L'ex patron della società fu arrestato nel 2003. Puniti per bancarotta
fraudolenta anche gli altri dirigenti. Dovranno risarcire due miliardi di euro,
per i risparmiatori traditi circa 30 milioni di euro. L'avvocato: "Sentenza
troppo dura"
18 anni di carcere per Calisto Tanzi L'imprenditore condannato per il crac
L'impreditore Calisto Tanzi
PARMA - Per il crac Parmalat 1 da 14 miliardi di euro, il tribunale di Parma
ha condannato l'ex patron della società Calisto Tanzi a 18 anni di reclusione.
Il tribunale, presieduto da Eleonora Fiengo, ha emesso la sentenza dopo circa 6
ore di camera di consiglio. Il pm aveva chiesto per lui 20 anni 2 di carcere.
Si è chiuso così, a sette anni dal crac che sconvolse il mondo, il processo
sulla grande truffa della Parmalat, scoperta a dicembre del 2003. Dei 17
imputati per bancarotta fraudolenta, ne sono stati condannati 15. "Non mi
aspettavo una sentenza così severa", ha detto Tanzi al suo legale subito dopo
la lettura del verdetto.
Che la sentenza sia "troppo dura", è stato anche il commento dell'avvocato
Giampiero Biancolella, legale dell'ex patron della Parmalat. "Sicuramente
andremo in appello", ha aggiunto l'avvocato Fabio Belloni, uno degli altri
legali di Tanzi. Condannati anche gli altri dirigenti Parmalat imputati nel
processo. Per tutti l'accusa è di bancarotta fraudolenta: 14 anni per l'ex
direttore finanziario della multinazionale di Collecchio, Fausto Tonna. Per
lui i pm avevano chiesto una condanna a 9 anni e sei mesi. Per Giovanni Tanzi,
fratello di Calisto, è stata invece stabilita una pena di 10 anni e 6 mesi.
Tanzi e gli altri condannati dovranno risarcire due miliardi di euro alla
nuova azienda sorta sulle ceneri del crac, ora guidata da Enrico Bondi, a lungo
commissario straordinario della stessa durante la tempesta seguita al crac. Il
5% del valore nominale delle obbligazioni va ai risparmiatori. Secondo una
stima dei legali di parte civile, il valore dei bnd sottoscritti sia
aggirerebbe sui 600 milioni di euro. Il risarcimento dovrebbe essere quindi di
circa 30 milioni di euro.
Tra gli altri dirigenti, Luciano Siligardi - ex membro del cda - è stato
condannato a 6 anni. Domenico Barili a 8 anni, Paolo Sciumè a 5 anni e 4 mesi.
Camillo Florini a 5 anni, Giovanni Bonici (ex presidente di Parmalat Venezuela)
a 5 anni. Davide Fratta a 4 anni, Rosario Lucio Calogero a 5 anni e 4 mesi,
Mario Mutti a 5 anni e 4 mesi, Enrico Barachini a 4 anni, Giuliano Panizzi a 4
anni, all'avvocato Sergio Erede a 1 anno e 6 mesi, per Fabio Branchi 5 anni e 4
mesi. Paolo Compiani e Alfredo Gaetani, sono stati invece entrambi assolti.
Proprietario di numerose società, tra cui Parmalat da lui fondata nel 1961, e
del Parma A. C. (divenuto Parma Football Club dopo la bancarotta Parmalat),
Tanzi fu arrestato nel 2003 nell'ambito delle inchieste sul crac Parmalat. Il
18 dicembre 2008 fu condannato in primo grado e successivamente il 26 maggio
2010 in appello 4, per aggiotaggio, a 10 anni di reclusione a Milano 5. Il
processo a Parma per bancarotta si è concluso con la condanna di oggi. La
sentenza parmigiana ha scritto un primo giudizio su uno dei più grandi crolli
economici mai visti, dopo un processo durato 32 mesi che ha ricostruito tutte
le vicende che hanno portato alla bancarotta.
"Piena soddisfazione" per la sentenza è stata espressa dal procuratore di
Parma Gerardo Laguardia. Per la procura parmigiana si è chiusa una fase di
impegno durissimo con la ricostruzione, affidata a un ufficio relativamente
piccolo, del più grande crac finanziario europeo. "Le condanne - ha detto
Laguardia - non si discostano sostanzialmente dalle nostre richieste, in alcuni
casi sono state leggermente diminuite, in altre aumentate. Ma nella sostanza la
sentenza è stata in linea".
con repubblica.it
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