ROMA - "E adesso penso al rinnovo con Ranieri". Rosella Sensi non lascia, anzi raddoppia. Dopo aver toccato picchi di notorità mai raggiunti, grazie all'inatteso colpo-Borriello, la presidente della Roma ha già in mente il prossimo passo. E per ora non le importa sapere che da un momento all'altro potrebbe essere costretta da Unicredit a lasciare il testimone a qualcun altro: "Prolungare il rapporto con Ranieri non sarà un problema. Succederà senza che voi ve ne accorgerete, con una stretta di mano che vale come un contratto. Quando sarà il momento lo diremo", annuncia ai microfoni di Centro Suono Sport.
SAREBBE FELICE ANCHE MIO PADRE - Borriello potrebbe rappresentare l'ultimo acquisto di 17 anni di gestione Sensi. La presidente preferisce per un attimo guardare al passato piuttosto che al futuro: "L'acquisto di Borriello avrebbe fatto gioire anche mio padre che, per me, è stato anche un grande maestro. Mi ha insegnato che con la tenacia si può ottenere tanto. Ho vissuto tutto con mio padre dal '93, non vorrei parlare solo degli ultimi 2 anni. Adesso è cambiato tutto ma in me resteranno sempre bellissimi ricordi".
ADRIANO COSI' POTRA' FARE MEGLIO - La presidente torna ancora su come ha convinto l'attaccante rossonero ad approdare nella Capitale ("L'ho massacrato di informazioni e passione sulla Roma, gli ho parlato dei tifosi, dei giocatori e della società. Ho fatto leva sulla passione che possiede Marco")
ma poi tiene a non dimenticare Adriano, l'Imperatore fortemente voluto in estate per dare ulteriore peso all'attacco. "Adriano è un valore aggiunto. L'arrivo di Borriello non gli creerà problemi, anzi. Se ha meno occhi puntati può lavorare meglio", dice.
E' NATO LO STILE ROMA - La Sensi chiude svelando i retroscena del mancato arrivo di Berhami ("Fino a martedì eravamo sul giocatore, vediamo cosa succede nella prossima sessione di calciomercato") ma anche dell'importanza del ritorno di Burdisso."E' stato confermato che due grandi campioni hanno creduto nello stile Roma, al progetto Roma. La Roma è diventata convincente. Cosa farei se dovessimo vincere lo scudetto? Festeggerei anche da non presidente, perché quando si è tifosi della Roma si è tifosi e basta". (03 settembre 2010)
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