mercoledì 15 dicembre 2010

Il divorzio fa più male alla salute di lui

Se a risentire maggiormente della separazione è il cuore femminile, l'uomo può
cadere nell'alcolismo e depressione

Se a risentire maggiormente della separazione è il cuore femminile, l'uomo può
cadere nell'alcolismo e depressione
MILANO - Il divorzio nuoce gravemente alla salute, ma con i dovuti distinguo
per lui e lei. Se a risentire maggiormente del matrimonio naufragato è il cuore
femminile, l'ormai ex marito è più a rischio di buttarsi nell'alcol o soffrire
di depressione, come riporta un articolo del Daily Mail. Togliersi la fede
mette entrambi in pericolo di demenza, ma rosicchia prevalentemente
l'aspettativa di vita di lui: il rischio di morte è infatti dieci volte
maggiore per un divorziato rispetto a un uomo sposato della stessa età.
Mettendo insieme gli studi scientifici realizzati finora per testare la salute
dopo nozze andate male, risulta evidente che mandare all'aria un matrimonio
intossica le giornate ma anche la salute. Unica eccezione il fisico maschile,
che secondo i risultati di uno studio svedese condotto su 9mila uomini di circa
40 anni, sembra giovarsi della nuova vita da single. Per il resto, il
fallimento del matrimonio sembra portare solo grane. Uno studio della
University of Texas che ha coinvolto 9.500 persone ha rilevato che, a 60 anni,
il 33% delle donne divorziate si imbatte in malattie cardiovascolari, contro il
21,5% delle mogli stabilmente sposate. Per gli uomini, almeno sul fronte degli
acciacchi per il cuore, le cose sembrano andare meglio: il 37,5% dei divorziati
si ammala per acciacchi a vasi o arterie rispetto al 31,7% dei mariti che
rimangono accanto alla donna che hanno sposato. Ma se guardiamo all'alcolismo e
al mal di vivere, è lui a pagare il prezzo più alto della separazione.

LONGEVITÀ - Uno studio statunitense ha infatti mostrato che gli uomini
separati o divorziati hanno dieci volte più probabilità di richiedere
assistenza psichiatrica rispetto a chi è sposato. Anche le donne, seppur in
misura minore, sono in pericolo se il matrimonio naufraga: per loro la
probabilità di chiedere aiuto è cinque volte più alta rispetto alle mogli con
l'anello rimasto saldo al dito. Salgono, inoltre, i rischi di lasciarsi andare
cedendo al fascino della bottiglia per chi si lascia un matrimonio alle spalle.
E lui, in questo caso, risulta essere più a rischio. Le brutte notizie non
finiscono qui per chi manda all'aria le nozze. I pericoli di demenza, mostra
infatti uno studio svedese, risultano addirittura triplicati, probabilmente a
causa - ipotizzano i ricercatori - dei minori stimoli, del calo della
comunicazione e del problem solving che, nella vita a due, è pane quotidiano.
Infine il tassello della longevità, ultima tegola per chi ripone nel cassetto
la fede: le coppie sposate, in media, vivono sette anni in più rispetto ai
single. Dopo una separazione, anche se non si trascorre tanto tempo da soli,
l'aspettativa di vita si riduce di ben tre anni, con gli uomini che ancora una
volta pagano il conto più salato. Lo stress gioca sicuramente un ruolo
determinante, ma i single, soprattutto se appartenenti al sesso "forte", sono
anche più propensi a passatempi a rischio, come l'alcol, il fumo, la
promiscuità sessuale e una guida più indisciplinata e veloce. Uno studio
condotto in 16 Paesi ha dimostrato che per i divorziati il rischio di morte è
dieci volte superiore rispetto agli uomini sposati della stessa età. (Fonte:
Adnkronos)

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