fantasticamente bene». Si, Ozzy sta bene e questa è già una notizia. Da colui
che ha ingurgitato più alcolici e stupefacenti di chiunque altro nella storia
del rock'n'roll, una risposta positiva alla più classica delle domande è già un
sospiro di sollievo. Perché Ozzy Osbourne, la leggenda "nera" dei Black
Sabbath, stasera suona al Palasharp di Milano, accompagnato dai Korn, più
giovani confratelli del metal, genere che Ozzy di fatto inventò all'inizio
degli'anni'70. L'estate scorsa, il cantante ha pubblicato un album, "Scream", l'
undicesimo da solista. E ha smesso con qualsivoglia forma di eccesso. Non è più
tempo di mangiare pipistrelli o di sniffare file di formiche, come narrano
divertiti annali del rock: questo signore di Birmingham, figlio di poverissimi
operai delle Midlands, alla fine ha 61 anni. E molti si chiedono come sia
arrivato integro sino a qui. Se lo deve esser chiesto anche il quotidiano
britannico Sunday Times che, udite udite, gli ha da poco affidato una rubrica
sulla pagina della salute.
Ozzy, si è dunque definitivamente "ripulito"?
«Oggi posso dire di sì, sul domani non garantisco. Quest'album, in cui "urlo"
al mondo la mia gioia, l'ho registrato senza ricorrere ad alcuna sostanza».
E per questo che il Sunday Times le ha affidato la rubrica?
«Sfido chiunque ad aver consultato più medici di me. Vista la mia lunga
esperienza in materia, posso permettermi di dare dei consigli. Se hai mal di
testa, non prendere due aspirine, ma aspetta che ti passi come ho fatto tante
volte io. Comunque sono tranquillo, in fondo a ogni articolo c'è un
"disclaimer" (ndr un esonero dalle responsabilità): "Chi scrive queste righe
non è un medico professionista"».
Il metal è invece in buona salute…
«Faccio questo mestiere da 42 anni: quante volte ho sentito dire che il metal
era morto… e poi l'ho visto puntualmente rinascere. Perché ci sono bravissimi
ragazzi come i Korn che divideranno il palco con me».
Ha detto che invece la televisione, vedi "The Osbournes", il popolare reality
sulla sua famiglia trasmesso da MTV qualche anno fa, non la rifarebbe più.
«Quella fa male. All'inizio la trasmissione mi piaceva, poi quelle telecamere
che spiavano ogni singolo momento della mia vita, senza più alcuna privacy, mi
hanno mandato fuori di testa. E ho ripreso a drogarmi. Ho dovuto smettere. Del
resto, non ho iniziato a cantare per diventare un giorno una star televisiva.
Se lo vede lei un Ozzy che presenta le previsioni del tempo?».
In effetti, no. Ma se nascesse domani, rifarebbe tutto quello che ha fatto?
«Si, per la gioia di rivedere un pubblico che mi sostiene».
Anche tutte le varie pazzie?
«Sì, altrimenti mi annoierei. Ma non per questo, invito gli altri a seguire il
mio esempio».
Cosa sarebbe diventato se il rock non fosse entrato nella sua vita?
«Un pessimo scassinatore».
Quindi il rock l'ha salvata?
«No. Mi hanno salvato le persone che mi sono state vicine».
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