sabato 27 ottobre 2012

Cambio ora solare: 27-28 ottobre 2012, addio ora legale, consigli utili

Sabato notte potremo dormire un'ora in più. Torna l'ora solare, che prende il posto la notte tra il 27 e il 28 ottobre della fondamentale (in ottica di risparmio) ora legale.

Un appuntamento che mette l'ansia a molti, perchè a pochi piace che sia buio già da metà pomeriggio, situazione alla quale si va inevitabilmente incontro in questo periodo.

Non vanno sottovalutate le conseguenze che questo cambiamento porta. Si parla di vero e proprio effetto jet lag, e in molti sostengono come si tratti di allarmismo eccessivo per una sola ora di cambiamento.


Il problema non è tanto nell'ora in più a disposizione nella giornata di domenica, quanto nel riabituarsi a una situazione che si era abbandonata durante l'estate, quella delle poche ore di luce naturale durante il pomeriggio.

Tra poco alle 17 sarà presto buio, e questo nei soggetti più sensibili può provocare un senso di malinconia che alla lunga può influire anche sulla salute.

«L'ora solare è vissuta da alcuni come la privazione di un'ora di vita», spiega Paola Vinciguerra, presidente dell'associazione europea attacchi di panico (Eurodap). «È vero che acquisiamo un'ora di mattina ma ce ne accorgiamo meno perché viviamo un'ora in più al buio nel pomeriggio. Questo può causare un affaticamento che nei soggetti depressi rischia di diventare tristezza acuta e angoscia».

Uno dei consigli che ci sentiamo di dare, è quello di cambiare le abitudini, gradualmente, soprattutto di coloro i quali sono abituati a un lungo sonnellino pomeridiano. Soprattutto i bambini spesso hanno l'abitudine di andare a dormire dopo pranzo per svegliarsi anche alle 17 del pomeriggio.

Con la nuova situazione che si va a creare, si corre il rischio che si sveglino con buio pesto fuori dalla finestra,restando fortemente confusi. Il malumore è una conseguenza inevitabile. Ecco allora che conviene anticipare l'ora in cui inizia il pisolino e forzare il risveglio entro un orario in cui c'è ancora luce fuori dalla finestra.

Il passaggio al buio sarà così meno traumatico. Una abitudine che dovrebbero seguire anche gli adulti: nonostante siano in grado di gestire meglio la situazione, certamente anche loro non beneficeranno di un risveglio in una camera completamente buia.

«Non dimentichiamo che anche stare a casa a riposarsi fa bene», spiega Simone Orlandini, direttore del centro interdipartimentale in bioclimatologia dell'Università di Firenze. «Un consiglio? Senza eccedere in sprechi, tenere le luci accese, in modo da non passare tutta la giornata nella penombra. Si sa che in alcuni casi gravi la luce artificiale viene addirittura usata come terapia».
Cambio ora solare: 27-28 ottobre, addio ora legale, consigli utili
Insomma niente panico: l'ora solare coincide con alcuni sentimenti di tristezza, come la fine dell'estate e l'accorciarsi delle giornate, ma proviamo ad associarlo a elementi positivi come l'avvicinarsi del Natale, il piacere di gustare cibi caldi e di coccolarsi con una calda coperta, un te o una cioccolata. Viviamolo come un periodo di transizione in attesa che poi torni la Primavera a ridare un senso di vita e di gioia.

 

mercoledì 24 ottobre 2012

ITALIA 2012: Debito pubblico record, peggio di noi solo la Grecia; secondo trimestre del 2012 è schizzato al 126,1% del Pil

Nuovo record per il debito pubblico italiano, che nel secondo trimestre del 2012 è schizzato al 126,1% del Pil. Sono i dati resi noti da Eurostat. Nel primo trimestre aveva già raggiunto il picco di 123,7%, il più alto dal ’95 quando era al 120,9%. L’Italia si conferma seconda solo alla Grecia, il cui debito è ora al 150,3%.

