno uguali desideri ma i primi continuano a pavoneggiarsi delle possibili conquiste, mentre le seconde furbamente collezionano esperienze tenendole tutte per sé. Gli uomini stereotipicamente restano agganciati al desiderare più donne (solo nel pensiero) ma poi difficilmente si vedono all'interno di un tradimento, mentre le donne, pur non promuovendo una campagna a favore delle conquiste, sono le prime a confessare eventuali tradimenti".

Secondo uno studio della Ohio State University di Mansfield, anche quella che gli uomini pensano al sesso ogni sette secondi sarebbe una leggenda metropolitana. Gli studenti universitari, scrivono gli scienziati, fantasticherebbero sul coito appena 18 volte al giorno (contro le 10 delle donne) e ci penserebbero con la stessa frequenza con cui rimuginano su cibo e sonno. Dunque sarebbero, a detta degli studiosi, più salutisti che sessuomani. "In effetti però - precisa la Tiberi - gli uomini sono più portati a pensare al sesso, perché nel sesso maschile ciò non è collegabile ad alcun moralismo. Per gli uomini è possibile avere pensieri sessuali senza vivere sensi di colpa. Nelle donne questa libertà ancora non esiste".

L'analisi di Conley e colleghi ha anche sfatato il mito della problematicità dell'orgasmo femminile, ricordando uno studio pubblicato nel libro "Families as They Really Are" (W.W. Norton and Co., 2009) e condotto chiedendo a 12.925 persone di parlare della propria vita sotto le lenzuola: dalle risposte è emerso che nelle relazioni stabili le donne nel 79% dei casi raggiungono il piacere tanto quanto l'uomo. Tuttavia, sottolinea la psichiatra e psicoanalista Adelia Lucattini, presidente della Sipsies, Società internazionale di psichiatria integrativa e salutogenesi di Roma, è pur vero che "le donne hanno fisiologicamente meno orgasmi degli uomini, in parte per una questione anatomica ed in parte per una questione psicologica". 

Penultimo mito da sfatare: secondo la tradizione, il sesso occasionale piacerebbe più ai maschi che al gentil sesso. Falso anche questo. In un esperimento condotto nel 1989 dai ricercatori Rusell Clarck ed Helaine Hatfield era stata provata l'esistenza di una differenza di genere nella risposta agli approcci casuali (il 75% degli uomini avvicinati da una sconosciuta avevano acconsentito alla possibilità di farci sesso, mentre la percentuale di donne "disponibili" all'avventura di una notte con uno sconosciuto era dello 0%), e questa differenza poteva essere spiegata, secondo i ricercatori, col fatto che donne e uomini attribuissero, per motivi psico-biologici, un significato diverso alla cosa.

Secondo Conley invece le donne dicono di no solo perché sono più selettive: saprebbero insomma riconoscere a vista d’occhio un partner sessualmente poco soddisfacente. Questo comportamento, spiega lo studioso, ha origine nella loro minore capacità di raggiungere un orgasmo, il quale dipende in gran parte dalle doti amatorie dell'uomo. La 'Pleasure Theory', dunque, dice che uomini e donne agiscono entrambi in base alla ricerca dell'occasione in cui provare il massimo piacere. "E' sempre un gioco delle parti", precisa la Lucattini. "Le donne sono spesso molto attive nell'essere 'cacciate' e far sentire l'uomo 'predatore'. Vi è in loro un grande piacere nel gestire e organizzare dietro le quinte l'occasionalità delle relazioni maschili, facendo apparire le proprie molto più stabili di quello che non siano in realtà".

Infine, la capacità di scegliere accuratamente il partner e conquistarlo, fin qui riconosciuta più alle femmine che ai maschi. Nel 2009 Eli Finkel, ricercatore della Northwestern University, ha invece dimostrato su Current Directions in Psychological Science che entrambi i sessi sono abili a costruire il rapporto con la persona desiderata, autoimponendosi piccoli sacrifici e attuando il cosiddetto 'effetto Michelangelo', ovvero il raggiungimento dell'intesa a colpi di scalpello, come si fa con una scultura.

Secondo la ricerca, uomini e donne sarebbero dunque entrambi esigenti, perseveranti e pignoli quando si tratta di scegliere il partner, e lo scettro di 'cacciatrici perfette' non spetterebbe alle rappresentanti del sesso femminile.

