giovedì 2 ottobre 2008

Parma/ Picchiato e insultato dai vigili. La denuncia di un ghanese: " Mi hanno dato del negro"

Parma/ Picchiato e insultato dai vigili. La denuncia di un ghanese: " Mi hanno dato del negro"

I PRECEDENTI

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Ennesimo caso di violenza su un ragazzo di colore. Ancora dai vigili urbani. E' accaduto a Parma, dove un ragazzo ghanese di 22 anni, Bonsu Emmanuel Foster, sostiene di essere stato picchiato selvaggiamente dai vigili urbani a Parma, durante un controllo antidroga e di aver esposto denuncia ai carabinieri. Un occhio visibilmente pesto, ma il referto medico, a quanto si apprende, parla anche di una gamba dolorante e di altre lesioni. Si è presentato così il giovane studente che ha raccontato la sua vicenda.


Da Crime blog
L'AGGRESSIONE- Erano le 18.30 quando si è trovato coinvolto suo malgrado in un'operazione antidroga della polizia municipale della città emiliana, che ha portato all'arresto di un pusher. Alcuni uomini in borghese avrebbero accerchiato il ragazzo, che, spaventato, ha tentato di scappare. Bloccato, Foster ha dichiarato di essere stato pestato con pugni e manganelli. Un agente gli avrebbe anche schiacciato con un piede la testa, mentre gli altri gli mettevano le manette dandogli del "negro".

SEI "NEGRO"- Lo stesso, ignobile insulto che Bonsu si è ritrovato scritto sulla cartella del Comune di Parma che conteneva i suoi verbali: Foster, su quella busta, èstato indicato come "Emmanuel negro". Perquisito, spogliato completamente e sbattuto in cella, il ragazzo sarebbe stato rilasciato solo poco dopo le 23 all'arrivo del padre, metalmeccanico, che per ore, nonostante le sue continue richieste, non sarebbe riuscito a contattare. A quel punto, Bonsu e' potuto tornare a casa: non prima pero' di passare dall'ospedale. Poi, a quanto detto dal giovane, la denuncia dai carabinieri. E l'inchiesta interna appena aperta dal Comune per accertare le eventuali responsabilità

1 commento:

Adduso ha detto...

Picchiato dai vigili: "Sei negro"

http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/cronaca/prostituta-reazioni/nuovo-caso-vigili/nuovo-caso-vigili.html

ITALIANI ! Un popolo ormai pure di “fobici razzisti” senza più pensiero”

La vicenda di Parma, non la definirei unicamente razzismo, ma solo più in generale, eloquente della presunzione, prepotenza e prevaricazione delle nostre Istituzioni (“mafiose”) che sono ormai oltremodo consapevoli di avere a che fare con un popolo, quello italiano, messo in condizioni di grande disagio esistenziale ed economico e per questo visibilmente depresso e soprattutto, palesemente “oppiato” da una informazione di intellettuali “prepagati” al servizio del nostro sistema politico-istituzionale-affaristico i quali sono riusciti ad asssopire il nostro pensiero, anestetizzandolo.

Ormai non sappiamo neanche più esporre una nostra autonoma opinione, anche perché abbiamo paura della reazione delle nostre istituzioni (magistratura in testa), della nostra politica (soprattutto locale), dei centri affaristici collegati (consulenti, avvocati, imprenditori), ma soprattutto abbiamo perso la capacità di confrontarci serenamente senza assumere quell’aggressività ormai pericolosamente psicotica che c’insegnano quotidianamente certi (pre-studiati) programmi televisivi.

Che la criminalità vada sempre e comunque combattuta ed annientata senza indugi, è un punto sul quale sono pienamente d’accordo, soprattutto da siciliano che detesta la mafia e tutta quella parte di Stato italiano (politica ed istituzioni) che notoriamente e sotto gli occhi di chi può vedere, la compiace.

Ed altrettanto sono dell’opinone che non si deve fare sconti a nessuno quando si parla di criminalità, senza guardare nulla, dal colore della pelle alla collocazione politica, fino e soprattutto, all’essere rappresentati delle Istituzioni e della politica (i quali invece arrogantemente continuano di fatto prepotentemente ad essere immuni da tutto).

Ma, sempre a mio modesto avviso, è un pericolosissimo campanello di allarme socio-istituzionale-politico, che prima o poi non risparmierà più nessuno, il razzismo che si manifesta crescente nella nostra società, in quanto siamo sempre più palesemente un popolo ormai pressoché instabile emotivamente nei rapporti interpersonali, affetto da una stimolata impulsività incontenibile, insomma siamo chiaramente un po’ tutti affetti da un evidente disturbo borderline collettivo di personalità tanto che siamo pure divenuti dei fobici razzisti.

Suggerisco sempre, prima che sia troppo tardi, di affiancare ad ogni medico di famiglia uno psichiatra, perché il nostro cervello si sta con tutta evidenza sempre più ammalando e ha urgenti bisogno di un dottore (ma vero).

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