| Lo smog in città si combatte con le biciclette. A Milano lo smog è incentivato. Chi inquina di più, se paga, può entrare in centro in auto e avvelenare l'aria. Questa idiozia comunale è stata chiamata Ecopass, il pass ecologico. Chi prende la bici rischia invece la vita per la mancanza di piste ciclabili. Molti milanesi muoiono ogni anno sulle due ruote travolti dalle auto e dai camion. A Milano, diceva una canzone, non crescono i fiori e, oggi, neppure le bici. Andare in bicicletta, per ora, non è stato ancora vietato dal governo della P2. Per questo il 14 novembre invito tutti i milanesi a recarsi in ufficio, a scuola o solo per farsi un giro in bicletta. Anche i non milanesi sono invitati. Io ci sarò con una bici fiammante azionata dalla mia possente massa muscolare. ... [continua]
| | di Robert Plant, teutonia (Voti: 36) leggi il post Scusate, appoggio la birra (oggi qui in Germania è festa nazionale) e dico la mia, poi me ne torno a sbronzarmi. Per oggi non voglio più farmi marcire il cervello... Dopo una cosa del genere, dopo una dimostrazione di antidemocrazia come questa, sarebbe il minimo domenica andare tutti a fare una bella gita a Vicenza e poi la domenica dopo tutti a firmare il referendum di Di Pietro. Inoltre per quelli che diranno e che dicono "si ma gli americani ci difendono dagli attacchi terroristici"... allora sappiate che probabilmente più sono le basi americane in italia più siamo obiettivo sensibile perchè il terrorismo lotta in primis contro gli USA (sempre se esiste il terrorismo inteso come lo intendono gli americani). Inoltre accettare di avere 90 testate atomiche di un paese straniero sul proprio territorio ci renderà complici di un'eventuale catastrofe. Voi volete essere complici di una cosa del genere? Io no. Mi piace sempre ricordare che fino ad oggi la nazione che difende il mondo democratico e che anzi esporta la sua idea di democrazia, è stata anche l'unica ad usare un'ordigno nucleare su una popolazione civile ed inerme. Vergogna a chi non lo dice. Buona serata. F.C. | | di C.P. Ciao Beppe, spero che questa mia lettera possa trovare in te la persona che può dare un'aiuto alla categoria di cui faccio parte. Sono un vigile del fuoco, ormai siamo alla frutta, siamo all'anarchia, il corpo nazionale dei vigili del fuoco è ormai "bruciato" senza che nessuno abbia chiamato il 115!!! Abbiamo mezzi vecchi di 30 anni, e quelli che abbiamo non possono essere utilizzati al 100% perché non c'è il personale per poterli utilizzare ed inoltre con tutti i pensionamenti che ci sono in questi anni e che non sono stati reintegrati stiamo collassando! Andiamo avanti solo ed esclusivamente grazie alla buona volontà che contraddistingue la nostra categoria! Se poi penso alla busta paga che ricevo ogni mese di 1200 euro con il quale devo mantenere una famiglia e pagare anche un'affitto mi salgono i nervi, mi viene da pensare se è possibile essere in queste condizioni e soprattutto mi chiedo se è possibile che un vigile del fuoco entri in un'appartamento in fiamme senza sapere se poi ne uscirà incolume, voglio sapere se è possibile entrare in contatto con sostanze altamente tossiche, voglio sapere se è possibile respirare ogni giorno amianto, voglio sapere se è possibile che un vigile del fuoco con tutte le competenze e la professionalità che ha possa prendere uno stipendio di 1200 euro!! Caro Beppe a me piace tanto il mio lavoro ma ho paura di non riuscire a dare un futuro alla mia famiglia, vorrei poter cambiare le cose, magari anche con il tuo aiuto, facendo sapere le reali condizioni in cui versa la nostra categoria. Spero vorrai prendere in considerazione questa mia richiesta. Ti saluto e ti ringrazio. di D.G. Caro Beppe, stamattina uscendo da casa come in una mattina qualunque trascorsa nel nostro "bel" nostro paese, mi sono imbattuta in questa scena: una pensionata invalida che da 7 anni attende il risarcimento per i soldi che la banca le ha fatto investire in azioni Cirio, se ne sta seduta su una seggiolina di legno e con un cartello appeso al collo, la Banca in questione è la San Paolo Intesa di Torino e la signora abita a Moncalieri, città alle porte di Torino. Le ho promesso che avrei fatto qualcosa per veicolare la sua protesta dignitosissima. Mi ha detto che i suoi vicini di casa la stavano spiando dai balconi, ma lei se ne stava li con coraggio a raccontare la sua storia a chi la avvicinava. Spero che attraverso il tuo blog tu possa aiutarla a diffondere la sua protesta e a trovare un modo per farle ottenere i suoi risparmi. Grazie | | | | |
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