Nel secondo trimestre, il debito dei governi dell’area euro è salito al 90% del Pil dall’88,2% del primo trimestre. In totale - segnala l’Eurostat - si tratta di 8.517 miliardi di euro. Considerando l’Unione a 27 membri, il debito è salito dall’81,4% all’84,9% del Pil a 10.840 miliardi. Nel periodo aprile-giugno, il debito è salito in 20 dei 27 Stati dell’Unione Europea fra cui l’Italia dove ha raggiunto il 126,1% del Pil (1.982 miliardi) dal 123,7% del primo trimestre. Il Paese più indebitato resta la Grecia con il 150,3% sul Pil dal 136,9% del primo trimestre anche se in termini assoluti si tratta di 300 miliardi. L’Italia occupa la seconda posizione seguita da Portogallo (117,7% a 198 miliardi) e Irlanda (111,5% a 180 miliardi). 

I Paesi più virtuosi sono Estonia (7,3% del Pil), Bulgaria (16,5%) e Lussemburgo (20,9%). Per quanto riguarda la Germania, il debito tedesco è superiore a quello italiano in valori assoluti (2.169 miliardi), ma in rapporto al Pil si attesta all’82,8% (era 81,1% nel primo trimestre). La Francia è appena sotto la Penisola in termini assoluti a 1.832 miliardi, ma rispetto al Pil la percentuale è del 91% (era 89,1% nel primo trimestre). La Spagna ha un debito di 804 miliardi con un’incidenza sul Pil del 76% dal 72,9%. Il Regno Unito, infine, è fra i pochi Paesi ad essere riuscito a ridurre il debito nel trimestre portandolo dall’86,1% all’86% del Pil per un totale di 1.318 miliardi di sterline.

martedì 23 ottobre 2012

lavoriamo insieme

Salve,

colgo questa opportunità per presentarmi. Il mio
nome è Paola Casale e lavoro come manager SEO per Traffico Per Tutti.

Facendo una ricerca online per uno dei miei partner lavorativi,
ho notato 4mfnews.blogspot.com e sono certa di
poterle dare un paio di suggerimenti interessanti.

Da esperta SEO, gestisco un ampio portfolio di siti web di alta qualità
che potrebbero esserle utili per incrementare il rank e e il traffico del suo sito internet.

Se la cosa le interessa, sarei felice di mandarle maggiori informazioni e dettagli.

Una buona giornata,

Paola Casale
Trafficopertutti.com

Angola: governo, serve mandato Onu per missione in Congo

"Per una eventuale partecipazione dell'Angola alla forza neutrale internazionale in Repubblica democratica del Congo serve un mandato chiaro da parte dell'Unione Africana e dell'Onu". Lo ha dichiarato al Jornal de Angola, Joaquim do Espirito Santo, direttore per l'Africa, il Medio Oriente e le Organizzazioni regionali del ministero degli Esteri angolano. "Dal punto di vista politico e della sicurezza - ha aggiunto - c'e' stabilita' in Congo, Zambia e Namibia ma non si puo' dire la stessa cosa della Repubblica democratica del Congo dove forze negative seminano desolazione nell'est del paese". L'Angola e' uno dei paesi che nei mesi scorsi ha partecipato alla Conferenza intergovernativa dei Grandi Laghi (Icglr), forum che riunisce i paesi dell'Africa centrale. Gli ultimi incontri si sono concentrati sui combattimenti che da aprile scorso proseguono in Kivu, regione a est del Congo Kinshasa dove un gruppo di ex militari disertori, che si sono dati il nome di M23, combatte contro l'esercito governativo. Sono guidati dal generale Bosco Ntaganda, ricercato dal Tribunale dell'Aja per crimini contro l'umanita' e dai rapporti delle Ong emerge l'orrore seminato dai suoi soldati: almeno 5mila stupri da gennaio, ragazzi giustiziati perche' si rifiutavano di unirsi al suo esercito, villaggi distrutti e centinaia di migliaia di persone costrette a lasciare le proprie case. L'Icglr ha deciso il dispiegamento di una forza neutrale in quella zona del Congo. "Il problema - ha aggiunto do Espirito Santo - e' nella mobilitazione delle risorse finanziarie e materiali per questa forza, oltre che l'ottenimento del mandato dall'Unione Africana e delle Nazioni Unite". Durante l'ultima riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, l'organismo ha "preso atto", della "volonta' dell'Icglr e dell'Unione africana di dispiegare una forza neutrale oltre che degli sforzi in corso tra queste organizzazioni e l'Onu per chiarire obiettivi, modalita' e forme della Forza". (AGI) .

