MILANO - «Qual è il senso della vita?»; «C'è un Dio?». E ancora: «Esistono creature aliene?». Domande, sempre domande. Buona parte della nostra quotidianità è fatta di richieste di informazioni e di un instancabile bisogno di risposte. Grazie alla Rete abbiamo a disposizione il più grande repertorio di dati del pianeta. Una risposta ai mille perché la possiamo trovare spulciando i portali di ricerche o scartabellando le pagine dell'enciclopedia online Wikipedia. Ma ci sono quesiti ai quali difficilmente si troverà un responso. Il portale Ask Jeeves risponde ogni mese a circa 16 milioni di domande e per celebrare i dieci anni dalla nascita ha pubblicato le «10 domande più insolubili di sempre». Chiedendo agli utenti di trovare una risposta. Persino al quesito se «le bionde si divertono di più?»
UN MILIARDO DI DOMANDE - Il portale Ask Jeeves sa tutto, o perlomeno sa dove trovare le risposte su Internet mettendo a disposizione le pagine, pertinenti alla richiesta, di enciclopedie, almanacchi, banche dati. «Quanti Paesi ci sono?», per esempio, o «Quale di questi è il più ricco?». Con un clic possiamo sapere in pochi secondi il tempo di domani o la differenza tra equinozi e solstizi. Ask Jeeves, dal nome del famoso quanto imperturbabile maggiordomo della saga umoristica e narrativa di Pelham Grenville Woodehouse, ha controllato 1,1 miliardi di ricerche effettuate sul sito dal suo lancio in Gran Bretagna, avvenuto nel 2000. Tuttavia, anche per il bibliotecario virtuale ci sono una serie di domande a cui è impossibile dare una risposta, bibliotecario che stavolta chiede agli internauti di trovare una risposta alle «10 domande impossibili».
IL SENSO DELLA VITA - I quesiti sono sempre quelli: filosofici, esistenziali e morali, ovvero la vita e la morte; l'amore, gli alieni, la felicità. Non mancano però i temi leggeri. Ad esempio, la domanda sulla dieta migliore o la persona più famosa al mondo? Gli utenti vogliono inoltre sapere qual è stata la sorte del mafioso Tony Soprano nell'86esima e ultima puntata della famosa serie tv. Centinaia sono le risposte, spesso individuali, molto approssimative e quindi non definitive. Tuttavia, alla domanda fondamentale «Qual è il senso della vita?» già il gruppo di comici britannici dei Monty Python's aveva cercato di dare risposta nell'omonimo film del 1983. Così come il celebre scrittore Douglas Adams nel suo romanzo di fantascienza, il bestseller «Guida Galattica per autostoppisti». Per cercare la soluzione al quesito volutamente lasciato vago dall'autore «sulla vita, l'universo e tutto il resto» un gruppo di scienziati costruisce un supercomputer chiamato «Deep Thought» (pensiero profondo) che dopo un'elaborazione della durata di 7,5 milioni di anni fornisce una risposta, seppur evasiva: il numero 42. Laconica la motivazione dell'elaboratore: «Ho controllato molto approfonditamente e se non vi sembra una risposta soddisfacente, è solo perché non conoscete la formulazione esatta della domanda».
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