GRAVIDANZE IN CALO - «Non sappiamo esattamente cosa c'è alla base di questa inversione di rotta - commenta Emilio Arisi,, consigliere della stessa società -. Le gravidanze indesiderate sono diminuite e questo è un buon segnale perché in base ai dati della letteratura mondiale stimiamo che il 50% di queste storie finiscono con un aborto volontario e che tra le adolescenti si arriva fino all'80%. Dunque sono sofferenze risparmiate per giovani e famiglie». L'Italia è agli ultimissimi posti nella graduatoria dell'impiego della pillola contraccettiva (il 16% della popolazione femminile fertile), eppure sotto i 20 anni la percentuale arriva al 18%, altra spia della consapevolezza acquisita. «Per prendere la pillola non c'è età, si può cominciare con l'avvio dell'attività sessuale - dice Arisi -. Meglio avere precauzioni piuttosto che andare incontro al rischio di gravidanze indesiderate tanto più che i farmaci anticoncezionali oggi disponibili hanno dosaggi ormonali molto bassi e sono sicuri». Il ginecologo è favorevole anche alla pillola dei cinque giorni dopo, ora all'esame dell'agenzia nazionale del farmaco dopo essere stata approvata in Usa, che consente di intervenire sul meccanismo dell'ovulazione, interrompendola: «È uno degli strumenti a disposizione per gestire al meglio i casi di bisogno della coppia. È sicura anche per le minorenni». L'estate appena trascorsa chiude dunque con un bilancio positivo per i ginecologi che pochi mesi fa avevano denunciato un aumento di accessi al pronto soccorso negli ambulatori durante i mesi di vacanza per gravidanze non previste.
IL 50% NON SI PREOCCUPA - «Siamo lontani da una situazione ideale - tira le somme Giorgio Vittori nel presentare i risultati della campagna Travelsex -. C'è però una netta inversione di tendenza. Con la nostra iniziativa abbiamo raggiunto 4mila ragazzi che hanno risposto ai nostri questionari. Il 44% ha dichiarato di proteggersi ad ogni nuovo rapporto e solo il 6% non viene sfiorato dal pensiero di adottare qualche precauzione. Il coito interrotto, sebbene noto perché rischioso, è usato dal 23% dei giovani. Non è un metodo contraccettivo. C'è ancora molto da fare. Dobbiamo sensibilizzare quel 50% che afferma di non preoccuparsi circa la protezione nei rapporti sessuali». Per dieci settimane con l'iniziativa Travelsex, dal 16 giugno al 23 agosto, sono stati distribuiti opuscoli informativi e raccolte schede in cambio della consegna del cosiddetto "Passaporto dell'amore" a chi dimostrava di possedere una buona conoscenza delle regole di base sulla contraccezione. La campagna ha toccato Roma, Cornate, in provincia di Milano, Verona, Bologna, Firenze, Bari, Catania, Montesilvano, Salò e Trieste coinvolgendo ragazzi con un'età media di 18,9 anni. A quest'età l'88% ha dichiarato di aver già avuto rapporti.
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