venerdì 18 febbraio 2011

Belen sviene a Sanremo: stress o gravidanza?

Belen Sanremo2011 malore

Belen Rodriguez
è svenuta ieri sera dietro le quinte del teatro Ariston al termine della sua esibizione omaggio a Fellini sulle musiche di Nine: ecco spiegata la misteriosa assenza della co-conduttrice di Sanremo 2011 che ci aveva insospettito già durante la diretta web della terza puntata. Lo ha rivelato la sorella Cecilia all'Alfonso Signorini show: troppo stress, poco cibo e zero riposo hanno causato il comprensibile crollo. Ma i 'maligni' vi vedono le prove della gravidanza di cui si vocifera da un po' di tempo.



Alla terza serata Sanremo 2011 miete le sue prime vittime: Belen Rodriguez è svenuta dietro le quinte al termine della sua esibizione omaggio a Fellini sulle musiche di Nine e per questo per una buona mezz'oretta è scomparsa dal palco dell'Ariston, sostituita da Elisabetta Canalis (di certo più fresca, visto che per lei non sono previste esibizioni scatenate) e dal resto della squadra capitanata da Gianni Morandi.
 
Un malessere comprensibile, dettato – come racconta a Signorini la sorella Cecilia – dal superlavoro di questi giorni, densi di prove e pieni di stress, che spingono al massimo la resistenza di chi lavora sul palco e dietro le quinte. Oggi, ad esempio, in sala stampa durante la consueta conferenza delle 12 è toccato a una ragazza dello staff crollare a terra, con immediato intervento dei medici della 'squadra' sanremese.
 
Ovviamente l'ipotesi stress, per quanto solida, non convince i gossip-addicted, che vi vedono i sintomi evidenti di una incipiente gravidanza, già vociferata prima del Festival. Poi ci aveva pensato la stessa Belen a togliere di mezzo l'argomento alla vigilia del suo Sanremo, dichiarando che non è tempo per un figlio, neanche dopo la kermesse: la sua carriera è all'apice e data la giovane età può aspettare ancora a soddisfare il suo istinto materno. Ma ora qualcuno solleva dubbi: dopo Maelle, la figlia di Antonella Clerici, è in arrivo un altro figlio di Sanremo?

giovedì 17 febbraio 2011

Il dramma di Elisabetta Canalis

Sanremo - È morta la nonna di Elisabetta Canalis, Lidia Nuvoli, la mamma di mamma Bruna, l'affetto più profondo che l'ex velina si portava nel cuore da sempre, uno dei pochissimi autentici. Quando lo ha saputo è impallidita, non ha pianto, ha chiesto qual era il primo volo da Nizza per Alghero. Al diavolo il festival. La macchina organizzativa ha compreso e non ha detto nulla, le prove interrotte saranno recuperate, non si può che arretrare di fronte al dolore: «L'abbracciamo forte», ha detto Gianni Morandi. E tuttavia domani Elisabetta sarà di nuovo qui, a Sanremo, a far finta di essere felice perché lo spettacolo deve andare avanti. La nonna era una figura amatissima: sapeva ascoltare, ha raccontato Elisabetta nei giorni scorsi a chi le stava vicino, e soprattutto non giudicava. Né la carriera artistica che pure aveva fatto tanto preoccupare papà, il dottor Giulio Cesare medico radiologo, né gli inevitabili pettegolezzi che la carriera di un'artista genera.Si sa come vanno certe cose: quando poi arriva il successo i genitori sono i primi a complimentarsi, ma all'inizio le paure sono molto forti.

Nell'appartamento al quarto piano dell'hotel Europa, nei giorni scorsi, la valletta del Festival ha

La showgirl sarda
riflettuto spesso sulle parole d'incoraggiamento della nonna. Sapeva che stava molto male. Era malinconica e a volte intrattabile, per questo, cosciente del fatto che molto difficilmente l'avrebbe rivista. Un colpo durissimo, per Elisabetta, a poche ore dall'inizio del festival che la dovrà consacrare artista a tutto tondo. Il programma prevede che lei canti e balli, in coppia con Belén oppure da sola, e che faccia delle piccole interviste agli ospiti. Proprio lei lo ha dichiarato nei giorni scorsi, accendendo involontariamente una piccola polemica: «Belén è più brava di me a ballare, quindi io cercherò di fare altro. Magari proverò a interagire con la conduzione». Lucio Presta, il manager di Belén, è però stato chiarissimo: «Le ragazze avranno momenti diversi, però faranno le stesse cose».

Il problema, adesso, è vedere se Elisabetta riuscirà a superare il momento difficile. Fra un paio di giorni sarà di nuovo qui, ma con quale stato d'animo? Forse, sarebbe il caso che la mamma e il papà la raggiungessero. Del resto anche Belén, per sentirsi maggiormente protetta, sarà affiancata all'hotel delle Palme di Bordighera dai genitori e dalla sorella minore, Cecilia.


«Ho paura che mi tolgano la felicità», aveva confidato nei giorni scorsi Elisabetta. Un presentimento, forse. «Oggi per noi è un giorno molto triste», ha confidato mamma Bruna dal telefono da Sassari, «perché Elisabetta era attaccatissima alla nonna materna». Vero. Quella paterna, la signora Pierina, è morta dieci anni fa a Tresnuraghes, in provincia di Oristano, un paesino di neanche 1300 abitanti dove ha origine la famiglia Canalis. Proprio a Tresnuraghes la valletta aveva portato il suo George Clooney, per fargli conoscere la famiglia, l'estate scorsa. La coppia era stata qualche giorno lungo la costa della Sardegna, alternando bagni e gite in motocicletta (Clooney aveva fatto arrivare addirittura una Harley Davidson dall'America).

La notizia della morte della nonna di Elisabetta ha profondamente commosso tutti, nell'entourage del Festival. Di Morandi si è detto, ma anche il regista Duccio Forzano, Belén e le Iene sono rimaste scosse dal lutto. Proprio ieri il regista confidava al Secolo XIX: «Mai vista tanta armonia, in teatro. I litigi tra le due primedonne? Non mi risultano, io le vedo lavorare. Certo nei camerini non ci sono».

