Massimiliano Allegri (Image Sport)
MILAN-AUXERRE - Ibrahimovic torna dunque ad infiammare San Siro. Anche se con una maglia diversa. Al suo debutto al Meazza con i rossoneri, lo svedese firma la doppietta che decide la sfida con l'Auxerre, valida per la prima giornata del gruppo G. Una vittoria sofferta, decisa da due lampi dell'ex Inter che al 66' sblocca il risultato deviando in rete un suggerimento di testa di Boateng e, al 69', chiude la partita con un preciso piatto destro su assist di Ronaldinho. Successo meritato, ma non semplice, davanti ai 60mila di San Siro. Che finalmente possono esultare per una vittoria europea dopo oltre due anni di digiuno casalingo (4 dicembre 2007, 1-0 contro il Celtic). Si comincia con Allegri che deve rinunciare a Thiago Silva, ma rispetto a Cesena recupera Nesta. A centrocampo dura 15 minuti la gara di Ambrosini, costretto a lasciare il posto a Boateng per infortunio. Completano il reparto Pirlo e Seedorf. In avanti il tridente Pato-Ibra-Ronaldinho. La prima occasione, però, è per l'Auxerre con Langil che approfitta di uno svarione a centrocampo e impegna Abbiati. La risposta è affidata a Pirlo su punizione, ma il Milan stenta a creare occasioni, mentre al 22' Coulibaly colpisce la traversa di testa. Ci provano Boateng e Pato, ma l'Auxerre si difende bene ed è insidioso nelle ripartenze, al 34' ne sciupa una Langil che prova il destro ignorando due compagni soli in area di rigore. Nella ripresa, al 2', Pato arriva con un istante di ritardo sul tiro-cross di Ronaldinho, poi al 10' esce per un fastidio muscolare, al suo posto Robinho. Milan più deciso, ma che fatica a trovare gli spazi giusti per far male all'Auxerre. Al 21', però, il muro dei francesi salta: Ronaldinho lancia Boateng, bravissimo ad allungare la traiettoria di testa, Ibra brucia sullo scatto difensore e portiere e di destro mette dentro firmando l'1-0. L'Auxerre si fa prendere dalla fretta e si sbilancia, il Diavolo non perdona: passano tre minuti, Ronaldinho parte in contropiede e serve Ibrahimovic che inventa un piatto destro di prima intenzione che trova l'angolino alla sinistra di Sorin, 2-0 e game over. I francesi provano a rientrare in partita, ma Abbiati è bravo su Olieche il risultato non cambia. «Sto lavorando tanto e i risultati cominciano a vedersi» esulta Ibra a fine gara. «Una serata bellissima, nel secondo tempo l'attenzione è cambiata e abbiamo giocato meglio. È la mia prima partita a San Siro e ci tenevo molto. Io voglio vincere sempre». A proposito delle parole di Moratti (il patron dell'Inter, dopo l'errore di Zlatan dal dischetto sul campo del Cesena, aveva parlato di serata perfetta per i tifosi nerazzurri), Ibra non vuole fare polemiche: «Devo pensare ai miei tifosi» dice. Nell'altra partita del girone, il Real Madrid ha battuto l'Ajax 2-0. Spagnoli in vantaggio al 31' pt con Higuain, che ha raddoppiato al 28' della ripresa.
