venerdì 14 gennaio 2011

Ruby, almeno sei giorni ad Arcore La prova dai tabulati del cellulare

C'è stata di continuo, giorno e notte, in un lungo weekend, a Pasqua e pasquetta. Il premier si è sempre difeso dicendo: "Non sapevo fosse minorenne". Ma allora perché ha chiesto che fosse affidata alla Minetti? Nel pc di Ruby trovati foto e video di feste

Ruby, almeno sei giorni ad Arcore La prova dai tabulati del cellulare 

MILANO - Le indagini sono in corso e le accuse a Silvio Berlusconi sono note nella forma, e nel titolo di reato, ma quali sono alcuni dei comportamenti del premier che incrociano il codice penale nei suoi rapporti con Ruby «Rubacuori»?

Almeno due. Nelle indagini è emerso che, a differenza del copione del premier che si descrive mentre aiuta «una ragazza in difficoltà» perché è «buono di cuore», Ruby andò ad Arcore in ben quattro occasioni. La prima, quella del 14 febbraio, giorno di San Valentino, con il regalo di un abito da sera, era nota. Ma i magistrati Ilda Boccassini, Pietro Forno e Antonio Sangermano hanno chiesto agli esperti di tecnologie di «tracciare» i telefonini di Ruby Rubacuori, all'epoca diciassettenne.

E hanno scoperto che, in varie occasioni di feste, la ragazza è stata invitata ad Arcore. C'è stata «di continuo», vale a dire giorno e notte, il 24, 25 e 26 aprile, Festa della Liberazione. Poi c'è stata il primo maggio. E, a tratti, durante Pasqua e Pasquetta. Dalle indagini in corso, emerge anche una circostanza importante: sul pc della ragazza sarebbero stati trovati video e foto di feste, anche a Villa Certosa in Sardegna.

Sull'innocenza di questi inviti i pm dubitano moltissimo, e avrebbero acquisito vari elementi sul tipo di feste che si tenevano ad Arcore, a beneficio esclusivo del padrone di casa.

Inoltre, Berlusconi sapeva o no che Ruby era minorenne? Tutti

lo negano, lo nega con forza Ruby, lo nega con indignazione Berlusconi, lo negò Emilio Fede, anche se era stato al concorso di bellezza dove Ruby, dichiarando di avere sedici anni, sfilò in bikini.

Le indagini sul punto sono in corso, ma esiste una parolina che può portare Berlusconi a processo per "sfruttamento della prostituzione minorile", titolo di reato che scatta quando l'utilizzatore finale (copyright dell'avvocato Nicolò Ghedini) si avvicina a persone inferiori ai diciott'anni. Questa circostanza è stata confermata dai vari agenti, interrogati sul punto: nell'ormai famosa telefonata in questura, effettuata a maggio, e tenuta nascosta per mesi, Berlusconi dice chiaro e tondo: «Affidatela» al consigliere Nicole Minetti. Non c'è bisogno di affidare una maggiorenne. Si affida solo una minorenne.

Dalle indagini in corso, emerge anche una circostanza importante: sul pc della ragazza sarebbero stati trovati video e foto di feste, anche a Villa Certosa in Sardegna.


con repubblica.it

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