lontano dall'atletica: «Spero
di trovare una buona squadra»
Dalla pista di atletica al rettangolo verde. È il sogno di Usain Bolt, che oggi ha confessato di voler tentare la fortuna nel calcio professionistico al termine della sua carriera da sprinter. Il fuoriclasse giamaicano, primatista del mondo nei 100 e nei 200 metri, nel corso di un'intervista concessa alla Bbc ha fatto intendere di avere le idee chiare: la sua avventura da calciatore durerà due anni. «Guardo sempre le partite e credo che potrei essere un calciatore professionista», ha detto Bolt: «Ci proverò, forse potrei entrare in una buona squadra». Sorprendente la scelta del ruolo: Bolt infatti non si vede nel ruolo di ala ma pregusta una posizione da «centrocampista, difensivo o offensivo».
E dire che nei giorni scorsi il giamaicano aveva lanciato una nuova sfida sui 100 metri: «Il record del mondo può essere abbassato fino a 9''40, e spero di essere io a correrlo». Bolt ha parlato anche degli avversari che nei prossimi anni potranno dargli del filo da torcere, a iniziare dall'americano Justin Gatlin, appena rientrato dopo una squalifica per doping: «Vorrei correre contro di lui, ha fatto una brutta cosa ma se la Iaaf lo ha perdonato mi andrà bene gareggiare con lui». Correre contro atleti che in passato hanno fatto ricorso a pratiche illecite non spaventa il primatista del mondo dei 100 metri: «Iaaf e Cio stanno facendo un ottimo lavoro contro chi cerca di truffare lo sport». Il giamaicano si sente pronto a battere chiunque: «Questo è il mio lavoro e se qualcuno cerca di detronizzarmi io competerò con loro e non importa chi sono o quello che hanno fatto». Che voglia davvero rinunciare al titolo di imbattibile per dedicarsi al pallone?
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