Gianni Morandi
Ieri pomeriggio, l'improvvisa partenza di Elisabetta Canalis ha creato molto scompiglio nell'organizzazione. C'erano da provare i balletti e alcune canzoni, e le varie esecuzioni sono state ovviamente rimandate. La preparazione del festival procede comunque ottimamente, perché quest'anno, pare, le prove sono state più rapide del solito. Merito di Gianni Morandi, uomo di spettacolo ma soprattutto cantante, e del fatto che la regia è stata affidata interamente a Duccio Forzano.

Il regista genovese (ha raccontato che nei momenti difficili ha vissuto per lungo tempo a Tribogna) non ha avuto intralci di nessun tipo, e quindi ha potuto mettere a punto lo spettacolo nei dettagli.

Gli ultimi balletti verranno provati domani pomeriggio, ma difficilmente Elisabetta potrà essere presente. In ogni caso, raccontano nell'entourage, ormai quasi tutto era stato provato. L'unico dubbio è se la ragazza riuscirà a superare il trauma in modo da presentarsi spigliata e sorridente martedì sera sul palcoscenico del teatro Ariston. Lo spettacolo deve andare avanti. A volte è molto dura.

Sanremo 2011: Morandi, Canalis e Rodriguez intervistati da Telepiu’

gianni-belen-eli

In occasione di Sanremo 2011, "Telepiu" ha intervistato il presentatore Gianni Morandi e le sue co-presentatrici, Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis. Morandi si dice molto emozionato per questa nuova esperienza, che lo vede sull'Ariston in vesti di presentatore.

Delle due accompagnatrici d'eccezione, si dice soddisfatto per la positivita' e per l'energia con cui stanno affrontando l'esperienza. Altra sorpresa sono e saranno i due comici Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, che promettono allegria sul palco, prendendo, gia' dalle prove, in giro Gianni Morandi.

Il presentatore giura che riuscira' a metterli in riga, ma noi non ci crediamo troppo! (Visto gli avvenimenti di ieri sera) Le due primedonne, invece, si dicono molto contente, con la Canalis che si lascia andare ad un "era ora", mentre di Belen diceva di avere una buona impressione anche se non la conosceva.

Avra' confermato la sua opinione? La Rodriguez, dal canto suo, dice di non temere un'esperienza cosi' importante, sperando di riuscire a far bene, dato l'impegno che ci ha messo!

Uomini e Donne: ecco i dettagli del romantico viaggio a Salisburgo di Leonardo Greco e Diletta Pagliano

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I fan della nuova coppia di "Uomini e Donne" che sprizza amore da tutti i pori, quella di Leonardo Greco e Diletta Pagliano, oggi saranno stati davvero felici del regalino che la redazione ha offerto loro.

Dopo tanto parlare del famigerato video della vacanza che ha tenuto col fiato sospeso il pubblico curioso di sapere l'esito di questa breve ma intensa convivenza tra i due piccioncini, ora possiamo finalmente essere a conoscenza dei minimi particolari.

Ebbene, per chi si fosse perso i momenti salienti della loro pseudo luna di miele, possiamo decisamente informarvi del fatto che e' andata a gonfie vele! Dalle stalle -ovvero il video della nevrotica Bubi Barbieri che scoppia in lacrime subito dopo la scelta di Leo- si e' passati alle stelle, la fantastica cenetta a lume di candele con cui prende inizio l'RVM.

Gia' dall'immagine che vi proponiamo potete notare il perfetto feeling che si e' immediatamente istaurato nella coppia: un elegantissimo Leo in abito e camicia prende teneramente la mano della sua donzella che ricambia il dolce gesto con un tenero sguardo. La favolosa cenetta prosegue con romantici sguardi, baci e carezze. I due si scambiano persino il numero per la prima volta in questa occasione, in un gesto che ci rimanda ai nostri primi timidi passi adolescenziali nella grande storia d'amore della nostra vita.

Ma ecco che, dal puro romanticismo, si passa al lato piu' piccante della serata: Diletta e Leonardo hanno infatti passato la notte nella medesima lussuosa stanza d'albergo. Un soggiorno senza dubbio a cinque stelle, a cui ha contribuito la magica atmosfera del paesaggio austriaco. La mattina Romeo e Giulietta hanno anche fatto un tuffo nella cultura, facendo visita ai numerosi musei della citta', il tutto condito con scherzosi e teneri scambi di battute.

Nel vedere questi intensi attimi di passione allo stato puro, sembra quasi scortese ipotizzare una plausibile durata della loro love-story: se son rose fioriranno, per il momento i petali di questo amore promettono molto bene!

mercoledì 16 febbraio 2011

UeD – La Love story tra Leonardo e Diletta in due puntate

Sta andando in onda su Canale 5 la puntata che trasmette le immagini del dopo scelta tra Leonardo Greco e Diletta Pagliano, la coppia nata dopo il trono chiamato "L'amore non ha età".
La puntata ha avuto inizio con lo sfogo di Bubi Barbieri, registrato immediatamente dopo la scelta di Leonardo: la donna urla e si agita, delusa per quanto appena accaduto in studio.
Le immagini tornano poi sulla neo coppia, pronta prima a trascorrere la prima notte insieme e poi a partire insieme per il primo viaggio insieme, festeggiando così l'inizio del loro amore.

E mentre i due innamorati continuano a godersi il loro amore, lanciando messaggi incoraggianti ai fan attraverso Facebook, c'è chi usa lo stesso social network per polemizzare o per difendersi dalle ultime "accuse".
Sulla pagina ufficiale di Barbara Barbieri era infatti stato annunciato: "Oggi e domani andranno in onda i momenti subito successivi alla scelta, il viaggio di Leo e Diletta e… il confronto finale tra i protagonisti indiscussi di questo trono tutto strano: Bubi, Diletta, Leonardo ed i loro relativi fans!! Buona visione".
Ma non è tutto perché la donna ha poi voluto difendersi parlando del motivo che la porterà ad andare a Sanremo proprio durante il Festival!
"Chiarisco per le solite insinuazioni da cretini che girono sul web…che io a Sanremo sono ospite di un amico che collabora nel settore giornalistico come semplice curiosa nel pubblico…mi godo le canzoni seduta in platea e nn ho comprato i biglietti …ma mi hanno fornito un accredito…chiaro??…ahahha..e basta inventare cose surreali. :-)".

