In merito alle polemiche sollevate da alcune fonti e relative al presunto cambio di sesso di una ragazza che partecipa al concorso di Miss Italia, il Codacons e l'Associazione Utenti Radiotelevisivi rivolgono un appello a Patrizia Mirigliani, al fine di mettere la parola fine alla vicenda. «Se vi sono tutti questi dubbi sul sesso della miss, sarebbe bene mostrare il certificato di nascita della ragazza, così da chiudere definitivamente la questione - spiega il Codacons - Il pettegolezzo di basso livello sul presunto stato di transessuale ha rischiato di avvantaggiare ingiustamente la concorrente sotto il profilo pubblicitario, danneggiando tutte le altre ragazze in gara e violando le regole del concorso, in quanto non si garantisce la dovuta par condicio tra le miss».
Ma Codacons e Associazione Utenti Radiotelevisivi sollevano oggi anche un'altra questione. «Basta chiamare continuamente "Principe" il sig. Emanuele Filiberto - tuonano le due organizzazioni - La Costituzione Italiana non riconosce più alcun titolo nobiliare! Ci appelliamo al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinchè intervenga stigmatizzando il continuo uso del termine "Principe" all'interno delle trasmissioni Rai, a partire proprio da Miss Italia». Per ora tuto tace.
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