venerdì 14 gennaio 2011

MILAN "E' la mia ultima occasione Se sbaglio sono da manicomio"

MILANO - Antonio Cassano parla per la prima volta da milanista. E lo fa, accanto ad Adriano Galliani, con battute e simpatia, ma dicendo anche tante verità.

Com'è stato l'arrivo al Milan?
"Si dice che il Milan sia una famiglia, dall'esterno pensavo che fossero le solite banalità. Invece ho scoperto che è vero, dal magazziniere a Galliani e al presidente c'è la massima umiltà e la massima disponibilità, tutti sono sempre pronti a dare un consiglio. Ringrazio il dottor Galliani e il presidente Berlusconi che hanno creduto in me e mi hanno dato questa possibilità, soprattutto per avermi tirato fuori da una situazione di estrema difficoltà".

Non è stanco di sentir dire che il Milan è la sua ultima occasione?
"E' vero, il Milan è la mia ultima occasione. Non credo che farò altro perché il Milan è il top delle squadre, quindi non voglio tradire la fiducia che mi è stata concessa, farò di tutto per non tradirla. Sono sicuro al 100% che non sbaglierò, non posso tradire la gente che crede in me. Se faccio qualcosa di errato qui sono davvero da rinchiudere in manicomio. E devo cambiare per forza, sto anche per diventare padre. O cambio o cambio, sono arrivato a un punto della mia vita in cui non ho alternative. Io voglio vincere e voglio farlo al Milan. E poi qui le multe sono salate, tanto salate...".

Ha qualche rimpianto per gli errori fatti in
passato?
"Io non ho rimpianti, tranne che per Capello, che aveva fatto veramente di tutto per farmi cambiare".

Ma cosa è successo veramente con Garrone?
"Voglio ringraziare di vero cuore tutto l'ambiente Sampdoria che mi ha dato tanto, poi c'è stato un problema e ora, credetemi, sono felicissimo. Io sto bene al Milan, sono felicissimo, del resto non voglio parlare. Forse tra 10 anni farò un altro libro per parlare della vicenda con Garrone e raccontare la mia verità".

I suoi compagni cosa le hanno detto?
"Gattuso mi ha detto che qui ho tutto per far bene, mi sto accorgendo che è vero e io sono sicuro che andrà tutto per il meglio".

Prima del Milan l'hanno cercata altre squadre?
"Mi hanno cercato in tanti, non dico chi, ma quando Galliani mi ha cercato ho detto al mio procuratore Bozzo subito che andava bene, gli ho detto 'andiamo là senza pensarci, come canta Califano tutto il resto è noia, non discutiamo d'altro'".

Cosa pensa di Allegri?
"Allegri dice quello che pensa. Per lui chi merita gioca, non guarda in faccia nessuno. Mi ha impressionato. Io sono molto contento di questo. E sono pronto a ricoprire qualunque ruolo in attacco".

E con i suoi compagni come si trova?
"Ibra è incredibile per come si allena, ma è anche un ragazzo fantastico. Da fuori si può pensare che sia un po' sbruffone, invece è tutto l'opposto. Io sono sempre stato pigro dal punto vista fisico, ma ora sto cambiando e mi sto allenando molto di più, seguendo grandi campioni come Ibra, Seedorf, Gattuso e Nesta e vedendo come lavorano loro".

Con l'azzurro discorso chiuso?
"Voglio far bene al Milan per tornare in Nazionale. Prandelli è un'altra persona che mi è sempre stata vicina, mi ha sempre chiamato nei momenti di difficoltà. Ma è chiaro che mi ha anche detto 'se non giochi io non ti posso chiamare'".

Non è ancora al massimo della forma, quanto ci vorrà?
"Io devo seguire le regole come tutti gli altri, come gli altri si allenano duramente dovrò farlo anch'io. Con il preparatore siamo d'accordo, nel giro di 20-25 giorni starò a posto fisicamente, per poi fare gli ultimi 3-4 mesi al top".

Lavezzi forse prenderà il n. 10 di Maradona, cosa ne pensa?
"Gli consiglio di non farlo, la maglia di Diego è una grandissima responsabilità. Per me l'unico che può avvicinarsi a Maradona è Messi".

con repubblica.it

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