Htc svela il cellulare di Facebook

Smentito più volte, alla fine il telefonino di Facebook è arrivato. A presentarlo, al Mobile World Congress, lo stesso Mark Zuckerberg, Ceo del social network più famoso del mondo. E' presente a Barcellona solo in video, ma tanto basta per dare all'iniziativa di Htc quella patina di rispettabilità che altrimenti i nuovi Chacha e Salsa non avrebbero mai avuto, complici anche i nomi non proprio felici. E invece saranno ricordati come i primi smartphone ufficiali di Facebook («Abbiamo risposto al loro invito e lavorato insieme per un bel po'», racconta Zuckerberg). A differenza dei tanti telefonini capaci di connettersi al social network (ormai più usato su mobile che a casa), i nuovi Htc sono completamente costruiti intorno alla possibilità di condividere foto, video, testi, musica: un pulsante blu in basso a destra lampeggia ogni volta che stiamo facendo qualcosa che possa essere riportato su Facebook. Quando si scatta una foto, ad esempio, o quando si ascolta una canzone: basta un tasto e lo sapranno tutti i nostri amici virtuali.

Htc non ha comunicato una data precisa per l'uscita degli apparecchi, ma si può immaginare che saranno in commercio prima dell'estate, ad un prezzo che non dovrebbe essere troppo elevato: si tratta infatti di apparecchi di fascia media basati su Android, con fotocamera da 5 Megapixel, tastiera, schermo da 2,6 pollici dalla risoluzione di 480x320 pixel e processore Qualcomm da 600MHz. E poi, si sa, su Facebook oggi ci sono tutti, ma la maggior parte sono ragazzi e adolescenti: un motivo in più per tenere i prezzi bassi.

Sanremo, share 12 milioni davanti alla tivù Morandi batte l'edizione della Clerici


Lo share è stato il 46,39%
l'anno scorso il 45,29%

SANREMO
Con 11.992.000 spettatori ed uno share medio del 46,39%, Gianni Morandi e i suoi quattro moschettieri hanno fatto meglio del debutto del festival 2010 condotto da Antonella Clerici. L'anno scorso la prima serata del festival condotto da Antonella Clerici era stata seguita, infatti, da 10.717.000 telespettatori con il 45,29% di share.

S'è registrato uno share del 45,20% nella prima parte, salito al 47,65% nella seconda. Nel prime time la media di Raiuno è stata del 37,95%. Il temuto Ballarò su Raitre ha ottenuto 4.375.907 con il 14,53% di share, dalle 21.10 alle 23.20. La media di Raitre in prime time è stata dell'11,79%.

Sanremo: Il duetto di Luca e Paolo dà la scossa all'Ariston

con lastampa

Un crescendo. Che culmina così: «Ti sputtanerò, al Giornale andrò con in mano foto dove tu sei con un trans, e consegnerò le intercettazioni e alle prossime elezioni: sputtanato sei. Ti sputtanerò con certi filmini che darò alla Boccassini dove ci sei tu: e le mostrerò donne sopra i cubi e ci metto pure Ruby e ti fotterò. Ti sputtanerò, sarà un po' il mio tarlo con la casa a Montecarlo dei parenti tuoi. Ti sputtanerò, non mi butti giù, ma il 6 aprile in aula ci vai solo tu».

Come Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu avrebbero riscritto l'innocente «In amore» che Gianni Morandi cantava con Barbara Cola, era uno dei misteri di inizio Festival. I due non hanno deluso. Dicendo di voler «omaggiare» le grandi coppie comiche italiane, hanno alluso ad una postura in stile Fratelli De Rege, e poi: sorpresa! Dietro di loro, sono arrivate le foto gigantesche di Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, con il simpatico canto del reciproco «Ti sputtanerò».

Molto efficace, l'elemento trasgressivo («la linea di Morandi è: "Giovinezza bella, ciao!"») in un Festival di stile complessivamente compassato, quietamente soporifero, soprattutto nella parte iniziale. Adesso la domanda è: sapevano Gianni Morandi, il direttore di Raiuno Mazza e tutti gli alti comandi che cosa avrebbero cantato le due Iene, ex Cavalli Marci? E che cosa avrebbero detto anche dopo, nel corrosivo monologo della mezzanotte? Ovviamente lo sapevano, non è che, per dirne una, la gigantografia di Berlusconi e Fini si materializzi da sola per partenogenesi. Sapevano e hanno approvato.

Nel programma più seguito della tv italiana. Vuol dire qualcosa di sicuro. L'inizio era stato decisamente moscio. Avevano fatto sospirare l'ingresso delle ragazze Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez, ordine alfabetico. Esse sono arrivate sul palcoscenico dell'Ariston, scendendo la famigerata scala tenendosi per mano, vestite una di rosso e una di blu, esattamente alle 22,15. E non è che dovessero entrare in scena Julia Roberts e Angelina Jolie, anche se a loro sono state dedicate 1264 copertine di riviste, e su internet tutti le inseguono. Dice Morandi: «Non vi ho scelto io, siete state imposte».

Ohilà. Sèguito: «Dalla volontà di tutti gli italiani». Ah, beh. Comunque, l'apertura del Festival di Sanremo numero 61 era stata riservata ad Antonella Clerici, conduttrice 2010. E meno male che Gianni Morandi non può restare incinto, così non racconterà mai la favola della sua maternità, «la storia di una mamma normale che fa un lavoro straordinario» a una figlietta allibita, giustamente imbronciata.

Clerici non ha dunque portato con sé gli annunciati spartiti che avrebbero richiamato la rivolta orchestrale dell'anno scorso. Luccicante lei, luccicante lui, suggestiva scenografia di Gaetano Castelli e poetica coreografia di Daniel Ezralov con le campionesse italiane di ginnastica ritmica. Morandi ricorda i suoi Festival vissuti nell'ormai mitologica Monghidoro, appare ingessato nel suo smoking di lamé, sarà legittima emozione, essendo stata la preparazione lunga e meticolosa.

