domenica 16 gennaio 2011

Cinema: Golden Globe, il Re sfida Facebook


Stanotte i premi, favoriti
"The Social Network" e
"The King's Speech".
Tra gli attori James Franco,
Natalie Portman e Johnny Depp.

Passeggiando per la hall del Hilton di Beverly Hills sabato mattina, l'impressione era quella di essere in un qualunque altro albergo, con il viavai tipico di un hotel. Ma spostandosi solo pochi metri l'impressione diventava tutt'altra. Falegnami impegnati per costruire le transenne e per mettere a punto gli ultimi tocchi dell'interminabile tappeto rosso sotto il rumore dei martelli pneumatici. Nei saloni situati in diversi piani dell'albergo, si lavora per gli allestimenti degli after-parties organizzati da Sony, Warner Brothers, la Universal e dagli altri studios. Ecco la International Ballroom, la sala che nel pomeriggio di oggi ospiterà i 1244 invitati alla sessantottesima edizione dei Golden Globes, dominata quest'anno da un palcoscenico con 30mila cristalli di Swarovski arrivati appositamente in volo dall'Austria.


Tra le tante premiazioni cinematografiche che precedono l'Oscar, che quest'anno cadrà il 27 febbraio, i Golden Globes sono i più importanti, un passaggio quasi obbligato per chi punta al trofeo più ambito e leggendario anche se le scelte spesso non combaciano: l'anno scorso la Hollywood Foreign Press (HFPA), l'associazione dei giornalisti stranieri che organizza i Globes, ha premiato Avatar mentre la Academy ha scelto The Hurt Locker. Negli ultimi sei anni, solo una volta le due organizzazioni si sono allineate nella categoria "best film", con Millionaire. Ma un Golden Globe continua a mantenere grande valore e questa sera avremo un primo test tra i due favoriti di questa stagione: The Social Network, il film sulle origini di Facebook che continua a raccogliere il favore dei critici e che fa appello a un pubblico più giovanile, e Il discorso del re, classico film inglese con Colin Firth nella parte di re Giorgio VI e Geoffrey Rush in quella del bizzarro terapista che lo aiutò a vincere la sua balbuzie. Gli altri film in competizione sono The Fighter, che potrebbe regalare premi come migliori attori a Mark Wahlberg e a Christian Bale, Black Swan che dovrebbe produrre una vittoria per la sua protagonista Natalie Portman, e Inception, mentre 127 ore, storia vera di un escursionista rimasto intrappolato da una roccia e uscitone dopo appunto 127 ore amputandosi una mano, potrebbe confermare James Franco.

A differenza della Academy, i Golden Globes riconoscono il cinema e anche la televisione e dividono il cinema in dramma da una parte e commedie e musical dall'altra, una categoria che ha prodotto le molto controverse nominations per The Tourist e quella doppia per Johnny Depp (migliore attore anche per Alice nel paese delle meraviglie). Nella categoria film straniero, infine, tra i concorrenti c'è un italiano: Io sono l'amore di Luca Guadagnino.

Maestro delle cerimonie sarà il comico britannico Ricky Gervais. Robert De Niro riceverà dalla mani di Matt Damon il premio alla carriera, mentre tra i presentatori troviamo Jeff Bridges, Tilda Swinton, Helen Mirren, Kevin Spacey, Sandra Bullock, Robert Downey Jr., LL Cool J, Scarlett Johansson, Jennifer Lopez, Bruce Willis e, per il beneficio dei suoi tanti fans in adorazione, Robert Pattinson.

Come ogni premiazione anche questa sarà caratterizzata da feste, tappeti rossi, brillanti, vestiti, limousines, vanità, champagne. Ma sullo sfondo c'è anche molta tensione. La HFPA è in causa con Dick Clark Productions, la casa di produzione dei Golden Globes accusata di avere rinnovato a sua insaputa il contratto con la rete NBC. Inoltre la società che aveva curato le Pubbliche relazioni dei Golden Globes per 17 anni ha fatto causa alla HFPA accusando l'organizzazione di nominations in vendita in cambio di voli, alberghi e feste. Accuse non sostanziate, che la la HFPA spiega con la delusione di ex-collaboratori fatti fuori. A poche ore dalla premiazione, la festa non è tutta di Swarovski.


con lastampa.it

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