Lì per lì, raggiunto dalla sentenza che aveva stabilito il fallimento della sua società, Lele Mora non aveva nessuna voglia di parlare. Comprensibile. Il nodo alla gola duro da mandar giù. Ma poi, rimboccatosi le maniche come si suol dire, e reduce da un'estate di lavoro frenetico , nel tentativo di risorgere dalle sue ceneri, l'agente dei vip deve aver metabolizzato la sua caduta dalle stelle alle stalle. E qualche rancore deve esser tornato a galla.
Contattato da Panorama, Mora ha vuotato il sacco facendo nomi e cognomi. Uniche a non esser toccate dai commenti risentiti di quello che un tempo è stato il benefattore di parecchi nomi noti nel mondo dello spettacolo, le amiche Sabrina Ferilli e Alda D'Eusanio (quest'ultima fedele per indole: in molti ricorderanno l'amicizia inossidabile con Bettino Craxi anche quando quest'ultimo era caduto in disgrazia).
E se Simona Ventura gli ha mandato a dire che era tanti riconoscente, sì, ma che di padrini lei non ha mai avuti e che comunque lui, Lele, aveva sbagliato frequentazioni, di SuperSimo il suo ex agente dice ora: «Dopo quattro anni di gelo abbiamo recuperato il rapporto. Comunque lei ha comprato una delle mie ville in Sardegna per 750mila euro, in pratica un regalo».
Per quanto riguarda i tanti «miracolati e ingrati», si veda alla voce «tronisti»: da Costantino Vitagliano a Francesco Arca fino a Daniele Interrante, tutti «traditori», per Mora. «Costantino l'ho portato tre volte ai provini di Uomini e Donne , non lo volevano perché era troppo bello. Poi il successo e i soldi gli hanno fatto perdere la semplicità. Ha un animo generoso ma da quando si è messo con Linda Santaguida non mi ascoltava più, diceva che l'allievo aveva superato il maestro». «Mai detto nulla di simile» replica ora l'interessato. « A dividere me e Lele Mora - ha spiegato Vitagliano a Tgcom - è stata una persona di cui lui si è invaghito, da allora non è stato più lo stesso. Abitiamo nello stesso palazzo - continua Costantino - e ci incontriamo spesso, gli voglio bene ma tre anni fa qualcosa si è rotto».
E dopo i ringraziamenti di rito, ecco la spiegazione che Costantino, che si dice pronto a un confronto televisivo con l'ex agente , dà del suo allontanamento dal manager caduto in disgrazia: «Non me ne sono andato dalla sua agenzia quando tutti l'hanno abbandonato, pugnalandolo alle spalle. Me ne sono andato quando ho capito che Lele Mora non era più il manager che avevo conosciuto perché era distratto da sentimenti privati che provava per un'altra persona che non lo corrispondeva. Senza dimenticare che ho perso anche dei soldi, perché in quel buco da 19 milioni di euro c'erano anche i miei compensi».
Mora comunque ne ha anche per altri vip de noantri, creati (stando a lui) solo dal suo genio manageriale: «Francesco Arca poi non era nessuno - dice Mora - e gli ho fatto guadagnare tanti soldi. Ma la fidanzata (Laura Chiatti, ndr) gli ha proibito di frequentarmi. Certe fidanzate si mettono in competizione con me, pur essendo grandi donne». E della madre putativa televisiva, che li adottati, dice: «Maria De Filippi preferisce oggi gli anziani ai tronisti. Eppure Costantino e Daniele, Arca, i fratelli Angelucci hanno contribuito al successo di Uomini e Donne che è diventato un cult. Non voglio dire che il programma faccia meno numeri perché non porto più nessuno io. Ma di certo ho messo lì ragazzi che hanno funzionato».
Tra gli irriconoscenti e i traditori, qualche collega rivale, Presta escluso: «Ho riscoperto Lucio Presta, mi ha teso la mano… Mi sono sentito tradito da Bibi Ballandi perché ha obbligato alcuni miei artisti a firmare con lui dopo il programma di Gabriella Carlucci. Con Beppe Caschetto non ho nulla a che spartire…. Franchino Tuzio non so chi sia (dice sarcastico). Luca Casadei invece ha sempre venduto cubiste e ha preso i miei scarti». I signori sono serviti.
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