 |   Fratello Orso, Sorella Luna, Carnefice uomo. L'agente Smith di Matrix descriveva l'uomo come un virus. Sapeva quello che diceva. Siamo l'unica specie che distrugge l'ambiente in cui vive, che uccide per piacere, che tortura esseri viventi per lucro. Gli Orsi della Luna vengono immobilizzati in una piccola gabbia per vent'anni, la durata della loro vita. Ogni giorno, due volte al giorno, viene estratta la bile dalle loro carni per medicinali, bibite e shampoo. Il dolore che subiscono è così tremendo che gli Orsi cercano di suicidarsi. Per impedirlo gli vengono strappati gli artigli e segati i denti. 10.000 Orsi della Luna sono torturati in Cina, in Corea e in Vietnam. ... [continua]
| | |   di Girasole di Giugno, Treviso  (Voti: 55)
leggi il post Però, se ci pensiamo un attimo, Di Pietro qualcosina l'ha fatta nella sua vita... è stato anche assolto dalle accuse che gli erano state sollevate.
Se penso poi che si era anche dimesso dall'incarico di magistrato...
Non è bellissimo da vedere o da sentire. Sicuramente la Carfagna lo è più di lui, ma... io preferisco lui di un bel po'... p.s.
ovviamente lo preferisco anche al festeggiato! | |   di M.R. Caro Beppe,
In questi anni in Italia si sta provvedendo a privatizzare la rete idrica dei comuni. L'operazione non ha alcun senso economico ed è unicamente un furto a danno dei cittadini ed un regalo agli amici o nel migliore dei casi (migliore per chi privatizza) a se stessi.
Per non farsi raggirare dalle solite chiacchiere e capire la truffa bisogna avere alcune basilari nozioni di economia. Prima fra tutte: una rete idrica è un monopolio naturale. Significa che un'azienda che acquista una rete idrica comunale diventa di fatto monopolista, sebbene teoricamente altre imprese potrebbero costruire reti parallele a quella esistente per fare concorrenza, nella pratica i costi e i tempi sono proibitivi quindi nessuno lo farà mai. Quando si privatizza una utility come l'acqua si da di fatto il monopolio di un bene primario ad una azienda privata. E questa come tale agirà.
Sempre conoscendo le basi dell'economia, un impresa in regime di monopolio, per di più su un bene primario come l'acqua, aumenterà a dismisura il prezzo del prodotto per incrementare i profitti. Lo potrà fare perché sta vendendo un prodotto per cui la domanda è anelastica, significa che i cittadini continueranno ad acquistare acqua (perché non possono farne a meno) indipendentemente dal prezzo e avendo a che fare con un monopolista non potranno rivolgersi ad altri. A fronte di questo regalo non c'è alcun vantaggio per i cittadini. La più classica delle scuse alle privatizzazioni è che le reti idriche italiane perdono un po' di acqua. Se le reti perdono si può selezionare, questa si dal privato, una nuova società di manutenzione. Pensare di dover privatizzare l'acqua invece di cambiare società di manutenzione è come sostenere che vada privatizzata la polizia di stato perché la società che gestisce pulizia nei commissariati non lavora bene. O se vogliamo entrare nel mondo reale, sostenere che vanno bloccate le intercettazioni telefoniche perché è stato pubblicato un sms di Anna Falchi al marito. Comprese queste semplici regole economiche e quanto siano ridicole le motivazioni a favore si intuisce l'enorme regalo che viene fatto a qualunque azienda ottenga la gestione di queste piccole miniere d'oro.
Qualunque sindaco o assessore che proponga di privatizzare l'acqua nel vostro comune è perciò un idiota o un ladro. Guardatelo in faccia per capire in quale categoria rientra. http://dirittodiresistenza.ilcannocchiale.it/2008/10/01/la_privatizzazione_della_rete.html  di M.B. Caro Beppe, facendo riferimento all'articolo uscito ieri su La Stampa di Torino, e consultatbile al seguente link: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200809articoli/36872girata.asp avrei diverse cose da dire.
Tanto per iniziare, altro che un controllo ogni 15 anni, ma uno ogni 33 anni.
E intanto i lavoratori continuano a morire...
Te lo ricordi Beppe?! L'ho detto in piazza al V2-Day a Torino, i controlli per la sicurezza li fanno i tecnici della prevenzione dell'Asl e non gli ispettori del lavoro, e che con il personale ispettivo scarso che hanno le Asl (circa 1950 tecnici prevenzione), ogni azienda riceverebbe un controllo ogni 33 anni, praticamente MAI!!!
In quest'articolo si continua a parlare di ispettori del lavoro, "di cui 500 sono tecnici, che si occupano solo della sicurezza nei cantieri edili, nelle ferrovie.Della sicurezza in tutti gli altri luoghi di lavoro si occupano anche le Asl".
E' così che si dice nell'articolo, giusto?
C'è solo un piccolo problema: Sono i tecnici della prevenzione dell'asl che controllano la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro.
Gli ispettori tecnici del lavoro hanno solo una piccolissima deroga per quanto riguarda i cantieri, con il "famoso" Dpcm del 1997, ma devono sempre preavvisare le Asl territorialmente competenti. Hanno ribaltato la realtà.
L'ispettorato del lavoro non ha più in mano i controlli per la sicurezza sul lavoro dal lontano 1978, anno della 833, cioè riforma sanitaria.
Basta con le mistificazioni da parte dei giornalisti: non le sopporto!!!
Poi la giornalista mette nel calderone dei controlli per la sicurezza sul lavoro, carabinieri, ispettori inps, inail, dell'Enpals, dell'Inpgi.
Come se tutta questa gente controllasse la sicurezza sul lavoro.
Ma quando mai!!!
Il problema che a fare disinformazione non è un giornale qualunque, ma La Stampa di Torino!!!Poi che ti volevi aspettare da un ministro come Sacconi, che incentivasse i controlli?!Casomai li disincentiva, come è spiegato molto bene nell'articolo: "non si accetteranno più denunce anonime"
Saluti.
M.B. - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. | | | | |
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