Edificò un impero editoriale distrutto dalla diffusione della pornografia on line
MILANO - Il fondatore della rivista erotica Penthouse, Bob Guccione, è morto di cancro all'età di 79 anni. Lo ha reso noto la famiglia. Guccione è morto a Plano, in Texas, dopo una lunga malattia, assistito dalla moglie April Dawn Warren e da due dei suoi figli.
LA CARRIERA - Penthouse di Guccione fu il principale concorrente di Playboy di Hugh Hefner nel settore delle riviste porno soft e fu il primo giornale a pubblicare un nudo integrale frontale. Il successo milionario di Penthouse, nato nel '69, fu dovuto a un mix di foto piccanti, giornalismo investigativo, fantascienza e annunci erotici. Rispetto a Playboy era più sessualmente esplicito. Grazie ai profitti della rivista, Guccione potè lanciare altre riviste, in primo luogo quella di scienza Omni. Il suo gruppo pubblicò anche Forum, Variations e Penthouse Letters, basati su alcune delle rubriche più popolari della testata principale.
Guccione possedeva una delle più grandi dimore di Manhattan. Ma alla fine perse il suo impero dell'erotismo a causa della censura dell'epoca reaganiana, del fallimento di una serie di iniziative imprenditoriale stravaganti e della diffusione della pornografia online. Nel '77 Guccione fu il produttore di «Io, Caligola» di Tinto Brass, film con un cast stellare (Malcolm McDowell, Peter O' Toole, John Gielgud, Helen Mirren), che voleva rappresentare un esempio di erotismo colto (Brass era un regista d'avanguardia, la sceneggiatura era di Gore Vidal e Masolino d'Amico). Il film ebbe una storia tormentata di liti, tagli, rimaneggiamenti e censure: Guccione stravolse l'opera originale girando molte scene personalmente, tanto che Brass e Vidal sconfessarono il prodotto finale.
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