 

Perché avvengono i terremoti? Uno studio sulle cause e le colpe dell'uomo

Lo studio di un team internazionale
"Tra le cause del terremoto di Lorca
il pompaggio di acqua nei bacini limitrofi dal 1960 a oggi"


Un gruppo di ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), dell'Università dell'Ontario e l'Istituto di Geoscienze di Madrid ha pubblicato su "Nature Geoscience", uno studio dal titolo: Gli effetti dello sfruttamento a lungo termine delle falde acquifere sul Terremoto di Lorca (Spagna meridionale) del Maggio 2011. E hanno mostrato come le variazioni del campo di stress a medio-bassa profondità, indotte da attività umane, possano influenzare l'attività sismica di faglie locali con dirette conseguenze nella valutazione della pericolosità sismica.  

 

I ricercatori Pablo González, Kristy F. Tiampo, Mimmo Palano (INGV), Flavio Cannavò (INGV), José Fernández hanno messo in evidenza la possibile relazione tra l'attività di un segmento di faglia e lo stress sugli strati di terreno circostante, indotto dal pompaggio dal 1960 ad oggi, di grandi volumi d'acqua sotterranea, a scopi irrigui, dall'esteso bacino acquifero di Alto Guadalentin, confinante con la faglia. C'è stato infatti un terremoto di magnitudo 5.1 che ha interessato la parte meridionale della Spagna, nei pressi della città di Lorca. L'analisi dei dati di deformazione del suolo ha permesso di stabilire che il terremoto ha avuto un ipocentro a circa 2-4 km di profondità, lungo la faglia nota in letteratura con il nome "Alhama de Murcia". Mimmo Palano, co-autore della ricerca lo spiega: "il terremoto di Lorca è stato un terremoto di origine tettonica, ma lo sfruttamento della falda acquifera da parte dell'uomo sin dal 1960 ha causato una variazione del campo di stress locale, che sommandosi a quello regionale (tettonico) ha "aiutato" la faglia a generare il terremoto. Considerando questi importanti risultati, ad oggi stiamo continuando la ricerca utilizzando modelli matematici più complessi e prendendo in considerazione le aree sismogenetiche per le quali esiste una ingente quantità di dati. L'Italia è una di queste". Ulteriori studi di questo tipo permetteranno una migliore quantificazione della pericolosità sismica con un possibile impatto sulla prevenzione sismica.


flavia amabile
lastampa.it
 

Lavoro, la Fornero contro i giovani: “Non siate troppo schizzinosi”



Inizio di settimana tra le polemiche per il ministro del Welfare Elsa Fornero che dopo aver utilizzato l'inglese per invitare i giovani a «non essere troppo choosey (schizzinosi, ndr)» in tema di lavoro in un convegno a Milano, è stata contestata a Nichelino, vicino alla sua Torino, ed è costretta ad abbandonare la sala di un convegno. 

