Benitez, che resta ancora in bilico. L'ad nerazzurro: "Tutti devono cambiare
atteggiamento, affrontiamo un appuntamento importante, poi vedremo cosa
succederà"
Tutti a rapporto da Moratti Paolillo: "Mondiale cruciale"
Maicon verso il pieno recupero
MILANO - Questa volta alla Pinetina è andato direttamente lui. Dopo la
sconfitta con il Chievo, era andato in scena un maxi-vertice tra dirigenti.
Staff tecnico e medico con il figlio Angelomario massimo rappresentante della
società ad Appiano Gentile. Questa mattina invece si è mosso Massimo Moratti
per cercare di dare la scossa a tutta l'Inter alla vigilia della partenza per
Abu Dhabi, dove a questo punto l'Inter si gioca la stagione con il Mondiale per
club diventato un appiglio al quale aggrapparsi senza poter fallire. Il numero
uno dell'Inter ha parlato con i giocatori e l'allenatore a fine allenamento.
Potrebbe essere considerata una visita rituale (spesso Moratti segue la
rifinitura della squadra) se non fosse per il momento delicato, confermato
dalle dichiarazioni di ieri, quando il presidente ha parlato di necessità di
"un supporto psicologico per i giocatori" e ha chiesto una svolta di
"carattere, altrimenti il Mondiale non si vince". Tutte considerazioni che ha
girato a Benitez oggi alla Pinetina.
Moratti raggiungerà la squadra all'inizio della settimana prossima, lunedì 13,
due giorni prima della semifinale, gara d'esordio del Mondiale. Il presidente
ha voluto che con la squadra invece ci fosse fin da subito l'ad Paolillo
(partenza prevista per domani alle 11 da Malpensa). E Paolillo ha spiegato che
tutti dovranno cambiare ritmo, non solo Benitez, ma anche i calciatori:
"Moratti ha fatto il punto della situazione con Benitez e i giocatori. Il
Mondiale è il punto
cruciale per tutta la squadra, è il nostro obiettivo. Con il Mondiale è in
gioco molto, non solo l'allenatore. C'è in gioco la dignità della società,
della squadra, di tutti. Senza dubbio l'Inter è capace di andare ad Abu Dhabi e
vincere il Mondiale. Bisogna solo ripartire da zero e pensare a questo
obiettivo, poi a tutti gli altri. Bisogna liberare la mente". Poi l'ad
ribadisce il concetto espresso ieri da Moratti: "Il futuro di Benitez? In
questo momento pensiamo a vincere e tutto sarà poi valutato dal presidente".
Questo vuol dire che nemmeno la vittoria in Medio Oriente può garantire la
riconferma allo spagnolo che sembra sempre più solo in casa Inter. La sua
speranza è quella di recuperare giocatori importanti: Milito ha lavorato con i
compagni, mentre Julio Cesar, Chivu e Maicon si sono allenati in parte con il
gruppo e in parte da soli. Partiranno per Abu Dhabi anche i giovani Coutinho e
Obi infortunati. Benitez si trova in una situazione paradossale: deve vincere,
ma il suo futuro pare già ipotecato. Potrebbe non bastare nemmeno conquistare
il Mondiale perché comunque, come ha chiarito Paolillo, "se l'Inter va ad Abu
Dhabi è per i grandi successi del "triplete", per i grandissimi risultati del
2010". E' un appello ai calciatori perché tornino quelli di pochi mesi fa. Ma è
anche un monito a Benitez chiamato a perfezionare un lunghissimo cammino. E poi
magari a passare il testimone ad altri. Arrivare dopo Mourinho è stato
difficilissimo. Farlo dopo lo spagnolo potrebbe essere molto più comodo per un
allenatore che dovrà ripartire da zero.
Nel momento più delicato, fa sentire la sua voce capitan Zanetti, che ha
parlato a margine di un evento della Fondazione Pupi: "Partiamo per Abu Dhabi
sapendo l'importanza che ha questo Mondiale. Sappiamo che dipende da noi. In
questa settimana dobbiamo preparare le due partite dando tutto quello che
abbiamo per portare a Milano una Coppa che vuol dire molto. Moratti ci tiene
tantissimo, anche noi. Vincere una coppa del mondo non è mai facile e sarebbe
una opportunità unica per tutti noi. Benitez? L'importante è fare bene per
l'Inter. Lui è l'allenatore di questa squadra, siamo tutti una componente,
tutti vogliamo continuare a vincere". Secondo Zanetti gli infortunati "saranno
tutti disponibili ed è una grande notizia avere una squadra al completo in una
competizione così vuol dire tanto. Speriamo di fare bene. Dobbiamo stare tutti
unito verso l'obiettivo di vincere il Mondiale per club".
con repubblica.it
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