universita', dove il governo e' stato battuto da un emendamento del Fli, gli
studenti italiani scendono nuovamente in piazza con cortei, manifestazioni e
sit in.
A Roma, gli studenti hanno lanciato bottiglie, uova e alcuni petardi: la
polizia ha caricato e sono stati esplosi anche alcuni lacrimogeni. Anche a
Milano ci sono stati momenti di tensione con la polizia. In particolare, nel
corteo degli universitari un gruppo ha lanciato uova, bottiglie, petardi e
sampietrini contro le forze dell'ordine che hanno risposto con delle cariche. A
Genova i disordini di sono verificati davanti alla prefettura del capoluogo
ligure contro cui alcuni manifestanti hanno tirato degli oggetti. La polizia ha
effettuato una carica di alleggerimento e un manifestante e' rimasto lievemente
ferito; gli studenti hanno occupato simbolicamente Palazzo Ducale. A Torino gli
studenti hanno bloccato l'imbocco della Tangenziale e dopo la stazione di
Torino Porta Nuova. A Trieste i manifestanti hanno occupato la stazione
centrale. A Bologna, dopo aver occupato per oltre un'ora l'Autostrada A14, gli
studenti hanno raggiunto la Stazione Centrale cercando di invadere i binari. Le
Forze dell'Ordine schierate davanti all'ingresso hanno impedito il tentativo
con un paio di cariche di alleggerimento, in risposta anche ai lanci di
oggetti: sono volate le prima manganellate e alcuni ragazzi sono rimasti
feriti. A Cosenza, gli studenti hanno occupato la sede autostradale della A3,
all'altezza dello svincolo di Cosenza Nord. A Perugia, occupati i binari della
stazione ferroviaria di Fontivegge. A Firenze, dopo un tentativo di occupare
autostrada e aeroporto, gli studenti hanno fermatoil traffico lungo ponte della
Vittoria. A Napoli occupato il Palazzo reale ed esposto uno striscione a piazza
Plebiscito: "C'e' chi dice no".
GOVERNO BATTUTO SU EMENDAMENTO FLI
Quanto ai lavori in Aula, la maggioranza e' caduta su un emendamento di Fli.
Con il parere contrario anche della commissione Bilancio, e' stato approvato un
emendamento di Fabio Granata (Fli) all'articolo 19 sugli assegni di ricerca che
prevede che la norma non possa portare "oneri aggiuntivi" anziche' "nuovi o
maggiori oneri" com'era la versione precedente. La relatrice Paola Frassinetti,
Pdl, minimizza, spiegando che si tratta di un emendamento "tecnico" che non
incide sull'impianto della riforma. Gli articoli del ddl sono complessivamente
25. Alle 19 sono previste le dichiarazioni di voto. Il voto finale entro le
20.30. Questa mattina l'aula della Camera ha dato il via libera all'emendamento
della commissione 'anti-parentopoli'. La norma prevede che non potranno essere
chiamati da un ateneo come professori coloro che hanno "parenti e affini" fino
al "quarto grado compreso" con un professore che appartiene al dipartimento o
alla struttura che bandisce il posto. Inoltre, prevede ancora la norma, non
possono essere chiamati ad insegnare in un ateneo coloro che sono parenti del
"rettore, del direttore generale o di un consigliere di amministrazione".
Si' della Lega e di Fli all'emendamento. No, invece, dell'Idv per cui si
tratta di un sub-emendamento "gattopardesco" che non cambierebbe nulla e non
combatterebbe i fenomeni di nepotismo e, ha detto Antonio Borghesi. (AGI) .
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