La denuncia di un giovane ghanese
«Picchiato dalla polizia municipale»
Denuncia dell'Eurodeputato Catania (Prc) in interrogazione a Commissione Ue: «frutto del clima di intolleranza»
PARMA - L'hanno fermato all'uscita da scuola e l'hanno pestato: un piede sopra alla testa, le manette e poi le botte, anche all'interno della macchina di servizio. E' questa la denuncia di Bonsu Emmanuel Foster, un ragazzo ghanese di 22 anni, che accusa sette agenti della polizia municipale di Parma di averlo aggredito e insultato con ingiurie di carattere razzista. Ad avvalorare la sua testimonianza c'è la busta del Comune con i verbali del fermo consegnata alla famiglia, con sopra scritto «Emmanuel negro». L'aggressione sarebbe avvenuta lunedì intorno alle 18 e trenta al parco cittadino ex Eridania e che il giovane riporta un occhio nero, una gamba malmessa e diverse lesioni. L' operato dei vigili era già finito nella bufera dopo che in agosto era stata pubblicata la foto di una prostituta nigeriana abbandonata seminuda nella camera di sicurezza della Polizia municipale. La donna si era ribellata a un controllo antilucciole.
LE INCHIESTE - L'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Una) del ministero delle Pari opportunità ha aperto un'inchiesta per far luce sull'episodio. Poi, nel primo pomeriggio di martedì, l'annuncio di un'inchiesta interna del Comune e un incontro tra l'assessore Monteverdi e i dirigenti della polizia municipale.
LE REAZIONI DELLA SINISTRA - Sulla vicenda è immediatamente scoppiato il caso e l'opposizione ha accusato il Governo di esserne responsabile per aver creato un clima razzista. Per Loredana De Petris, esponente del Coordinamento nazionale dei Verdi, «il razzismo e l'odio per il diverso che si respira in Italia porta a situazioni come questa». Per Paolo Ferrero, del Prc, «il clima di intolleranza, di odio e di vera e propria istigazione al razzismo e alla xenofobia che questo governo ha messo in atto è la perfetta cornice per il ripetersi di episodi di razzismo». E se per Massimo Donadi, capogruppo alla Camera dell'Italia dei Valori, «troppe volte si è giocato con il fuoco, utilizzando toni incendiari che hanno fomentato la xenofobia», Marina Sereni, vicepresidente dei deputati Pd, chiede che il ministro dell'Interno Roberto Maroni «chiarisca immediatamente l'accaduto». Intanto il vicepresidente della commissione Libertà pubbliche dell'Europarlamento Giusto Catania (Prc) ha rivolto un'interrogazione alla Commissione Ue nella quale denuncia il caso sottolineando che è «il frutto del clima di intolleranza ormai diffuso nel Paese».
Corriere della Sera
Nessun commento:
Posta un commento