giovedì 21 aprile 2011

Dalla Via Crucis a Wojtyla beato Roma blindata per dieci giorni

Rafforzate le misure di sicurezza. Dopo Pasqua la visita di Sarkozy, alla cerimonia del primo maggio 51 capi di Stato. Struttura municipale gestirà 5.400 telecamere


Carabinieri in piazza San Pietro (Eidon)
Carabinieri in piazza San Pietro (Eidon)

ROMA - Dieci giorni di massima vigilanza. Una serie di appuntamenti che scatteranno domani sera con la Via Crucis del Venerdì Santo ai Fori Imperiali e si concluderanno fra due domeniche, il Primo maggio, con il doppio evento: beatificazione di Papa Wojtyla in piazza San Pietro e concerto in piazza San Giovanni. Roma si prepara a un tour de force al quale, secondo le ultime stime, dovrebbero partecipare non meno di due milioni di persone, quasi tutte concentrate alla cerimonia ufficiale per Giovanni Paolo II. Ma il rafforzamento delle misure di sicurezza comprende anche altre giornate: fra tre giorni c'è la Messa di Pasqua in Vaticano, poi a Pasquetta le celebrazioni del 25 Aprile e martedì la visita del presidente francese Nicolas Sarkozy.

Guarda la mappa degli appuntamenti a Roma
Guarda la mappa degli appuntamenti a Roma

Da settimane si susseguono riunioni in Prefettura e in Questura, l'ultima proprio ieri pomeriggio, per mettere a punto la strategia dell'ordine pubblico. Ma due giorni fa l'Aisi, l'ex Sisde, ha trasmesso al Viminale una segnalazione generica su possibili azioni terroristiche di matrice islamica proprio in occasione della Via Crucis di domani. L'intelligence non avrebbe fornito altri particolari, ma è bastato questo perché sia stato rinforzato il dispositivo di sorveglianza prima, durante e dopo la cerimonia, presieduta da Papa Benedetto XVI, attorno al Colosseo e nelle zone vicine: strade bonificate, auto e cassonetti rimossi, sottosuolo ispezionato.

Controlli delle squadre antiterrorismo a San Pietro (foto Eidon)
Controlli delle squadre antiterrorismo a San Pietro (foto Eidon)

Una prova generale di quello che accadrà anche nei prossimi giorni. Proprio dei servizi di vigilanza per la beatificazione di Giovanni Paolo II si è discusso nel Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza in prefettura. Per l'occasione «la sala operativa della Questura e la Sala sistema Roma (il centro di monitoraggio interforze, coordinato dalla polizia municipale, che gestisce 5.400 telecamere sparse in città) lavoreranno in sinergia», ha sottolineato il sindaco Gianni Alemanno.

Per la cerimonia di beatificazione sono attesi almeno 51 capi di Stato, che saranno scortati dalle forze dell'ordine. Su di loro vigileranno 750 agenti di polizia, dei quali un centinaio dell'Ispettorato Vaticano e gli altri provenienti dalle questure di tutta Italia. L'area del Vaticano sarà chiusa al traffico fin dalla sera precedente, con posti di blocco ed elicotteri dotati di telecamere a infrarossi.

Verifiche su zaini e borse dei pellegrini davanti al colonnato (Lapresse)
Verifiche su zaini e borse dei pellegrini davanti al colonnato (Lapresse)

I pellegrini saranno incanalati in piazza San Pietro da via della Conciliazione sotto una stretta sorveglianza. Ma conclusa la cerimonia sarà il concerto per la Festa dei Lavoratori a San Giovanni a concentrare l'attenzione delle forze dell'ordine fino a tarda sera. Alta anche in questo caso l'affluenza prevista: circa 500 mila giovani.
Misure di sicurezza analoghe a previste per domenica prossima, mentre la moratoria dei cortei fino al 4 maggio, decisa l'altro ieri dopo un vertice tra il sindaco Alemanno e il prefetto Giuseppe Pecoraro, potrebbe alleggerire la tensione sulle iniziative per il 25 Aprile, a Porta San Paolo e all'Ostiense, dove in passato centri sociali e gruppi di estrema destra si sono fronteggiati, e sull'arrivo il giorno successivo del presidente Sarkozy. Una visita che avrà come tema centrale la crisi libica e l'afflusso di profughi dal Nordafrica. Temi che non vengono sottovalutati nella gestione della sicurezza in città delle prossime due settimane.

Ma proprio ieri la Consap, uno dei maggiori sindacati dei poliziotti, ha lanciato l'allarme sulla chiusura dei punti di rifornimento di carburante nella Capitale per le auto della polizia. «Avrebbero potuto scegliere un altro periodo per avviare questa sperimentazione - spiega il segretario generale Giorgio Innocenzi - così la città sarà a rischio proprio in questi giorni pieni di appuntamenti importanti». Agli agenti, come scritto in una circolare della Questura, saranno consegnati due buoni benzina da 20 euro ciascuno «che dovranno bastare per restare in servizio», aggiunge Innocenzi.


con corriere.it

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