Il ritmo blando dell'inizio non era stato aiutato dal piccolo inghippo con il regista Duccio Forzano dietro le sue dieci telecamere e con le sue quindici persone sul pullman di regia: andiamo in pubblicità, sì, no, forse. Decidetevi, su. Il gruppo d'ascolto Festival si chiedeva in quanti, ormai, avrebbero cambiato canale per vedere Milan-Tottenham, oppure «Ballarò».

Poi le ragazze arrivano, cominciano a presentare e a tutto il gruppo degli annunciatori, a tutta la «squadra», come Morandi ripete a mo' di mantra, «restiamo uniti», va riconosciuto il merito di scandire molto bene i nomi degli interpreti, dei direttori d'orchestra e delle canzoni. In una televisione dove le parole vengono ossessivamente urlate o tirate via, questo è un ottimo segno distintivo.

I brani? Come sempre a un primo ascolto sembrano tutti meno belli di come saranno domani, e dopodomani. Davide Van de Sfroos è il più convincente, Anna Tatangelo ha sbagliato brano, pettinatura, acconciatura, Max Pezzali si è vestito da nonno e Anna Oxa da Avatar. E le due Anne, Tatangelo e Oxa, sono state le due cantanti eliminate ieri sera, tra i «Big».

Sanremo 2011. Prima serata. Pagelle ai cantanti.

Sanremo 2011. Prima serata. Pagelle ai cantanti.

E' iniziato, con una prima serata non proprio avvincente, Sanremo 2011. Eccovi una veloce cronaca dello spettacolo e, soprattutto,  le nostre pagelle ai cantanti in gara (dopo il primissimo ascolto).  Primo verdetto: bocciate, almeno momentaneamente, Anna Tatangelo e Anna Oxa.


La 61a edizione del Festiva della canzone italiana viene aperta, come da recente tradizione, dal conduttore del Sanremo precedente. Antonella Clerici, a sorpresa insieme alla figlioletta Mael, dopo un monologo in cui riassume la sua personale storia sanrmese passa il testimone al mattatore della edizione 2011. Un Gianni Morandi in giacca fosforescente lancia subito il primo 'big':

Giusy Ferreri – Il mare immenso. 7. Esordire a Sanremo, aprendo peraltro la prima serata, é senz' altro un bel macigno. Giusy ne risente e nella sua performance non sfrutta al meglio la sua pur sempre inconfondibile voce. Il brano rockeggiante é tale da poter conquistare ascolto dopo ascolto.

Entrano Luca e Paolo e subito presentano….

Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario – Fino in fondo. 6. Canzone non terribile, ma la coppia é mal assortita e Barbarossa sa di vecchia gloria in cerca di improbabile rilancio. Forse era il caso di affidarla alla sola Lady Alonso.

Roberto Vecchioni – Chiamami ancora amore. 3. Tanto rumore per nulla. Il professore ci propina un testo intriso di trita e melensa retorica (bimbi che giocano, operai senza lavoro…) in una canzone lunga e monotona sino a sfinire.

Anna Tatangelo – Bastardo. 4. Look aggressivo, con una bella B (dal titolo dell' album in uscita 'Progetto B') sulla schiena nuda. Il brano inizialmente sembra quasi 'Fotoromanza' della Nannini, poi é tutto un urlare tale da farci rimpiangere abbondantemente quando 'Lady Tata' era una 'Ragazza di Periferia' che voleva 'Essere una donna'.

La Crus – Io confesso. 7,5. Si sono riuniti per il 'festival'. Ed hanno fatto bene grazie ad una canzone dall' atmosfera alla 'Io che non vivo' (più di un' ora senza te). Romantica e ammiccante al punto giusto. Partecipazione finale del soprano Susanna Rilacci.

Finalmente arriva l'atteso ingresso di Belen Rodriguez, in abito blu, ed Elisabella Canalis, in abito rosso. Certamente eccessiva l' aspettativa creata per la loro presenza a Sanremo, nemmeno fossero Marilyn Monroe e Grace Kelly redivive. Tocca alle due presentatrici introdurre

Max Pezzali – Il mio secondo tempo. 6,5. Introdotto da 'Jump' Max ci fa subito rituffare nelle sue classiche atmosfere. Poteva osare di più ma va bene così.

Davide Van De Sfroos – Yanez. 5. Il lombardo in salsa sudameri-zigana con fiati e percussioni non pare, nonostante tutto, originalissimo.

Giunti a metà del guado, con sette cantanti già usciti sul palco, Luca e Paolo ironizzano su Berlusconi e Fini e sui loro recenti scandali, parafrasando la 'In Amore' di Morandi (Sanremo 1995) in 'Ti sputtanerò' (originariamente era 'ti supererò'). Simpatici.

Riparte la gara.

Anna Oxa – La mia anima d' uomo. 4. Una canzone non eccelsa, cantata male. Una grande artista come la Oxa può fare, deve fare, meglio.

Tricarico – Tre colori. 7. Delicata filastrocca sul tricolore, destinata a piacere sempre di più. Bravo Francesco !

Modà con Emma – Arriverà. 8. I Modà sono il gruppo del momento e la canzone di sanremo, ottimamente cantata da Kekko insieme ad una Emma perfetta, é destina a ripetere lo strepitoso successo di 'La notte' e di 'Urlo e non mi senti'.

Luca Madonia con Franco Battiato – L' alieno. 6,5. Intro elettronico, sound suadente per una canzone, scritta da Madonia, che definiremmo accattivante. Battiato entra solo in coda al brano, quasi un 'cameo' , cantando solo una volta il ritornello accompagnandosi al pianoforte.

Patty Pravo – Il vento e le rose. 5. Patty con la sua interpretazione a bocca quasi chiusa non esalta una canzone dimenticabile.

