Parma, picchiato come un cane un giovane ghanese
Inchiesta sui vigili
Dovranno spiegarlo in un aula di Tribunale, i vigili di Parma, quello che è successo a Emmanuel, il giovane originario del Ghana che, come rivela Repubblica.it, lunedì ha denunciato di essere stato picchiato dai poliziotti della municipale. Gli stessi noti alle cronache per aver lasciato una prostituta in una cella mezza nuda. E su cui ora la Procura ha disposto l'apertura di un'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Roberta Licci.
Tutto è successo al Parco Eridania, a Parma: i vigili avrebbero scambiato Emmanuel per uno spacciatore. L'assessore alla Sicurezza Costantino Monteverdi spiega che «allo stato dei fatti, i riscontri oggettivi dimostrano che si è trattato di un fermo piuttosto movimentato che ha provocato il ferimento di due agenti e, verosimilmente, anche quello del giovane». Secondo i referti medici il primo agente ha riportato una distorsione al ginocchio, prognosi 20 giorni, il secondo invece una distorsione al polso. Emmanuel, invece, ha un occhio pesto, una gamba malmessa, diverse lesioni. E una ferita che non si rimargina. Dopo averlo insultato durante l’arresto, i vigili sul fascicolo che lo riguarda, a fianco al suo nome non hanno scritto il cognome, ma l’aggettivo «negro». Tanto, a quanto pare, per loro sono tutti uguali.
Anche il Comune indagherà sui fatti: l’assessore Monteverdi ha fatto sapere di aver «richiesto l'apertura di un'indagine interna, atto dovuto, voluto e condiviso con il sindaco Vignali. Con questo – ha spiegato – l'amministrazione intende riaffermare che la difesa della legalità rimane primaria, ma non può essere in alcun modo disgiunta dal rispetto dei diritti inalienabili della persona. Per questo e – aggiunge – anche per il buon nome della polizia municipale, che ogni giorno si impegna per la sicurezza dei parmigiani, è necessario fare chiarezza oltre ogni possibile dubbio sullo svolgimento dei fatti».
Sconcertate le reazioni del mondo politico. Secondo Claudio Fava, coordinatore di Sinistra Democratica, «il pestaggio di Parma è un'istantanea impietosa di cosa sia diventato questo Paese e di quali conseguenze stiano producendo le bravate dei sindaci sceriffi e le loro ridicole ordinanze e le fiammate xenofobe di molti, troppi esponenti della destra governativa». «Gli episodi di razzismo si stanno moltiplicando in maniera preoccupante – anche per Massimo Donasdi, capogruppo dell’Idv alla Camera – Troppe volte si è giocato con il fuoco, utilizzando toni incendiari che hanno fomentato la xenofobia. Chiediamo al governo di intervenire immediatamente per arrestare un a spirale pericolosa». Chiede chiarimenti al ministro Maroni anche la vicepresidente dei deputati Pd Marina Sereni: «Corrisponde al vero – chiede Sereni - che, per la seconda volta in poco tempo, nella città di Parma si sono verificati episodi di razzismo compiuti da agenti della polizia municipale? Corrisponde al vero che Emmanuel Bonsu Foster, 22 anni, ghanese, regolare è stato braccato, pestato, ammanettato e portato al comando? È vero che sulla busta dei documenti, al momento del rilascio, è stato scritto “Emmanuel negro”?». La busta è stata fotografata, ma da Maroni finora nessun commento.
l'Unita
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