 

Nella sede di Assolombarda al ministro era scappato l'invito ai giovani, poco felice in tempi di forte disoccupazione, su cui ha corretto però rapidamente il tiro, incalzata dalle domande dei giornalisti a margine del convegno. «I giovani italiani - ha spiegato il ministro - oggi sono disposti a prendere qualunque lavoro, tant'è che sono in condizioni di precarietà». «Nel passato - ha aggiunto - quando il mercato del lavoro consentiva cose diverse, qualche volta poteva capitare, ma oggi i giovani italiani non sono nelle condizioni di essere schizzinosi». Da chi è vicino al ministro arriva l'invito a «guardare la somma del ragionamento, alla sua coerenza complessiva». Nei suoi interventi, viene fatto notare, non sono infatti mancati continui riferimenti alla lotta alla precarietà come «preoccupazione principale» sua personale e del governo; impegno che, parallelamente a quello per facilitare l'accesso dei giovani, è un «elemento fondamentale della riforma del lavoro». Volontà testimoniata anche dall'aver puntato «i pochi soldi che ho», ha detto il ministro, su iniziative come i 232 milioni di nuovi incentivi per il lavoro di giovani e donne. 

 

Il ministro ha anche ribadito la volontà di dialogare con tutti. Così, a proposito della manifestazione annunciata il prossimo 14 novembre dalla Cgil, Fornero si è detta disposta a scendere in piazza: «Se mi invitano, in piazza ci vengo anch'io», aprendo anche al dialogo sulla riforma del lavoro. «La mia porta al Ministero - ha detto - è sempre aperta, basta che si presentino in delegazione e non tutti insieme». 

La frase sui giovani ha scatenato reazioni pressoché immediate. Per la Fornero vale il principio che «piuttosto che niente, meglio piuttosto», ha detto il segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano. Più duro l'ex ministro alla solidarietà sociale e leader di Rc Paolo Ferrero, ha bollato l'uscita come un "insulto indecente". Il coordinatore vicario del Pid Pippo Gianni l'ha invitata ad "andare a casa", mentre la rete della sinistra diffusa Tilt ha accusato il ministro di "non conoscere per nulla la situazione di milioni di ragazze e ragazzi che ogni giorno si scontrano con un mercato del lavoro che offende la loro dignità, il loro impegno, le loro competenze". Secondo il Pdci, invece, il ministro "prende in giro una generazione", mentre il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha parlato di "tecnica dell'arroganza" adottata da Fornero, rea di "aver detto ai giovani arrangiatevi'". 

 

Secondo la senatrice di Grande Sud Adriana Poli Bortone i giovani non sono schizzinosi ma «delusi dalle mancate risposte che noi politici e il governo non abbiamo saputo dare», mentre il responsabile lavoro dell'Idv, l'ex Fiom Maurizio Zipponi, ha accusato il ministro di «giocare sulla pelle dei giovani». 

Ma dalle parole si è quasi passati alle vie di fatto ad un convegno in un circolo sociale a Nichelino, dove il ministro non è riuscito a intervenire in tema di riforma delle pensioni, a seguito di pesanti contestazioni, con fischi e slogan, da parte di esponenti di Cobas e Rifondazione Comunista, duramente condannati dal sindaco locale, Giuseppe Catizone. Il ministro ha quindi lasciato la sala, dicendosi «avvilita che venga negato il diritto di parola». 

 

«Ho incontrato i lavoratori - ha spiegato prima di abbandonare il convegno - un migliaio di lavoratori dell'Alenia, non la pensavano certo come me, ma mi hanno ascoltata con rispetto». «Posso sopportare molte cose - ha concluso - ma non la prepotenza».


da lastampa.it

 