Nathalie – Vivo Sospesa. 7,5. La graziosa cantautrice ha un suo preciso stile ed il nuovo brano conferma quanto di positivo già mostrato con la precedente 'In punta di piedi'. Una ballata rock che può ben candidarsi alla vittoria

Al Bano – Amanda é libera. 3. L' Al Bano impegnato, ed il suo canto alla prostituta redenta ce lo potevano risparmiare, nel 2011.

Chiusura con Morandi e la Canalis in versione 'Pulp Fiction' e la stancante attesa del primo verdetto. Fuori Tatangelo ed Oxa. Condividiamo. E riteniamo che stavolta sia difficile che un eliminato arrivi alla vittoria dopo il ripescaggio, come avvenne l'anno scorso con Valerio Scanu. In definitiva, le canzoni ci sembrano comunque meno interessanti di quelle delle due precedenti edizioni.

lunedì 14 febbraio 2011

Amici 10, vive la dance

Ormai arrivati quasi alla finale di questa kermesse lunga mesi e mesi travestita da scuola, da show, da talent, da pseudo-reality (fate un po' voi tanto va bene tutto) ho finalmente capito una cosa. Da ieri mi è tutto chiaro, limpido, quasi fosse scritto su una stele antica quest'anno Amici 10 è stato sublimato dal ballo. Lo scrivo e ne sono convinto ancor più dopo l'esibizione di Hosè, Anbeta, Eleonora, Debora, Giulia, Denny, Vito che per la sesta puntata si sono superati con gli alti e bassi del caso per quanto riguarda gli allievi. Io, lo sottolineo tre volte con la penna rossa, non sono un esperto della disciplina ma credo di aver il gusto per il bello e lo spettacolo è il mondo che bazzico da oltre trent'anni che di belle e brutte cose le mostra ogni giorno. Ebbene ieri Garrison, Cannito, Celentano, Alessandra s' proprio lei, e anche quel guascone hip hop di Garofalo mi hanno lasciato a bocca aperta (bellissimo il pezzo con gli occhialini con il led all'inizio delle stanghette sulle musiche di "Click click click" dei New Kids On The Block). Non c'era alcuna traccia di supersexy paraculaggioni, nessuna pruderia gratuita, nessun ammiccamento o "spaccata" che facesse venire cattivi pensieri. Niente di tutto questo. Si è assistito invece a un bel "balletto" al punto da convincermi - e lo farò, giuro che lo farò - ad avvicinarmi alla danza e allo spettacolo classico. A notte fonda, prima di recarmi all'hotel dell'aeroporto dove stamattina ho preso un volo per Milano per partire al volo con la macchina in direzione Sanremo dove saremo sempre per LaStampa a seguire il festival per tutta la settimana, ho parlato a lungo con la maestra Anna Prina che tanto ha fatto per la scuola di ballo della Scala della quale è stata anche direttrice. Le ho chiesto: «Anna, ma se ti chiedessi di assistere a un balletto di un Bolle, Semionova a teatro potrei capire, potrei avvicinarmi alle evoluzioni di questi giganti?». La risposta mi ha ricuorato: «Luca sono felice - ha detto con un sorriso largo così - che tu me lo chiedo perchè la risposta è tre volte sì, sì, sì. Tutti possono avvicinarsi, devono avvicinarsi alla danza, perchè è una disciplina che ha dentro lo sport, la fatica fisica, lo spettacolo e la leggerezza. Per anni, io e altri maestri come me, abbiamo tentato di far passare questo messaggio ma in tanti, troppi ci hanno guardato con sdegno quasi fossimo degli animali da guardare dentro una gabbia se non con il più colpevole menefreghismo». Ecco, cari lettori di "Dentro Amici", se devo qualcosa a questo programma, io che ne ho fatto parte quest'anno fin dalla prima puntata, ritengo sia giusto (ora che i giochi non sono ancora definitvamente fatti), sottolineare come la propedeutica, il lavoro di dimostrazione-spiegazione, svolto da Maria e dai suoi autori abbia raggiunto un obiettivo. Gente come me, niente più distante dalla danza classica fino ad ora, che grazie a un talent televisivo si appassiona alle evoluzioni, al cuore, al talento, alla fermezza, al rigore di questi ragazzi che vengono qui dopo anni di studi durissimi (tutti hanno incominciato praticamente quando bevevano ancora il latte dalla mamma) a mettere in gioco una carriera. La spocchia di Vito, esaltata dalle punzecchiature "celentanesche" sia parte dei siparietti di cui avremmo fatto volentieri a meno (brava Maria a non ripetere la frase volgare che Alessandra avrebbe scritto su una lavagnetta durante un diverbio Cannito-Vito, se no sai quanti articoli, blog e trasmissioni tv - mi viene in mente già i "Nuovi mostri" di Striscia la Notizia - se ne sarebbero occupati pucciandoci più di un biscotto) questo è un altro paio di maniche. Dunque una puntata dove la danza, la danza, la danza e ancora la danza ha incantato tutti e ha invitato noi seduti al tavolone a muovere le terga e correre verso un teatro dove assistere alle esibizioni di professionisti per una, forse due ore di pass a deux, développé deve e tutti gli altri termini francesi che non sto a ripetere ma che identificano i passi classici. Una sola frase: viva la danza.

Francesca in? Francesca out? Virginio sicuramente up!
Bravo, bravo, bravo. Questo Virginio del quale intuito (anche se non voglio prendermi una primogenitura, non mi interessa) il valore da qualche mese - rileggetevi gli articoli di questo blog per rendervi conto di quanto non stia dicendo una fesseria - ha finalmente scavallato. Domenica sera ha giganteggiato vincendo una a una tutte e sei le sfide che gli si sono parate davanti, non era mai successo in tutta la stagione che un allievo vincesse tutte le sfide. Ha messo in fila Annalisa come se fosse facile, Franceschina e poi ancora Annalisa e via dicendo proponendo una voce piena, poco, ormai pochissimo, tremolato come era ai suoi esordi ed era fastidioso tanto lo usava. Insomma: è diventato grande. Io l'ho premiato, addirittura con un 10 alla fine delle votazioni e speravo che fosse lui a passare definitivamente alla finale al termine dello show. Così non è stato perchè Giulia la ballerina ha preso più voti. Pazienza Virginio, si tratto solo di aspettare una settimana. La tua umiltà, insieme alla tua capacità di prendere i consigli e di metterteli in una saccoccia e tirarli fuori al momento giusto hanno premiato senz'altro chi, e c'era tutto lo studio che applaudiva, ha capito quanto vali. Spero che anche qualche discografico, questa volta magari non troppo attento all'estetica o non doverosamente attento a come uno appare, si interessi a te. Perchè come hai cantato Cocciante o altri brani o, addirittura, Angun con "Snow on the Sahara" che avrebbe potuto mettere in difficoltà alcuni allievi Complimenti ancora e alla prossima puntata.

