martedì 11 gennaio 2011

Gossip Cinema Tinto Brass: 'Caterina mi ha aiutato a tenermi in vita'

Tinto Brass racconta i momenti peggiori della malattia e si prepara a tornare
sul set.

Tinto Brass, in un'intervista a "Diva e donna" di questa settimana racconta la
drammatica esperienza dell'ictus che nove mesi fa lo ha quasi ucciso, e
ammette il ruolo fondamentale che ha avuto la sua musa, Caterina Varzi,
psicologa, ex avvocato e ora attrice, nell'aiutarlo a superare questo momento
così difficile.

"Ero praticamente morto. Al settimo giorno ho riaperto gli occhi e,
riconoscendo Caterina al mio fianco, ho detto: 'Che bella sei, che bella faccia
hai', per poi ripiombare nell'incoscienza. Mi svegliavo un attimo solo per dire
questo, non riuscivo a pronunciare altre parole". Racconta Tinto a "Diva e
Donna".

"Mi ha aiutato a tenermi in vita, quando volevo morire" spiega il regista. Sì,
perché Brass ammette: "Avevo già meditato di prendere dei farmaci che mi
avrebbero aiutato a morire, ma quella notte mi sono concentrato sulla finestra
della mia stanza d'ospedale. Sono stato molto vicino a buttarmi. Un tuffo e
sarebbe tutto finito, ma non avevo neanche la forza di alzarmi dal letto".

E ora, dopo la riabilitazione, Tinto è in gran forma, pronto a rimettersi in
attività e si prepara a tornare sul set con due film: "'A sangue caldo', sulla
storia dei marchesi Casati. Caterina sarà Anna Casati. E 'Vertigini', un
vecchio morente interpretato da Franco Branciaroli, tenuto in vita solo dall'
erotismo". Brass ammette di aver pensato anche a una pellicola su Silvio
Berlusconi che si sarebbe potuta intitolare "Grazie papi!"... "ma non ho
trovato produttori che lo finanziassero"!

con rumors.it

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