Elezioni Usa: L'ultimo testa a testa Obama-Romney

BOCA RATON - Il castello di Nina ed Edga Otto, la simpatica coppia che tre anni fa, in piena recessione, fece clonare per la modica cifra di 155.000 dollari l'amatissimo labrador Lancilot, è qui: tra le mansion incantate di Long Lake Estates, alle porte di Boca Raton. Ed è qui, in questa città-giardino militarmente recintata come nei romanzi di Ballard, che si staglia la mansion da 6 stanze da letto, 9 bagni e 3 milioni di dollari che Marc Lader, il padrone della Sun Capital, aveva aperto al suo eroe: Millard "Mitt" Romney. Stasera, quando il miliardario mormone incrocerà le armi con Barack Obama a poche miglia di distanza, in questa Lynn University che ha speso 5 milioni per farsi bella e ospitare il dibattito, il presidente nero potrebbe quasi indicare con la mano agli oltre 52 milioni di latinos che lo stanno guardando in tv - reddito medio 37mila dollari - la casetta dell'amico Marc dove Mitt - in una cenetta da 50.000 dollari a testa - ha insultato il 47 per cento degli americani. Colpevoli di essere così poveri da non pagare nemmeno l'imposta sul reddito.

Benvenuti in Florida: la madre di tutte le battaglie, la madre di tutte le contraddizioni. La capitale del disastro immobiliare che portò alla recessione, la capitale dell'elettorato più corteggiato di queste elezioni. Gli anziani che qui vengono a svernare e temono i tagli alla sanità di Romney e Paul Ryan. E gli ispanici - 13,5 per cento della popolazione - che Obama 4 anni fa conquistò e oggi le sirene dei Tea Party seducono: col "cubano" Marco Rubio in testa. Il destino sarà anche cinico ma speriamo non bari: almeno stavolta. Qui, 12 anni fa, s'inceppò il futuro dell'America, qui con soli 537 contestatissimi voti in più (e il 5 a 4 alla Corte Suprema che fermò il riconteggio) George W. Bush strappò ad Al Gore la Casa Bianca. E qui Obama dovrà stasera difendersi nella "bella" dei tre dibattiti: dopo la vergogna di Denver e la rivincita di New York.

L'incubo è dietro l'angolo. Per tacere di Gallup, che da giorni in perfetta solitudine dà Romney in vantaggio e ieri squadernava sette sbalorditivi punti di differenza, l'ultimissimo sondaggio dà per la prima volta alla pari: 47 a 47 per cento. Lo firma il Wall Street Journal con la tv Nbc: la coppia che all'inizio del mese lo dava avanti di 5 punti. E la dolentissima nota è che la rilevazione è fatta dopo il secondo dibattito. Del resto a 15 giorni dalle elezioni il 20 per cento ha già scelto per posta o col voto anticipato. E solo il 5 per cento degli elettori sono ancora indecisi. Il presidente li corteggerà personalmente nei prossimi giorni chiamandone a decine dall'Air Force One: l'ultima trovata. Intanto ha trascorso l'intero weekend in clausura a Camp David per allenarsi alla battaglia di stasera.

La politica estera - tema dello scontro - doveva essere il terreno prediletto. L'occasione per rilanciare il fortunatissimo slogan di Joe Biden: "Bin Laden è morto e la General Motors è viva". Invece il presidente ha dovuto far filtrare la lieta novella dell'Iran pronto al faccia a faccia sul nucleare per alleggerire la pressione sulla polemica di Bengasi. Che non si placa. Il New York Post dice che il massacro dell'ambasciatore Chris Stevens e degli altri tre americani è avvenuto sotto gli occhi di un drone Usa: senza che nessuno intervenisse. E il caos in Libano non sarà l'ennesima occasione che Romney coglierà per rinfacciargli di non aver saputo gestire la Primavera araba?

Certo qui in Florida altri sarebbero i temi da mettere sul tavolo. Sì, la disoccupazione che aveva raggiunto l'11,4 è ancora all'8,6. Però non è che le ricette del repubblicano Rick Scott funzionino. È il governatore meno amato degli Usa: al punto che qui già rimpiangono Chris Christie, l'ex repubblicano che oggi fa campagna per Barack. Già: l'ennesima contraddizione. Dice Nate Silver, il mago dei sondaggi del New Yotk Times, che la Florida per Barack potrebbe essere già persa: i sondaggi migliori lo danno alla pari, quelli peggiori sotto di 7. Così la madre di tutte le battaglie alla fine potrebbe contare meno di quanto temuto. Però Obama guida ancora in Wisconsin, Ohio, Nevada e Iowa. Sono i principali stati chiave: e gli basterebbe tenere i primi due. Agli indecisi che gli stanno voltando le spalle il presidente dovrà dunque rivolgersi stasera: a poche miglia dal castello dove Romney insultò mezza America. Boca Raton in spagnolo significa "la bocca del topo": no, non si può finire in trappola proprio qui.



