lunedì 29 novembre 2010

si è buttato sotto un treno nelle campagne tra Masano e Pagazzano Suicida il sacerdote molestatore Era stato smascherato dalle «Iene»

Dopo il servizio tv realizzato con telecamera nascosta era stato sospeso e
inviato in una comunità di cura

BERGAMO - Si è tolto la vita gettandosi sotto un treno, il sacerdote
bergamasco di 51 anni, S.R., che alcuni mesi fa era finito nel mirino della
trasmissione tv Le Iene con l'accusa di aver molestato due ragazzi fingendo di
fornire loro un supporto spirituale. La tragedia si è consumata intorno alle
11.30 di domenica, quando il sacerdote si è gettato sotto un convoglio lungo la
linea ferroviaria Milano-Venezia, nelle campagne tra Masano e Pagazzano, in
provincia di Bergamo. L'allarme è scattato immediatamente. Sul posto sono
intervenuti gli agenti delle polizia ferroviaria di Treviglio (Bergamo) e un
equipaggio del 118. I soccorsi si sono però rivelati inutili perchè l'uomo è
morto sul colpo. Il caso era scoppiato nell'aprile scorso quando un inviato del
programma Le ienedi Italia 1, senza rivelare il luogo in cui era stato
realizzato il servizio, lo aveva intervistato smascherandolo. Il prete aveva
infatti tentato un approccio anche con lui. Solo un paio di mesi dopo si era
appreso che si trattava di un sacerdote del santuario di Caravaggio (Bergamo)
che nel frattempo era stato sospeso dalle sue funzioni e inviato in una
comunità di cura. Oggi la tragedia.

LA TRAPPOLA - La trasmissione de 'Le Ienè che ha smascherato il sacerdote è
andata in onda ad aprile: alcune immagini riprendevano il prete mentre faceva
avances a un attore che si era finto omosessuale al santuario di Caravaggio,
nella Bassa Bergamasca. La scusa dell'incontro, infatti, era proprio quella di
potere incontrare il prete per confidarsi in merito alle inclinazioni
omosessuali. E così il religioso, originario di Masano di Caravaggio, era
caduto nella trappola e, dopo pochi minuti di colloquio, si era lasciato andare
a comportamenti impropri che la telecamera nascosta aveva impietosamente
registrato. A distanza di un paio di mesi dalla trasmissione del servizio, il
prete era stato rimosso dall'incarico. A firmare il provvedimento è stato
monsignor Dante Lanfranconi, vescovo di Cremona (diocesi da cui dipende il
santuario di Caravaggio), al quale era stato subito segnalato il caso dopo la
denuncia del caso alla televisione.


GIOVANE ATTORE - La vicenda era cominciata quando alla redazione delle Iene è
arrivata la segnalazione di un ragazzo residente nella Bassa Bergamasca che
accusava il sacerdote di averlo molestato dopo che era andato da lui a cercare
conforto per suoi problemi familiari. La redazione del programma di Italia 1 ha
allora inviato a Caravaggio un giovane attore che, fingendosi minorenne e
omosessuale, si è presentato al prete per confidargli le sue preferenze
sessuali. Dal video mandato in onda, si capisce che il sacerdote abbraccia il
ragazzo e tenta di baciarlo. Successivamente, un altro inviato della
trasmissione tv è andato ad incontrare il prete, chiedendogli conto di ciò che
aveva fatto. «Forse ho esagerato, lasciandomi andare senza accorgermene» ha
ammesso il sacerdote, spiegando di aver agito per aiutare il ragazzo.

TRASFERIMENTO - Nonostante gli accorgimenti messi in atto per non svelare
l'identità del sacerdote, chi conosceva il prete ha capito subito che si
trattava di lui, e ha avvisato il vescovo di Cremona, che il giorno dopo la
messa in onda è andato a trovarlo al santuario e lo ha sollevato dall'incarico.
Il prelato spiegò che si trattava di una sospensione provvisoria, poichè «i
casi di questo genere - disse - vengono poi trattati a Roma. Dal nostro punto
di vista non possiamo prendere altre decisioni, nè aggiungere alcun commento.
Possiamo solo aspettare». Il sacerdote che si è ucciso stava seguendo un
percorso di recupero psicologico e spirituale. (Fonte Ansa)

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