Ergastolo per il manovale pregiudicato Mario Alessi, colpevole, insieme a
Salvatore Raimondi, di aver sequestrato e ucciso il piccolo Tommaso Onofri, la
sera del 2 marzo 2006 a Casal Baroncolo (Parma). Il carcere a vita è stato
confermato, stasera, dalla Quinta Sezione penale della Cassazione.
I supremi giudici hanno invece stabilito che la convivente di Alessi, la sarta
Antonella Conserva, dovrà essere nuovamente processata da un'altra sezione
della Corte d'Assise d'Appello di Bologna che rivaluterà più approfonditamente
la sua responsabilità, come chiesto dai legali della donna, Anastasio Pierluigi
e Eduardo Rotondi. La condanna a 30 anni di reclusione inflitta alla donna
potrebbe, quindi, essere rivista.
Stamani, nella sua requisitoria, il sostituto procuratore generale Giuseppe
Galati aveva chiesto la convalida del verdetto d'appello emesso il 4 novembre
2009 che aveva ratificato la pronuncia di primo grado del 28 maggio 2008
eliminando, però, l'aggravante della crudeltà, decretata dalla Corte d'Assise
di Parma nei confronti del solo Alessi e punita con la pena dell'isolamento
diurno. Raimondi era stato invece giudicato a parte con rito abbreviato e,
questa estate, è divenuta per lui definitiva la condanna a 20 anni. Tuttora non
si sa chi dei due uomini abbia strangolato e colpito Tommy con un badile: si
accusano l'un l'altro ma per la giustizia sono entrambi colpevoli. «Il
fortissimo disvalore sociale e morale connesso al rapimento di un bambino e l'
eccezionale gravità della tragica conclusione della vicenda - ha sottolineato
il pg Galati - giustificano in pieno l'entità delle condanne, considerando
anche che è mancato qualunque elemento di resipiscenza».
Ad avviso del pg la sentenza d'appello, contestata dai legali di Alessi e
Conserva, «mostrava una congruenza logica nel percorso motivazionale e gli
elementi di accusa e le prove a carico sono consistenti oltre ogni ragionevole
dubbio». Ma qualcosa, per quanto riguarda la posizione della Conserva
necessita, ad avviso dei supremi giudici (collegio presieduto da Aldo Grassi)
di una ulteriore ponderazione. Solo quando saranno depositate le motivazioni
del verdetto di questa sera, si saprà meglio quali elementi dovranno essere
rivalutati. Senza successo l'avvocato Laura Ferraboschi ha chiesto l'
annullamento con rinvio della condanna di Alessi sostenendo che nei suoi
confronti «c'è stato un processo mediatico che, pur senza entrare nella testa
dei giudici, ha però condizionato l'atmosfera del processo 'realè ai danni di
un uomo martoriato subito come 'mostrò». Alessi, ha annunciato, «farà ricorso
alla Corte di Giustizia di Strasburgo per denunciare la violazione dei suoi
diritti di difesa».
A incastrare i rapitori fu l'impronta di Raimondi lasciata sul nastro adesivo
usato dai rapitori per immobilizzare i familiari del piccolo ostaggio. I Ris la
confrontarono con quella di tutte le persone che avevano avuto a che fare con
gli Onofri. Tra loro Raimondi che aveva ristrutturato il loro casolare. Il papà
di Tommy è tuttora in coma neurovegetativo dopo un ictus che lo ha colpito
ormai da diverso tempo. Paola Pellinghelli, mamma di Tommaso, non ha potuto
partecipare all'udienza in Cassazione perchè sta assistendo il padre malato.
Tutta la famiglia, compreso il fratellino maggiore Sebastiano, si è costituita
parte civile.
con lastampa.it
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