venerdì 10 dicembre 2010

Sesso: Il vibratore diventa un thriller in Sotto le lenzuola

L'invenzione del dildo sarà raccontata in un film che avrà come protagonista
Maggie Gyllenhaal. Bigottismo, sopraffazioni e amore in una trama avvincente e
vera, una storia che merita di essere scoperta

Dove se non nella pudica e bigotta Londra dell'età vittoriana, quella che
copriva le gambe dei tavoli con lunghe tovaglie in nome della decenza, poteva
essere inventato lo strumento del piacere femminile per definizione? E da chi,
se non da un medico in alternativa alla pratica manuale per curare l'isterismo
delle donne , all'epoca ritenute incapaci di provare il benché minimo piacere e
desiderio sessuale? In ben altro luogo e altri tempi ci insegna la storia anche
se, dobbiamo riconoscere, fu nel 19esimo secolo che prese un risvolto talmente
grottesco e surreale da risultare in fin dei conti quasi umoristica. Ma andiamo
con ordine.

Tanto per cominciare il primo vibratore della storia, un fallo verde di giada,
è esposto al Museo dell'Antica Cultura Sessuale Cinese di Tongli, vicino a
Shangai e risale a 6000 anni fa ma si sa che erano ampiamente usati nel mondo
antico, in Grecia, realizzati con del cuoio, e perfino citati nel Vecchio
Testamento: Con i tuoi splendidi gioielli d'oro e d'argento, che io ti avevo
dati, facesti immagini umane e te ne servisti per peccare .

Altri tempi. Nel 19esimo secolo la mastrubazione era vista come un
comporatmento deviante tanto negli uomini quanto nelle donne ma in queste
ultime ancora di più, dal momento che le si riteneva del tutto prive di
desiderio sessuale. Alcuni medici trattavano l'isterismo femminile (insonnia,
irritabilità e nervosismo la diagnosi) con un massaggio medicale (fatto, fuor
di metafora, manualmente ai genitali) fino a che le pazienti non raggiungevano
quello che all'epoca chiamavano "parossismo medicalmente assistito" e che noi
invece definiamo orgasmo.

Spetta al dottor Jospeh Mortimer Granville l'invenzione del primo dispositivo
elettrico, prodotto e venduto ai soli medici: l'aggeggio ebbe un tale successo
- viene da chiedersi se tra i medici o tra le pazienti - che fu presto
ribattezzato col nome di Granville's hammer, il martello di Granville, con
grande dispiacere del pover'uomo. «Non ho mai percosso alcuna paziente. Ho
evitato e continuerò a evitare di curare le donne con delle percussioni
semplicemente perché non desidero ingannare nè aiutare qualcuno a trarre altri
in inganno sui capricci dello stato isterico... » scrisse in un suo libro del
1883.

Ironia della sorte l'invenzione fu brevettata da una società americana con cui
lui nulla ebbe a che fare ma che fece grandi fortune con l'avvento della
pornografia, quando i risvolti ludici e sessuali divennero evidenti a tutti. Il
film, che vedremo sullo schermo il prossimo anno - con il significativo titolo
Histerya - e che vanta tra nel cast Rupert Everett, Hugh Dancy e Jonathan
Pryce, racconta non solo dell'invenzione del vibratore ma anche dell'amore di
una giovane donna per il suo inventore .« Quando ho sentito la storia
dell'invenzione del vibratore, ho pensato che non avrei voluto fare un altro
film al di fuori di questo» ha raccontato la regista Tanya Wexler, « Ci saranno
elementi umoristici, ma in ultima analisi si tratterà di un film
sull'emancipazione femminile».
con Libero News

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