Berlusconi: “Donne faziose”

Non "poche radical chic", ma tante, tantissime donne nelle piazze d'Italia, per tornare a urlare il proprio disappunto alla rappresentazione che di loro viene data nel nostro Paese.

Ragazze, mamme, nonne e uomini per dire "se non ora quando", e per cercare un'alternativa a questo stato di cose. Le donne in rosa, senza bandiere di partito, ma con la loro dignità, ascoltano, ballano e si commuovono quando gli oratori dal palco dicono che sono oltre un milione le donne scese in piazza.

Il rosa di piazza del Popolo a Roma ha contagiato anche altre grandi città italiane: a Milano, nonostante la pioggia erano 100 mila le persone radunate in piazza Castello. Anche a Napoli sono scese in piazza 100mila persone: niente bandiere di partito, solo tricolori. A Palermo sono in diecimila in piazza Verdi. A Cagliari ci sono personalità dello spettacolo, della cultura, del mondo cattolico, universitario, della politica, non solo del centrosinistra. A Bari in 10mila hanno sfilato per le strade, presenti anche migliaia di uomini. Sugli striscioni si leggeva "chi governa deve dare il buon esempio e non chiedere il legittimo impedimento". E poi Pescara, Pesaro, Genova, Venezia.

Le donne in piazza ieri si sono sentite forti e sperano che queste manifestazioni non rimangano solo una festa della domenica.

Ma per il premier la manifestazione di ieri è "Faziosa e di parte". "Mi è sembrato un pretesto per sostenere il teorema giudiziario che non ha nessun riscontro nella realtà: una mobilitazione di parte, faziosa, contro la mia persona da parte di una sinistra che cavalca qualsiasi mezzo per abbattermi", ha detto Berlusconi intervistato sulle sue reti.

"Le donne sanno quanta considerazione ho per loro. Nei loro confronti mi sono sempre comportato con grande attenzione e con grande rispetto, nelle mie aziende e nel governo. Sono davvero convinto cha abbiano una marcia in più. Le donne sono sempre state più brave a scuola sono più intelligenti e più preparate, più responsabili e arrivano alla soluzione dei problemi senza tanti ghirigori. Ho sempre cercato e cerco sempre di fare in modo che ogni donna si senta speciale".

Ci sentiamo di poter dire che le donne scese in piazza ieri non vogliono sentirsi "speciali", come dice il cavaliere, ma semplicemente uguali.

domenica 13 febbraio 2011

Amici 10, si decide il primo finalista


con lastampa.it

Suspance chiama suspance. Dopo l'ansia vissuta per il malore che aveva colto Giulia nel finale della scorsa puntata, questa sera l'attesa è per l'eliminazione di un componente della squadra Blu. L'inatteso fuori programma, per fortuna risoltosi bene, non aveva permesso di concludere la serata con l'eliminazione di uno fra Annalisa, Francesca, Debora e Denny.


La quinta puntata in onda questa sera riprenderà proprio da quel punto aprendo subito con l'uscita dalla scena di uno dei ragazzi ancora in gara. Dunque partenza con il brivido proprio per la serata che vedrà anche la definizione del primo finalista di questa decima edizione del reality. Le anticipazioni della vigilia non prevedono duetti o la partecipazione di qualche guest star. Però l'attesa per la "zampata" che può valere un posto nella finale rende già da sola per surriscaldare gli animi della puntata.

Se non ora quando?La dignità difesa dalle donne d'Italia Oltre 230 città unite per urlare 'basta'

di repubblica.it

Partecipazione oltre ogni attesa in tutto il paese. Tanti giovani, e tanti uomini. Tra sciarpe bianche e nessun simbolo politico. Roma, Milano, Napoli, Trieste, Bologna, Catania, Arcore. Centomila a Torino, 10mila a Palermo. E tra gli interventi dal palco un duro appello per la dignità di suor Eugenia Bonetti

La dignità difesa dalle donne d'Italia Oltre 230 città unite per urlare 'basta'

ROMA - Oltre 230 città sono scese in piazza oggi alla stessa ora, per lo stesso motivo e con lo stesso scopo. Difendere la dignità, non solo delle donne, ma del Paese a cui appartengono. Con le loro famiglie, i loro mariti e i loro figli. E che non si sentono più rappresentate dai festini ad Arcore. Che sia sesso, che sia bunga bunga, che siano solo corpi in vendita senza scontrino e senza sconti. Che sia tutto quello che ormai troppo spesso viene definito solo un passatempo antistress. Ma che invece sta stressando chi non partecipa per scelta alla festa di un governo che, oggi, ha avuto gli occhi puntati 1 di tutto il mondo (MAPPA 2). Oltre ogni previsione. Oltre le rappresentanze politiche. Fare un bilancio e rendere l'idea di quello che è accaduto oggi 3 in Italia è ancora difficile. Continuano ad arrivare messaggi, migliaia, sul nostro sito, su quello dell'organizzazione del comitato Se non ora quando. Foto, messaggi, video. A unire i fili saranno i risultati. Quelli che il tempo metterà in fila così come oggi si sono messe in fila le donne di ogni città, piccolo comune, e provincia italiana.



