primi dieci anni del terzo millennio organizza una rete di vendita per i suoi
modelli. Dopo l'insuccesso di Kroymans, l'importante gruppo olandese che dal
2003 aveva l'obiettivo ambizioso di vendere 20.000 Cadillac all'anno e che nel
2009 costrinse i suoi 165 concessionari a ritirare 3500 tra Cadillac, Corvette
e Hummer per ripianare i suoi debiti, adesso pare che i programmi siano più
realistici. "In un'area di 13 paesi, con l'esclusione di Russia e Gran
Bretagna, contiamo di vendere a pieno regime, nel 2013 circa 3.000 Cadillac all'
anno – dice Gorazd Klopcic, responsabile del brand e del marketing -. In Italia
abbiamo ricostruito una rete con otto dealer per commercializzare 300 auto all'
anno e numerosi punti di assistenza per garantire un servizio di prima classe
non solo ai nuovi clienti, ma anche ai vecchi possessori di Cadillac".
UN V6 PER L'ERUROPA - Non sarà semplice per il marchio americano avere
successo in Europa, soprattutto perché nella sua gamma di motori manca un
diesel V6, intorno ai 3 litri di cilindrata, di buona potenza (circa 260 cv)
capace di competere con l'offerta di questo tipo di propulsore da parte di
marchi di lusso come Audi, Bmw, Mercedes, Jaguar. Il quattro cilindri a gasolio
che equipaggiava le medie Bls berlina e station wagon, costruite in Svezia e
percepite più come Saab che Cadillac, era d'origine Fiat. "Sappiamo che saremo
penalizzati dalla mancanza di un motore diesel, per questo per ora facciamo
programmi modesti, ma contiamo di conquistare quegli automobilisti che
apprezzano i nostri V6 3.0 e 3.6 e V8 6.2 a benzina – dice Klopcic -. Sono
stati profondamente riprogettati e ora sono molto più sobri nella richiesta di
carburante rispetto al passato e hanno emissioni di CO2 ragionevol".
IN ITALIA - Il modello di punta da vendere in l'Italia, la grande novità, è la
prima vera familiare costruita da Cadillac nella sua storia. Si chiama Cts
Sport Wagon e interpreta alla perfezione lo stile Cadillac fatto di linee
tirate con il righelli, di superfici tese. La terza luce dei finestrini è
piccolissima, il bagagliaio abbastanza capiente, lo spazio interno ampio con i
sedili anteriori che non sono proprio il massimo della comodità. C'è tutto
quello che si pretende da una macchina americana: pelle a volontà, volante
"morbidoso" che però si indurisce a man a mano che cresce la velocità, un
cambio che non è un fulmine di guerra, una bella coppia in basso e anche la
trazione integrale (listino da 51.900 a 59.600 euro).
CTS COUPE' - La gamma offre la berlina Cts (prezzi da 49.400 a 79.150 euro) e
l'emozionate Cts coupé (da 56.000 a 82.000 euro). Confortevole per quattro
passeggeri, può essere spinta da un V8 sovralimentato da 6.2 litri che scatena
564 cavalli, che offrono un sound mostruoso, accoppiato a un cambio manuale a
sei velocità, facilissimo e godibile da usare. "Può essere un concorrente molto
serio delle sportive Bmw, Mercedes, Audi e anche Porsche – è il parere di
Klopcic -. Specialmente se si tiene presente che i clienti di queste supercar
non sono certo fedeli alla marca ma cercano spesso il modo per distinguersi,
per uscire dal coro". Completano l'offerta Cadillac, la Srx, un mix tra una
Suv, una monovolume e una crossover, votata al confort e alla versatilità (da
54.900 a 56.900 euro) e la gigantesca Escalade (da 78.100 a 85.700 euro), una
maxi monovolume 4X4 offerta ora con una propulsione full hybrid (motori
elettrico e a benzina) che consente di risparmiare un 20 per cento di
carburante rispetto alla versione benzina dedicata agli orfani dei giganteschi
Hummer, finiti nelle mani dei costruttori cinesi.
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