vuole che io scriva": ha titolato così Panorama l'intervista ad Alfonso Luigi
Marra, l'avvocato di grido autore di "Il Labirinto Femminile": il caso
letterario che in meno di due mesi ha venduto più di 50 mila copie.
Marra si confida sull'ultimo numero di Panorama in un'intervista a tutto campo
di Pietrangelo Buttafuoco partendo dalle polemiche sullo spot del libro che ha
visto protagonista Manuela Arcuri. Spot che ha suscitato anche l'attenzione di
Aldo Grasso.
Grasso con un pezzo richiamato in prima pagina del Corriere della Sera ha
scritto: "Lo spot super kitsch dell'Arcuri capolavoro di promozione libraria.
Quello che frettolosamente la rete ha sanzionato come il più brutto spot
dell'anno rischia di diventare un oggetto di culto, la più straordinaria
parodia della promozione libraria in tv".
Marra, ex comunista ed ex eurodeputato di Forza Italia, non si risparmia e
parla della sua definizione di strategismo sentimentale su cui questo fine
settimana Luciana Littizzetto ha costruito la chiusura di "Che tempo che fa".
E Buttafuoco nell'intervista cita la recensione del libro di Giuliano Ferrara
che ha scritto su Il Foglio: "Interessante il romanzo di Alfonso Luigi Marra.
Molto più affascinante dell'ultimo libro di Umberto Eco. Confesso di essere
stato sedotto dallo spot di Manuela Arcuri".
Marra nell'intervista parla anche della sua battaglia contro le banche che lo
ha visto far riconoscere i diritti dei clienti da ancor prima che uscissero le
class action. L'ultima vittoria giudiziaria di Marra risale a fine dicembre
quando per la prima volta la Corte Europea dei Diritti dell'uomo ha condannato
l'Italia a risarcire con circa quaranta milioni di euro i quasi quattromila
cittadini da lui assisti vittime dei "processi lumaca".
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