da Repubblica.it

 

domenica 21 ottobre 2012

Vip: Belen, "mio figlio si chiamera' Santiago"


Vip: Belen, mio figlio si chiamera Santiago

  Sara' un maschietto il futuro bebe' della sexy showgirl e del suo compagno, il ballerino Stefano Di Martino e si chiamera' Santiago. A rivelarlo su Facebook, il fratello della Rodriguez, Jeremias, che scrive: "Santiaguito... te espero fenomenooooo...". E preso dall'entusiasmo, mette online pure l'ecografia del nascituro. L'iniziativa, pero', non e' piaciuta a mamma Belen che - infastidita - ha fatto togliere la foto dal profilo.

Troppo tardi, a quanto pare. Secondo l'esperta di gossip Selvaggia Lucarelli, infatti, qualcuno aveva gia' salvato l'immagine dell'ecografia e provveduto a metterla in vendita.
  "Da giorni - denuncia la Lucarelli sul suo blog - le redazioni dei giornali, tutte, da Novella a Chi a Oggi, si ritrovano queste foto sulla scrivania con richieste economiche di varia natura. Alcuni di quelli che le propongono sono vere agenzie fotografiche. Peccato che sia un documento medico e che esista una cosa chiamata 'dato sensibile'". Intanto, anche Cecilia Rodriguez, la sorellina di Belen, non lesina commenti su Facebook: "Finalmente se puede decir, Belen sera' mama'!".
  .


da Agi.it

 

Ogni domenica dalle 18:30 | Apericena Kizomba/Zouk & Salsa | Roma San Lorenzo

ROMA | OGNI DOMENICA DALLE 18:30 | L'APERICENA AFROLATIN DI ROMA

✮✮✮ KIZOMBA ROMANA & TEQUILA BLANCO ✮✮ ✮
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► OGNI DOMENICA dalle ore 18:30 | L'Apericena di Roma
In una sola serata avviene la perfetta FUSIONE tra le novità del momento, tra cui la KIZOMBA e il SEMBA, e i ritmi noti a cui siamo affezionati, la SALSA, la BACHATA e il REGGAETON!! Non perdete l'occasione di conoscere e muovere i primi passi sui rimti che stanno spopolando in Europa... E NON SOLO!!
Tutto questo è L'AFROLATIN - APERETIF DE LUXE IN ROMA.

Ogni domenica | APERITIF FROLATIN DE LUXE | Si salvi chi può!
- Piatti tipici (su prenotazione +39.3339611510)
- Lezioni di Kizomba & Salsa (K&S)
- Animazione (K&S)
- Le migliori partite del campionato
- Tanta bella gente

Il mix afrolatino (Kizomba & Salsa) ha unito Kizomba Romana & Tequila Blanco all'interno di una cornice i cui risultati sono il divertimento vero e puro così come la possibilità di imparare i primi passi di Kizomba e di Salsa.

- Per gli amanti del Calcio c'è la possibilità di vedere le principali partite dei vari campionati.
- Per gli amanti dei vari balli, istruzioni e primi passi.
- Per chi cerca la linea, l'animazione afrolatina

APERETIF AFROLATIN - OGNI DOMENICA

►MENU APERICENA | Domenica 21 OTTOBRE 2012
- Patatine - Olive - Tartine
- Penne alla Puttanesca
- Maccheroni alla Vodka
- Piselli con Pancetta
- Pane e Nutella

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►Kizomba Romana - Afrolatin nights in Rome
♣Informazioni: 338.4994.766 ♦ 320.5320.188♣
https://www.facebook.com/kizomba.romana

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