Cairo - Dramma dopo un'invasione di campo violenta a Port Said, dove i tifosi dell'Al Masr hanno inseguito i giocatori dell'Al-Alhy per picchiarli. I poliziotti erano in numero insufficiente e non sono stati in grado di gestire la guerriglia.
E' un vero e proprio bollettino di guerra quello che arriva dall'Egitto e per l'esattezza da Port Said. Durante la partita tra Al Masri e Al-Ahlyvinta dai padroni di casa 3-1, proprio i tifosi dell'Al Masr hanno invaso il campo.
Le ragioni vere non si capiscono, ma sarebbero riconducibili a mere motivazioni calcistiche e sembra che alcuni facinorosi abbiano voluto cercare lo scontro con i sostenitori avversari, visto che da sempre non scorre buon sangue tra i due gruppi. Da lì la situazione è degenerata, con violenti scontri tra le due fazioni, mentre i poliziotti, presenti in campo in numero insufficiente, si sono ritrovati a dover fronteggiare una guerriglia al di fuori della loro portata.
Mentre il pubblico lanciava fumogeni, bottiglie e pietre, molte persone sono state ferite gravemente, tanto che il bilancio è gravissimo: il Ministero della Sanità egiziano comunica cheil numero delle vittime accertate sarebbe di 73 e si parla di un migliaio di feriti. Per quanto riguarda i decessi, sono stati principalmente causati da traumi alla testa e soffocamento.
I giocatori, per sfuggire alla persecuzione, sono rientrati negli spogliatoi, ma anche lì la situazione non era tranquilla. Erano loro, infatti, il bersaglio iniziale della carica e una volta rientrati qualcuno ha testimoniato drammaticamente: "Lo spogliatoio si è trasformato in un obitorio".
Le misure prese sono drastiche: la Premier League Egiziana è stata infatti sospesa a tempo indeterminato a seguito di questo e di un altro scontro: secondo quanto riporta l'emittente Al Arabya, infatti, anche al Cairo, in un'altra partita dello stesso campionato, ci sarebbero stati degli scontri che hanno ridotto lo stadio parzialmente avvolto dalle fiamme.
Eurosport
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