NELL'ANALISI della disfatta della Roma a Cagliari, sarebbe probabilmente sbagliato ricondurre all'espulsione di Burdisso l'episodio decisivo. Anche in parità numerica e di risultato, il Cagliari ha infatti sempre dato la sensazione di andare a velocità doppia rispetto ai giallorossi. Slegata tra i reparti, la squadra di Ranieri è stata in totale balia delle accelerazioni dell'avversario, carente anche dal punto di vista della personalità: va bene perdere, ma crollare fino ad un 5-1 di proporzioni storiche (negli annali un 4-0 risalente al 1966) è troppo per una squadra che vuole puntare in alto.
ROMA SUBITO IN AFFANNO - Un tracollo, per una squadra che non sembra al momento in grado di supportare uno schieramento spregiudicato. A moduli speculari, già dalle prime battute qualcosa nella Roma non va. Menez è bravino, ma l'utilizzo sulla trequarti con Totti, a sostegno di Borriello, lascia praterie al Cagliari, che quando attacca a destra crea problemi a Castellini (presto out per infortunio) e successivamente a Cassetti, con il subentrato Rosi spostato dalla parte opposta. Proprio di Menez, splendidamente imbeccato da Totti, la migliore chance di inizio gara: diagonale e ottima risposta di Agazzi. Uno squillo prima della tempesta. C'è infatti molto più Cagliari, a partire dall'ennesimo dispiacere arrecato da Daniele Conti a papà Bruno: uno splendido destro dalla distanza che irretisce Julio Sergio.
BURDISSO FUORI - Il pari giallorosso, autorete di Astori
su colpo di testa di De Rossi, ha il sapore dell'episodio, visto che i sardi riprendono a macinare gioco. Burdisso entra dritto sul ginocchio di Conti, triplo risultato: il centrocampista esce in barella (, 30 punti di sutura, dentro Lazzari), lui guadagna la doccia anticipata, Matri trasforma il sacrosanto rigore. Occorre un sacrificio per riequilibrare la difesa: Ranieri sceglie Totti, buttando nella mischia Burdisso II. Le cose però non cambiano. Cossu fa quello che gli pare sulla trequarti, Biondini può calibrare un cross con calma, Acquafresca di testa fa tris.
LA RESA TOTALE - Sul secondo tempo c'è veramente poco da dire. I rossoblu arrivano sempre prima su tutti i palloni, mentre la resa romanista si materializza subito: punizione di Matri, dormita di Burdisso II, colpo di testa vincente di Matri. Sono passati appena un paio di minuti, la gara è sigillata. Altri due motivi da sottolineare. Il primo è la bravura del portiere del Cagliari Agazzi, saracinesca su De Rossi e Borriello. Il secondo è una serie di contropiede concessi dalla Roma, con atteggiamento da oratorio: su uno di questi, Cossu imbecca Lazzari che da due passi dà alla vittoria del Cagliari connotati epici.
Cagliari batte Roma 5-1 (3-1)
Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 7, Pisano 6.5, Canini 6.5, Astori 6, Agostini 6.5, Biondini 6,5, Conti 7 (24' pt Lazzari 6.5), Nainggolan 6.5, Cossu 7, Matri 7 (29' st Nenè 6), Acquafresca 6.5 (22' st Pinardi 6). (25 Pelizzoli, 3 Ariaudo, 24 Perico, 30 Ragatzu). All.: Bisoli 7.
Roma (4-3-1-2): Julio Sergio 5.5, Cassetti 5.5, N. Burdisso 4,5, Juan 5, Castellini sv (14' pt Rosi 5,5), De Rossi 5, Pizarro 6, Perrotta 5, Menez 6 (19' st Baptista 5), Totti 6 (24' pt G. Burdisso 5), Borriello 5.5. (1 Lobont, 23 Greco, 33 Brighi, 30 Simplicio). All.: Ranieri 5.
Arbitro: Celi di Campobasso 6.
Reti: nel pt 8' Conti, 18' De Rossi, 23' Matri (rig.), 38'
Acquafresca; nel st 1' Matri, 43' Lazzari.
Angoli: 8-4 per la Roma.
Recupero: 5' e 2'.
Ammoniti: Agostini, Lazzari, Perrotta, Cossu, Rosi per gioco scorretto.
Espulso: N. Burdisso (22' pt) per fallo su Conti.
Spettatori: 15 mila circa.
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