Roma, 24 feb. (TMNews) - L'uomo del ventunesimo secolo è
"ossessionato" dal desiderio di diventare ricco e famoso come le
star della tv, e, non riuscendoci, si convince di valere di meno.
È quanto afferma Carlo Strenger, psicologo della Tel Aviv
University (Israele), che, nel libro intitolato "The Fear of
Insignificance: Searching for Meaning in the Twenty-first
Century", descrive le caratteristiche dell'"uomo globale",
definito "dall'intima connessione con la rete mediatica mondiale,
che trasformato il confronto con la ricchezza e la fama degli
altri in un'ossessione". Secondo Strenger, infatti, l'uomo di
oggi tende a confrontarsi non solo con chi lo circonda, ma con i
personaggi più celebri del mondo, e, la consapevolezza di non
essere riusciti ad ottenere gli stessi risultati, ne mina
l'autostima. Di fronte al disagio esistenziale del terzo
millennio, l'esperto offre, tuttavia, un soluzione: "accettare se
stessi tramite un costante approfondimento della conoscenza del
proprio 'io' interiore, attraverso le varie fasi della vita".
sabato 26 febbraio 2011
Scienza/ Confrontarsi con i Vip "mina la sicurezza personale" Psicologo israeliano conia definizione di "Homo globalis"
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