martedì 14 dicembre 2010

SERIE B Il Toro non si ferma: playoff in vista

Novantatré giorni dopo il 2-1 sul Sassuolo, il Toro torna a vincere in
trasferta. Lo fa contro chi, in tutta onestà, proprio non poteva non battere,
quella Triestina che in casa non segna da 6 partite, è ultima e ha il peggior
attacco della B. Giuliani impresentabili, quasi rassegnati, non fosse per un
accenno di reazione finale. Detto questo, guai a sminuire il valore del blitz
dei granata, all'8° risultato utile consecutivo. Sono punti pesantissimi,
quelli fruttati dal gol di Sgrigna dopo 64'. Consentono di tornare a -2 dalla
zona-playoff, sconfiggono un tabù - quello esterno - che rischiava di
pregiudicare un campionato. «E invece questa squadra ha confermato di avere
un'identità - dice Lerda -. Con un solo problema, il solito: non riusciamo a
chiudere le partite. Fatto un gol, anche stavolta avremmo potuto e dovuto farne
altri. Bisogna essere più cinici, sotto porta».

Non è stato il Toro ammirato contro il Siena. Ma dopo una partenza insulsa, ha
avuto il merito di scuotersi, di capire che un pari sarebbe equivalso a un ko.
E le occasioni sono fioccate nel gelo di un «Rocco» in cui anche ieri il
pubblico virtuale disegnato nei distinti è in maggioranza rispetto a quello in
carne e ossa.

Difficile, peraltro, biasimare gli assenti. Freddo a parte, guardare questa
Triestina è impresa quasi autolesionistica. In più, se il Toro lamenta le
assenze di Bianchi, De Vezze, Garofalo e Rubinho, i giuliani stanno persino
peggio. Un po' perché costretto, un po' per cercare la scossa dopo troppe
figuracce, Iaconi difende la sua panchina traballante con una formazione mai
così giovane: 6 i titolari fra i 19 anni e i 22. Il risultato, in partenza, è
stato una sfida inguardabile, zeppa di passaggi indietro, errori di misura,
lanci lunghi per nessuno, con i portieri disoccupati per 35'. A Lerda non è
rimasto che sgolarsi in attesa di una scossa arrivata soltanto nel finale di
tempo, quando il ritmo s'è alzato e l'aggressività è arrivata a livelli di
minimo sindacale. Qualche strattone di Lazarevic e Iunco, un tiro rimpallato di
Belingheri e soprattutto, al 35', l'occasione non sfruttata da Sgrigna, che s'è
trovato solissimo in area sul campanile sortito da una conclusione di De
Feudis, ma al volo ha centrato Viotti e graziato la statuaria difesa giuliana.

Serviva di più. Lerda l'ha cercato con i cambi dopo l'intervallo: Gasbarroni e
Pellicori per Belingheri e Iunco. I due nuovi non hanno combinato granché ma è
cambiato l'atteggiamento generale. Più voglia di vincere, più pressing. E aria
di gol, all'improvviso. Viotti ha corretto sul palo una botta da lontano di Di
Cesare, poi ha neutralizzato sulla linea un tacco di D'Ambrosio e il tap in di
Pellicori, sugli sviluppi di un corner. Infine, al 19', s'è arreso al diagonale
di Sgrigna, pescato alla perfezione in profondità da Zanetti. Ancora Sgrigna,
Pellicori e Lazarevic avrebbero potuto raddoppiare e invece hanno fatto
incavolare Lerda. La Triestina, modestissima, non ha mai sfiorato il pari.
Facile, in fin dei conti, tornare a gioire fuori casa. Dietro l'angolo,
intanto, c'è già l'ultima partita del 2010. Toro in campo all'Olimpico sabato
contro un'altra squadra in crisi nera. L'Empoli da 4 giornate non fa altro che
perdere. Un'altra occasione troppo ghiotta per farsela sfuggire.

con lastampa.it

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