mercoledì 11 gennaio 2012

Restauri al Colosseo: l'accordo con Della Valle oggetto di indagini di Procura e Corte dei Conti

Colosseo: una gru per verifiche sulla stabilità (Eidon)

Dopo le contestazioni dell'Antitrust, nuovo ostacolo all' apertura del cantiere sponsorizzato da Tod's con 25 milioni

 

ROMA - Nuovi guai e rischio rinvii per il restauro del Colosseo. Sull'accordo firmato con Diego della Valle per la sponsorizzazione da 25 milioni di euro dei lavori all'Anfiteatro Flavio indagano la Procura di Roma e la Corte dei Conti. Lo rende noto la Uil, che all'indomani della convenzione siglata dall'allora commissario straordinario per il monumento Roberto Cecchi (oggi sottosegretario del ministero dei Beni culturali), aveva presentato un esposto alla magistratura.
La notizia arriva a soli tre giorni dalle contestazioni dell'Antitrust che ha rilevato alcune «irregolarità» nell'accordo con il Gruppo Tod's. Prima fra tutte, l'eccessiva durata dei diritti d'immagine assegnati allo sponsor.

Transenne dopo un piccolo crollo al Colosseo (Jpeg)

ALEMANNO: «RISCHIO CROLLI» - Intanto martedì sulla vicenda del contratto per i restauri del Colosseo è intervenuto il sindaco della Capitale: «Le osservazioni dell'Antitrust sono di carattere generale e quindi non ci preoccupano, non sono osservazioni tali da bloccare il progetto e io anzi mi auguro che presto si superi la fase del contenzioso e si aprano i cantieri, perchè - ha detto Gianni Alemanno -, se avendo 25 milioni privati disponibili non facciamo partire subito i cantieri, non ci possiamo lamentare se poi ci sono i crolli nel Colosseo. Questo è un appello che faccio a tutti: facciamo partire subito i cantieri per restaurare il monumento più famoso del mondo».

Diego Della Valle al Colosseo con il sindaco Alemanno (Lapresse)

CONCORRENZA VIOLATA - A detta degli esperti dell'autorità di vigilanza - che erano stati interpellati dal Codacons «in merito alla correttezza della procedura che ha portato ad affidare la sponsorizzazione dell’Anfiteatro Flavio al gruppo» - l'accordo tra le autorità comptenenti per l'area archeologica del Colosseo e la società di Della Valle violerebbe le norme sulla concorrenza. L'Antitrust contesta in particolare «i tempi ristretti entro cui si è svolta la trattativa privata con i soggetti interessati: una volta ricevuta la proposta del gruppo Tod’s, l’amministrazione appaltante ha infatti assegnato agli altri soggetti interessati un termine inferiore a 48 ore per la presentazione delle offerte; una scadenza così imminente è inadeguata a consentire l’esperimento di una effettiva competizione tra i soggetti convocati, risultando addirittura in una esclusione degli stessi». Insomma, si sarebbe fatto tutto in fretta per non dar tempo ad altri di presentare offerte migliori.

RESPONSABILITA' DEL CANTIERE - Un altro punto che mete in dubbio la validità dell'accordo è la mancata responsabilità dell'«appaltatore» sui lavori. «L’Avviso ha ad oggetto il reperimento di sponsor per il finanziamento e la realizzazione degli interventi sul Colosseo - scrive l'authority -. Ciò comporta che lo sponsor si debba assumere la responsabilità del completamento dell’attività di progettazione e direzione dei lavori, il coordinamento della sicurezza, l’appalto a terzi o l’esecuzione diretta dei lavori, anche mediante imprese esecutrici dei lavori. L’Accordo, invece, prevede il mero finanziamento dell’opera, che si risolve nella semplice messa a disposizione di una somma di denaro, a fronte della possibilità di avvalersi dei diritti di sfruttamento dell’immagine del Colosseo».

Via | Corriere

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