MILANO - Lo «Squalo dello Stretto» riporta la Vuelta in Italia dopo vent'anni. Il 25enne messinese Vincenzo Nibali (Liquigas) ha vinto la classifica finale della 65esima Vuelta Espana (o Giro di Spagna), succedendo nell'albo d'oro all'iberico Alejandro Valverde. Il giovane siciliano, terzo al Giro d'Italia, è il quinto azzurro a riuscire nell'impresa dopo Angelo Conterno (1956), Felice Gimondi (1968), Giovanni Battaglin (1981) e Marco Giovannetti (1990). Nella 21esima ed ultima tappa, la «passerella» di 85 chilometri da San Sebastian de los Reyes a Madrid, successo in volata a ranghi compatti dell'americano Tyler Farrar (Garmin).
«SPERO SIA IL PRIMO DI TANTI SUCCESSI» - «È stata una corsa veramente bella, spero sia solo il primo di molti successi» ha detto Nibali. «È stato molto difficile vincere la Vuelta - spiega il 25enne messinese della Liquigas - ed è una bellissima sensazione avercela fatta. Sono contentissimo di portare in Italia la maglia rossa e spero che questa sia solo la prima vittoria in corse così prestigiose». Poi un giusto tributo al suo più diretto avversario, lo spagnolo Ezequeil Mosquera: «Ho detto subito che in montagna sarebbe stato un rivale pericoloso e così è stato. Mi congratulo con lui e gli auguro il meglio per il futuro».
MAI VINTA UNA TAPPA - Nibali, fatto curioso, si è aggiudicato la Vuelta senza aver conseguito alcuna vittoria di tappa, al contrario del secondo e del terzo in classifica generale, rispettivamente lo spagnolo Ezequiel Mosquera (primo nella 20/a) e lo slovacco Peter Velits (17/a). Il messinese, terzo all'ultimo Giro d'Italia, ha costruito la sua impresa al Giro di Spagna con la sua grande regolarità e la formidabile resistenza in montagna. La sua vittoria finale è stata di fatto conquistata sabato, nella massacrante tappa con arrivo al colle della Bola del Mundo (2.250 metri), dove è giunto secondo, preceduto di appena un secondo da Mosquera.
ESULTANZA IN SICILIA - «La vittoria di Vincenzo Nibali alla Vuelta di Spagna segna una delle pagine più belle dello sport siciliano. A nome di tutta la Giunta, esprimo a Nibali le mie più vive felicitazioni, certo di interpretare i sentimenti di tutti i siciliani». Questo il primo commento del presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo. «Questo traguardo - ha proseguito Lombardo - rappresenta un importante riconoscimento di una bella carriera ciclistica che il corridore messinese ha saputo percorrere senza sottrarsi alla inevitabile fatica e facendo appello a tutte le sue energie fisiche e morali. Sono certo - ha concluso Lombardo - che l'esempio di Nibali possa essere di sprone per tutti i giovani sportivi siciliani che sono impegnati a difendere i colori della Sicilia». Esulta anche l'assessore al Turismo e Sport della Regione Siciliana, Nino Strano: «Lo Squalo dello Stretto riporta la Vuelta in Italia dopo vent'anni. La Sicilia e i siciliani sono orgogliosi di Vincenzo Nibali. Questa è una giornata di festa per tutto lo sport della nostra isola. Dopo questo trionfo e il brillante terzo posto al Giro d'Italia gli auguriamo un grande risultato anche ai prossimi Mondiali di ciclismo di Melbourne».
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