BAYERN-ROMA - Comincia male, invece, l'avventura in Champions League della Roma. A stendere i giallorossi all'Allianz Arena è l'uno-due firmato da Mueller e Klose tra il 34' e il 38' della ripresa. Troppo forte, il Bayern Monaco, per la squadra di Ranieri. Almeno, per quella di questi tempi. Tra i padroni di casa, Van Gaal deve fare a meno di Ribery e Robben e lascia in panchina Klose, preferendo Olic prima punta e Altintop alle sue spalle con Kroos e Mueller. Senza Mexes, Vucinic, Riise, Castellini e Taddei, Ranieri si affida a un 4-4-2 con Rosi e Brighi sulla corsia di destra, il tandem Cassetti-Perrotta sull'altro out e Totti-Borriello in avanti. Buona partenza dei giallorossi, che al 6' si fanno pericolosi con Cassetti: cross dalla sinistra e deviazione di Borriello che trova l'opposizione con un braccio di Badstuber. L'arbitro valuta il tocco involontario. Bayern imbrigliato e Roma brava a difendersi, ripartendo veloce in contropiede. Nel finale di tempo altra occasione per i capitolini, con Butt che si supera sul tocco di Borriello. In avvio di secondo tempo provvidenziale Julio Sergio, che prima si rifugia in corner su una conclusione di Kroos e poi si oppone in modo superlativo al tentativo ravvicinato di Mueller. La Roma comincia a soffrire il ritmo imposto dai bavaresi e fatica a proporsi. Dopo un palo colpito da Klose arriva l'affondo del Bayern: prima un esterno destro al volo di Mueller e poi una deviazione in spaccata dello stesso Klose condannano la formazione giallorossa alla sconfitta, col rimpianto dell'occasione sprecata da Borriello, a tu per tu con Butt, sull'1-0 per i bavaresi. «È stata una falsa partenza, ma la squadra mi è piaciuta molto - commenta Ranieri ai microfoni della Rai al termine della prima gara. - Sono soddisfatto della prova. Del risultato no, forse non è veritiero, perché abbiamo avuto anche noi molte occasioni. Loro quelle che hanno trovato le hanno sfruttate». L'altro allenatore, Louis Van Gall, si è detto molto deluso dal gioco della Roma: «Gioca come l'Inter, il calcio italiano non mi piace». Predica invece praticità Daniele De Rossi: «Il Bayern ha gestito la partita, ma senza creare grossi problemi, poi hanno trovato un gol meraviglioso e la partita si è messa in salita. Adesso c'è il Bologna, quindi il Brescia e poi Inter prima di tornare in Coppa - ha spiegato -. C'è da cominciare a fare punti senza fare troppe chiacchiere, perché non vinciamo da tempo. Dobbiamo scendere in campo con il piglio della grande squadra, non abbiamo dimenticato come si gioca a pallone». Nell'altra partita del girone E, il Cluj ha battuto il Basilea 2-1. Romeni in vantaggio al 9' con Rada, raddoppio al 12' con Traorè. La rete degli svizzeri è arrivata al 47' con Stocker.
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TWENTE-INTER - La giornata europea delle italiane si era aperta con l'impegno in trasferta dell'Inter, costretta al pareggio (2-2) dal Twente. I nerazzurri, campioni d'Europa in carica, sono scesi in campo con un 4-2-2-2: Maicon, Lucio, Samuel e Zanetti in difesa, Mariga e Cambiasso nella prima linea di centocampo, davanti a loro Pandev e Sneijder a sostegno di Eto'o e Milito. Al 13' la pratica sembra risolta: Milito fa fuori il marcatore e tira dal limite, il portiere non trattiene e per Sneijder è facile insaccare. Ma l'Inter subisce le folate del Twente che pareggia al 20' su punizione con Janssen: Julio Cesar in ritardo sul proprio palo. Poi c'è solo Twente e al 30' Milito su calcio d'angolo devia nella propria rete. I campioni d'Europa reagiscono e sei minuti dopo Cambiasso prende la traversa e al 41' pareggia Eto'o (il migliore in campo) con un preciso destro dal limite. Dopo un primo tempo pimpante, nella ripresa le emozioni sono minori. Benitez sostituisce Pandev (infortunio a un ginocchio) con Coutinho e Milito nel finale con Muntari, una sostituzione che è servita a coprire il centrocampo e a portare a casa un punto. In definitiva un risultato soddisfacente per entrambe le squadre, visto che l'altra partita del girone A, Werder Brema-Tottenham, è terminata con lo stesso risultato di 2-2. Benitez si è detto soddisfatto del gioco dell'Inter, specie nel secondo tempo, mentre il risultato lo lascia un po' deluso pur riconoscendo se il Twente «è una squadra tosta». «Dobbiamo lavorare insieme un po' di più, ma ho visto cose positive», ha affermato il tecnico spagnolo.
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