Con i suoi 250 chilometri quadrati è grande circa quattro volte Manhattan, ha uno spessore di 200 metri e minaccia la navigazione marittima. È un iceberg che si è staccato nei primi mesi dell'anno dal ghiacciaio Petermann in prossimità dello stretto di Nares che separa l'isola di Ellesmere dalla Groenlandia. Ora sta entrando nello stretto e, trascinato dalle correnti che viaggiano alla velocità di un chilometro all'ora, costituisce un rischio per le navi in transito. L'iceberg è il più grande dell'emisfero settentrionale. Dati i problemi che potrebbe creare, la montagna di ghiaccio è controllata dallo spazio e, oltre ai satelliti della Nasa e dell'Esa, ci sono i tre satelliti-radar italiani Cosmo-Skymed dell'Asi che stanno rilevando con continuità i suoi spostamenti.
Il distacco dell'iceberg Il distacco dell'iceberg Presso lo stretto di Nares in Groenlandia
MONITORAGGIO - Gli esperti di e-Geos elaborano le immagini che arrivano a intervalli di poche ore alla stazione di Telespazio, al Fucino, e consentono di valutare anche spostamenti e velocità delle correnti marine da cui dipende la massa ghiacciata. L'intervento dei satelliti italiani (l'ultimo della costellazione, il quarto, sarà lanciato alla fine di ottobre) è, in questo caso, prezioso proprio perché riescono a sorvolare con maggior frequenza rispetto agli altri la zona interessata, producendo aggiornamenti utili all'eventuale prevenzione. La causa del distacco, in tal caso, non è imputata al riscaldamento climatico ma a fatti naturali. Quest'anno, infatti, le temperature dell'Artico sono state più basse rispetto agli ultimi periodi. Ciò che preoccupa, sono gli spostamenti in relazione ai pericoli che possono nascere.
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