LE FOTO DAI CORTEI CITTA' PER CITTA' 4

Dalla piazza del Popolo di Roma 5 agli ombrelli di Torino ("Per ripararci dal fango"), da Milano ad Andria dove "tutte e tutti coloro che vogliono partecipare portino con sé un fiore da offrire alla dignità di questo paese calpestata più volte". Da Avezzano a Napoli, dove gli organizzatori hanno contato 100mila presenze. E sessantamila sono state le presenze contate a Milano, 50mila quelle di Torino, a Palermo 10mila in corteo, e migliaia anche a Messina, Trieste, Bologna, Catania, Cosenza, Pesaro, Bari, Pescara.

Fino al resto del mondo. Donne in piazza anche a Londra, Barcellona, Parigi, Malmoe, Praga, Atene, Bruxelles, Grenoble, e in Nepal, Honolulu, Boston, Washington. Un milione di donne da tutto il mondo. E' stato un segno evidente che non c'è più da scherzare, che non c'è nulla sminuire, da giustificare e far passare in silenzio. Le piazze delle donne sono state oggi 234 in Italia: piazze "per il rispetto e per la dignità", parole dimenticate ad Arcore e dintorni, e intorno alle quali - denunciano le organizzatrici del comitato "Se non ora, quando?" - ancora si tenta di agitare polemiche pretestuose.

Le voci che hanno provato a liquidare le manifestazioni sono state deboli come quelle del ministro Maria Stella Gelmini che ha definito tutto come "radical chic", una protesta portata avanti da "poche donne". O quelle del sottosegretario Daniela Santanché che ha detto: "Questa è solo una dimostrazione di odio verso un solo uomo, e loro sono donne manovrate dagli uomini di sinistra. Che fanno pena. Altro che dignità". Ma i numeri, le parole e le immagini le hanno smentite clamorosamente.

A piazza San Carlo a Torino 6, le persone erano tante. Più del previsto. "Siamo partiti in 50 mila, ora siamo diventati 100 mila", hanno detto alcuni degli organizzatori. Quando la testa del corteo ha raggiunto piazza Vittorio Veneto, infatti, a centinaia di metri di distanza in piazza San Carlo hanno continuato a radunarsi migliaia di persone. In coda c'erano le "donne autodeterminate" che venerdì scorso hanno fatto irruzione nella sede regionale del Pdl. A Milano 60mila persone 7 hanno ballato sulle note 'Voglio uno scandalo' di Gianna Nannini. E su invito della presentatrice Teresa Mannino, tutti hanno sventolato le sciarpe bianche simbolo della manifestazione di Milano.

A Napoli dal palco 8 è stato letto anche un messaggio della leader della Cgil, Susanna Camusso, che ha parlato della manifestazione dicendo "queste sono le donne vere". In piazza, in forma privata, anche il sindaco Rosa Russo Iervolino e diversi assessori della sua giunta, e poi Teresa Armato, Valeria Valente, Angela Cortese. E soprattutto le 'Mamme vulcaniche' che hanno lottato contro la discarica a Terzigno.

A Roma, piazza del Popolo era irraggiungibile. Bloccata poco dopo le 14, orario previsto per l'inizio della manifestazione, dalle migliaia di persone arrivate a partecipare. E a ballare con la voce di Patty Smith. Ascoltando le donne che sul palco sono salite per parlare tre minuti a testa. Commoventi, prese da una forza di ribellione troppo a lungo sopita. Applauditissimo è stato soprattutto l'intervento di Suor Eugenia Bonetti, missionaria delle Consolate, in Africa per 24 anni e a Torino da qualche tempo nel centro Caritas. "Voglio dare voce a chi non ha voce - ha detto tra gli applausi della piazza intera - alle nuove schiave che vengono nel nostro Paese pensando di trovare un futuro migliore. E' per loro e per tutte noi che faccio appello perché sia riconosciuta la dignità della donna. Di queste schiave siamo sorelle e madri per noi e per loro dobbiamo dire basta a questo indegno mercato del mondo femminile, a quei diretti umani fondamentali che sono negati".

Perché la voce delle donne è sempre in pericolo. "Solo che non c'eravamo rese conto di stare male anche qui. C'è voluta Ruby per farci aprire gli occhi", ha detto una signora come migliaia, confusa tra migliaia in una piazza tra le centinaia di oggi. Suor Eugenia Bonetti ha fatto diretto riferimento al Rubygate: "Sono notizie che ci sgomentano che ci portano a pensare che siamo lontani in Italia dal considerare la donna per ciò che è. E non ci rendiamo conto che la prostituzione del corpo delle donne è diventata una parte integrante del nostro vivere quotidianamente. Non possiamo restare indifferenti a questa mentalità, ne siamo tutti responsabili e bisogna da oggi fare ciascuno la propria parte". Così le voci delle donne, oggi, si sono unite. Ad Arcore l'appuntamento era in largo Carlo Arenti, alle 15,30, per un presidio durato circa 2 ore. Molte donne, ma anche uomini e bambini (video) 9. La manifestazione si sarebbe dovuta tenere in largo Vela, presso Villa Borromeo, ma per ragioni di ordine pubblico è stata spostata in largo Arenti, qualche centinaio di metri più distante dalla villa del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

Oggi le donne hanno parlato tutte insieme. Senza confusione hanno detto tutte la stessa cosa. Rispettando il minuto e mezzo di silenzio che ha preceduto l'inizio di ogni manifestazione, in ogni piazza d'Italia. Un silenzio necessario perché l'urlo dell' adesso risuonasse potente. La leader della Cigl Susanna Camusso ha avuto un'eco in diverse città. "Vorrei abbracciare simbolicamente tutte le donne giovani e non che lottano contro la precarietà, e vogliono lavorare e non vogliono sentire su di loro quello sguardo che svilisce e offende. Vorrei - ha detto dal palco di Roma a piazza del Popolo - che la giustizia fosse uguale. Vorrei che quando si parla di minorenni si pensasse allo studio, al gioco, al futuro. Vorrei che chi ci definisce 'puritane' ricordasse i divieti che ci sono stati imposti, dalla fecondazione assistita alla pillola del giorno dopo. Vorrei che quando si dice sesso non si pensasse a un incarico politico. Vorrei un paese con una sola morale, perché quella doppia offende e nasconde la nostra dignità. Vorrei, ma so che è così, che libertà, democrazia, sesso, donne, futuro fossero di nuovo parole pulite. Nessuna di noi - ha concluso Camusso - deve abbassare lo sguardo perché i nostri sono occhi limpidi. Farlo si può perché il futuro è nostro". I suoi 'vorrei' sono un vorrei forte e generale.