"Fin dall'adolescenza però - conclude la Lucattini - le donne si addestrano nella ricerca del compagno migliore, sia sessuale che sentimentale, e sono estremamente attive nella caccia dell'uomo giusto. Una volta scelto, sono bravissime a suscitare il suo interesse e a condurlo a sé, attraverso una seduzione spesso non vistosa ma per questo non meno efficace".  Qualcosa di attendibile nei luoghi comuni, dunque, c'è. Come diceva Voltaire, "Se abbiamo bisogno di leggende, che queste abbiano almeno l'emblema della verità".

La Repubblica

lunedì 24 ottobre 2011

Italia/Crisi: Se Nicolas Sarkozy e Angela Merkel sorridono dell’Italia in Europa

  Angela Merkel e Nicolas Sarkozy sorridendo dell’Italia

Roma/Reuters - Il Paese dovrebbe unirsi per fare le riforme strutturali che servono per uscire dalla crisi e il governo sta per prendere decisioni di grande importanza. Nessuno, a cominciare dai franco-tedeschi che hanno un sistema bancario in crisi, può dare lezioni all'Italia. Lo dice il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una nota diramata a pochi minuti dall'inizio del Consiglio dei ministri chiamato a prendere le decisioni per lo sviluppo da portare al Consiglio europeo di mercoledì prossimo.

UNIRE LA CLASSE DIRIGENTE. "L'insieme della classe dirigente italiana, se vuol essere considerata tale, invece che un coro di demagoghi, dovrebbe unirsi nello sforzo dello sviluppo e delle necessarie riforme strutturali sulle quali il governo ha preso e sta per prendere nuove decisioni di grande importanza", scrive Berlusconi. Secondo il presidente del Consiglio "sarebbe un bene se l'Italia dei partiti e delle fazioni si scrollasse di dosso le vecchie abitudini negative, e per una volta si mettesse a ragionare in sintonia con il paese reale abbandonando il pessimismo e il catastrofismo". Poi una stoccata ai partner che fanno pressioni sul governo italiano perché faccia di più di quanto fatto finora: "Nessuno nell'Unione può autonominarsi commissario e parlare a nome di governi eletti e di popoli europei. Nessuno è in grado di dare lezioni ai partner".

IN DIFESA DELL’ORGOGLIO ITALIANO. Pochi minuti dopo la nota di palazzo Chigi, il Foglio diretto da Giuliano Ferrara (uno dei collaboratori del premier per i suoi discorsi e i suoi testi) ha pubblicato il comunicato sul suo sito internet sotto questo titolo: "Berlusconi replica alla risata di [il presidente francese Nicolas] Sarkozy, nessuno in Europa può darci lezioni". Ieri, nella conferenza stampa tenuta a conclusione del Cosniglio europeo il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy hanno ridacchiato quando una giornalista ha chiesto loro com'era andato l'incontro con Berlusconi. Un giornale si è divertito a contare la durata della risata dei due: 19 secondi. La foto dei due leader sorridenti è su molti quotidiani e viene commentata come uno "sberleffo" al Cavaliere.

LA CRISI DELL’EURO. Berlusconi avverte che la crisi dell'area dell'euro viene anche dalle condizioni precarie del sistema bancario francese e tedesco e si spiega con la mancanza di un prestatore di ultima istanza. "Quanto alle turbolenze da debito sovrano e da crisi del sistema bancario, in particolare franco-tedesco, abbiamo posizioni ferme, che porteremo al prossimo vertice dell'Unione", scrive il Cavaliere. "L'euro è l'unica moneta che non abbia alle spalle, come il dollaro o la sterlina o lo yen, un prestatore di ultima istanza disposto a difendere strutturalmente la sua credibilità di fronte all'aggressività dei mercati finanziari. Questa situazione va corretta una volta per tutte".

Edz. E24

domenica 23 ottobre 2011

Venerdì 28 OTTOBRE | BEFORE HALLOWEEN - KIZOMBA ROMANA |al Cafè Cretcheu |

CI VEDIAMO QUESTO Venerdì 28/10/11 ✮| BEFORE HALLOWEEN - KIZOMBA ROMANA |✮ al Cafè Cretcheu |

Big flyer -  28 Ott 2011Perché noi siamo i SOLITI, quelli del divertimento, gli amici della prima e dell'ultima ora. Questa è la nostra strada, la strada dell'amicizia, delle grandi relazioni, della celebrazione di ogni momento come grande occasione per rivedersi, per palare, per stare assieme.

Non aspettare che ti raccontino, viene a vivere da protagonista!

Non aspettare che ti raccontino, viene a ballare: la Kizomba, il Kuduro, la Salsa & Raggaeton, l’Afro House & Soukuss/Ndombolo.



Per tutto il resto c'è Kizomba Romana - Dolci Emozioni!

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