Emanuela Tittocchia
Ad Aprile la Tittocchia si sottopone quindi all'intervento: "Tutti mi dicevano che si trattava di un intervento semplice". Ma non è stato così. L'operazione, in anestesia totale, dura circa due ore. "Sembrava tutto a posto. Uscita dalla sala operatoria, però, ho cominciato a perdere molto sangue." I medici la rassicurano, le dicono che può capitare. Comunque, per precauzione la trattengono in clinica per due giorni. "Cinque giorni dopo il mio ritorno a casa, ho cominciato a stare male: avevo sempre la febbre alta e dolore dappertutto." La febbre però non è scesa ed è intervenuto anche un blocco intestinale.
E' allora che l'attrice è andata al Pronto Soccorso, dove i medici hanno capito subito che non c'era tempo da perdere. "Avevo perso troppo sangue e avevo l'emoglobina bassissima". Emanuela è restata in ospedale 10 giorni facendo trasfusioni continue, ma nonostante ciò l'emoglobina non tornava a valori normali e i medici hanno anche pensato di rioperare. Ma non è stato necessario, piano piano le condizioni dell'attrice sono migliorate.
"Quando sono tornata a casa, avevo dolori fortissimi, non riuscivo ad aprire le braccia, a lavarmi da sola, a tirarmi su dal letto. Meno male che accanto a me c'era mia mamma Maria, venuta apposta da Torino per aiutarmi". Il peggio è passato.
Adesso la Tittocchia è tornata al suo lavoro, che adora, e ai suoi impegni televisivi, "Mattino Cinque", "Centovetrine". Ancora oggi, però, a distanza di mesi, Emanuela non si è rimessa completamente, ha spesso dei dolori e si affatica facilmente. Ma ormai riesce a guardarsi indietro con serenità. "Questa esperienza mi ha cambiato profondamente, ho imparato a guardare la vita in modo diverso, ad apprezzare le cose che davvero contano" e aggiunge: "Spero che la mia esperienza possa essere utile a tutte le ragazze che come lei sognano un décolleté più generoso. Queste cose non prendetele alla leggera".
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