MILANO - E' ancora un'Inter dimezzata, senza l'ardore di un tempo. Il gioco è tossicchiante, né carne né pesce, né manovra offensiva avvolgente né chiusure e contropiede. Un ibrido, a tratti un po' imbarazzante, anche per lo scarso pubblico di San Siro che in effetti si innervosisce un po'. Ma finché gli dèi conserveranno la salute di Eto'o e Sneijder, partite come quella contro l'Udinese possono finire in gloria. Arriva così la prima vittoria in campionato, dopo lo 0-0 di Bologna. Il 2-1 definitivo lo fissa Eto'o a metà ripresa, prima sbagliando un rigore poi ribadendo in rete dopo la respinta corta di Handanovic, ma il rigore era stato regalato da un assurdo fallo di mano dell'esordiente Angella, appena entrato in campo. Ma non è un'Inter incoraggiante. Parte di slancio, in rete al 7' con Lucio in mischia, da corner di Sneijder: Handanovic smanaccia corto e il brasiliano calcia in rete nell'angolo. Ma gli ardori si spengono presto, nonostante la buona vena che Sneijder ed Eto'o dimostrano fin dalle prime giocate. C'è scarso dinamismo in fase di recupero del pallone, ci sono alcuni uomini-chiave palesemente sotto tono (Milito e Cambiasso su tutti) e alla lunga il buon pressing dell'Udinese ha la meglio. I friulani sanno far girare il pallone e l'Inter non è in grado di impossessarsene, quindi non può ripartire. E alla fine arriva il pareggio, di Floro Flores di testa (31') in mezzo a una difesa nerazzurra immobile.
Il "Nino maravilla" Sanchez
ubriaca la terza linea interista e continua a creare pericoli, sul finire del primo tempo e all'inizio del secondo. Julio Cesar esce e salva tutto su Di Natale lanciato a rete da solo, l'Inter non ne viene a capo. Palla a Sneijder ed Eto'o, allora, e speriamo nelle giocate individuali. Che arrivano. Eto'o si guadagna un rigore (fallo di Zapata) che l'arbitro non vede, Sneijder mette davanti alla porta Mariga con assist strepitoso ma il keniano spreca tutto. L'ansia comincia a crescere, ma ci pensa Angella, che devia con la mano un cross in area di Sneijder, chissà perché. Rigore, e trasformazione avventurosa di Eto'o, che nel finale colpisce anche il palo del possibile 3-1, anche se fino all'ultimo istante l'Inter proteggerà il vantaggio con un filo di angoscia. Però arrivano i tre punti: di solito, le vittorie danno qualche sicurezza in più e servono a lavorare meglio sui propri difetti. Solo che bisogna farlo in fretta: la stagione entra nel vivo. (11 settembre 2010)
sabato 11 settembre 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento