DOVEVA essere il giorno della festa rossonera col ritorno in serie A di Ibrahimovic e il probabile inserimento nella ripresa di Robinho per il tanto atteso "poker d'assi" e, invece, la festa ai rossoneri l'ha fatta il Cesena. Un 2-0 che non ammette repliche e che fa sognare il popolo della Romagna ripresentatosi dopo 19 anni nel massimo campionato italiano. Bisogna tornare indietro all'8 gennaio 1989 per vedere un successo in casa dei bianconeri sui rossoneri: finì 1-0 con rete di Holmqvist al 69', il Milan poi vinse la Coppa dei Campioni.
MILAN SUPERFICIALE - Ricordi ed evocazioni a parte, questa sera il Milan non è piaciuto. I rossoneri sono apparsi troppo leziosi e superficiali, lontani parenti di quelli che a San Siro avevano affondato il Lecce solo due settimane fa. Passi indietro della squadra guidata da Allegri che incassa la sua prima sconfitta ufficiale da tecnico del Milan. Passi indietro da parte di molti singoli, a partire da Ronaldinho apparso lento e impacciato. Disastrosi Papastathopoulos e Bonera. Decisamente da rivedere la prova di Ibrahimovic (non salta mai l'uomo e stampa sul palo l'ultima speranza rossonera) e Pirlo. Unici a meritare la sufficienza Abbiati (incolpevole sui gol, ma molto bravo nella ripresa a evitare il tracollo) Thiago Silva (non è colpa sua se al suo fianco non si trova uno come Nesta) e Robinho (entrato a risultato ormai compromesso e sempre pronto ad aiutare il reparto difensivo e a proporsi in avanti). Adesso ci sarà la sfida con l'Auxerre, squadra non tanto distante,
come tipo di gioco, dal Cesena visto questa sera. Allegri dovrà fare bene i conti a centrocampo. Prendere tanti contropiedi come è avvenuto stasera potrebbe costare molto caro.
CESENA, MACCHINA PERFETTA - I complimenti questa sera sono tutti per la cenerentola Cesena. Ficcadenti è stato bravissimo a costruire una ragnatela fittissima attorno alle tre punte rossonere, senza contare il pressing asfissiante ai danni di Pirlo. Trappola studiata a tavolino e ben riuscita sul campo. Inutile dire, dopo il pareggio dell'Olimpico e la straordinaria vittoria di oggi, che questa squadra ha tutte le carte in regola per diventare la vera rivelazione di questa stagione. Giacchetti e Schelotto sono stati immensi sulle fasce e Bogdani, arrivato tra le critiche dei tifosi, si è dimostrato una vera e propria spina nel fianco della difesa milanista. Bravo anche "nonno" Antonioli ancora imbattuto dopo due giornate, soprattutto per merito suo. Anche questa sera si è superato su Ronaldinho, graziato poi dal palo sul rigore di Ibrahimovic.
CESENA-MILAN 2-0 (2-0)
CESENA (4-3-3): Antonioli 6.5; Ceccarelli 7, Von Bergen 6.5, Pellegrino 6.5, Nagatomo 6.5; Appiah 6.5, Colucci 6.5, Parolo 7; Schelotto 7, Bogdani 7(dal 36' s. t. Malonga 6), Giaccherini 7(Cavalieri, Lauro, Jimenez, Benalouane, Tachtsidis, Piangerelli). All: Ficcadenti
MILAN (4-3-3): Abbiati 7; Bonera 5, Sokratis 5, Thiago Silva 6 (dal 1' s. t. Abate 6), Antonini 5.5; Gattuso 5.5 (dal 19' s. t. Inzaghi 6), Pirlo 5, Ambrosini 5.5; Pato 5.5, Ibrahimovic 5, Ronaldinho 5(dall'11' s. t. Robinho)(Amelia, Jankulovski, Zambrotta, Boateng). All: Allegri
ARBITRO: Russo di Nola
MARCATORI: Bogdani (C) al 31', Giaccherini al 44' p. t.
NOTE - Spettatori 21.058. Ammoniti Ambrosini per gioco scorretto. Angoli 9-12. Recuperi 2' pt, 3' st. (11 settembre 2010)
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