Non c'erano partiti oggi nelle piazze, non c'erano colori e idee politiche divise e divisibili. C'erano politici sparsi tra la gente e accompagnati dalle mogli. A Roma la presidente Rosy Bindi e la capogruppo al Senato, Anna Finocchiaro, erano nel retropalco ma il segretario Pier Luigi Bersani con la moglie, e l'ex segretario Walter Veltroni, con moglie e figlia, erano fra la gente. Così come il capogruppo alla Camera, Dario Franceschini, e il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.

Oggi le donne dell'Italia si sono unite contro l'uomo che l'Italia rappresenta in nome di tutti per lavoro, per grado e ruolo. Si sono date appuntamento in piazza perché hanno figli e figlie che non vogliono far crescere con valori che non hanno scelto per loro stesse. E non si sono divise dalle veline e dalle escort, dalle parlamentari o dalle prostitute. Le hanno comprese nella loro visione e nella protesta comune. Lontane dalle divisioni retoriche di cui vorrebbe accusarle chi ha deciso di non abbracciare la manifestazione di oggi. Qualcuno continuerà a farlo. Parlerà di strumentalizzazione e moralismo, di principi bacchettoni e di ipocrisia. Dirà come ha detto il capogruppo del Pdl ala Camera, Fabrizio Cicchitto che "non è la piazza a far dimettere i governi così come a eleggerli. E' evidente chi sta radicalizzando lo scontro, puntando tutto suoi moti di piazza". Resta il fatto che oggi un milione di persone si sono ribellate e hanno gridato un'insofferenza che sarà difficile non ricordare anche domani.

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Gionatan Giannotti e Laura Addis è addio: saltano le nozze di Uomini e Donne

gionatan e laura si sono lasciati


Uomini e Donne sforna in alcune occasioni personaggi che imprimono una forte impressione di sincerità nel pubblico. Da questi personaggi spesso ci si aspetta scelte di cuore, e relativi prosiegui, destinati a sfociare nel matrimonio. Eppure le statistiche parlano chiaro: le coppie nate a Uomini e Donne, anche le più affiatate, non approdano mai al grande passo.

E così, persino una coppia di belle speranze come Gionatan Giannotti e Laura Addis naufraga con il profumo dei fiori d'arancio ancora vivo nei cuori loro e dei loro fans. Le nozze di Gionatan e Laura erano previste per Maggio, ma tra una scusa e l'altra s'era finito per rimandare. Questo continuo procrastinare nascondeva in realtà motivazioni ben diverse da quelle puramente economiche, come si tentava di far credere ai media. 'Visto' racconta che la decisione di non convolare a nozze questa volta è stata presa in maniera definitiva, e non sono previsti ripensamenti.La crisi è insanabile. Che sia dovuta alle reciproche gelosie (imputabili al temperamento di entrambi come al lavoro di Gionatan), o che sia dovuta alle difficoltà logistiche di una convivenza sofferta tra nostalgie varie, stando a come Gionatan e Laura si raccontano 'A Gentile Richiesta' nel luglio dello scorso anno, questo non è dato saperlo. Di sicuro tramonta il sogno romantico di una bella storia. E il tautaggio di Gionatan, che recitava: "8-5-2009 te per sempre, nessun'altra mai", basterà rimuoverlo dall'epidermide per poterlo definire davvero cancellato?



UOMINI E DONNE: Giorgia sul tronista di Uomini e Donne

Sarà Giorgia Lucini la nuova tronista a Uomini e Donne? - Anticipazioni, voci che si rincorrono sul web, smentite e poi conferme. Il popolo di internet è in fermento e il fatto che il trono blu a Uomini e Donne sia finito (manca pochissimo anche per la scelta di Samuele) alimenta la curiosità sui possibili nuovi tronisti della prossima stagione. Soprattutto per il trono rosa che orfano della passata stagione a Uomini e Donne, sta catalizzando l'attenzione più morbosa degli affezionati spettatori del programma. Chi saranno le nuove troniste di U&D, degne succeditrici di Ramona e company?
Certo è che l'esito negativo del corteggiamento di Barbara Barbieri ha portato molti a pensare a lei come possibile candidata. Ma anche stavolta non c'è stata nessuna conferma ufficiale da parte della redazione, che riserverà fino alla fine il tanto atteso colpo di scena. E allora ne vedremo delle belle.

E' alquanto singolare che sinora non sia trapelata nessuna succulenta notizia a riguardo, neanche le talpe più integerrime del programma hanno postato alcunchè sul web, evidentemente non sono state ancora registrate le nuove puntate del programma (toccherà sorbirci ancora per un po' le vicissitudini del trono over Dame e Cavalieri, uff!).
Ma quello che a molti di voi non sarà di certo sfuggito durante l'ultima puntata della scelta di Andrea (in onda ieri) è stata una domanda che Maria ha rivolto a Giorgia, la graziosa ex corteggiatrice di Andrea: "Vorresti essere la nuova tronista?". In quel momento la ragazza, visibilmente scossa dalla discussione con Angelini, le risponde, quasi di getto: "no, Maria, in questo momento non me la sento" (provate ad immaginare la faccia di Teresa!), e a quel punto Maria le risponde "peccato!". Cosa intendeva dire con quel "peccato"? Forse pensava a lei come possibile nuova tronista? A questo punto viene da chiedersi se, un secondo più tardi, la ragazza non si sia rimangiata la lingua dal rimorso. Ad avvalorare di più questa tesi, seppur fantasiosa, il fatto che, finita la puntata, il cameramen ha seguito Giorgia fino fuori Cinecittà. Privilegio riservato solo ad ignari nuovi tronisti? Chissà, staremo a vedere!

Gli altri tronisti di UOMINI E DONNE...
http://4mfnews.blogspot.com/2011/02/anticipazioni-uomini-e-donne-la-scheda.html

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