a danno di Sky"
Il decreto Romani «darà margine per bloccare o censurare qualunque contenuto»
su Internet e «sembra favorire Mediaset a svantaggio di Sky, uno dei suoi
maggiori concorrenti». È il giudizio espresso lo scorso 3 febbraio dall'
ambasciatore americano a Roma, David Thorne, in un cablogramma diffuso da
Wikileaks e rilanciato da El País. Nel dispaccio «confidenziale » si cita l'
opposizione italiana secondo la quale il provvedimento Romani «mette in
pericolo la libertà di espressione ed è una minaccia alla democrazia italiana».
L'ambasciatore americano riferendosi anche a parti della legge che poi vennero
stralciate nota che sarebbe «un precedente per nazioni come la Cina che possono
copiarla o citarla come giustificazione per gli attacchi alla libertà di
espressione». Particolare attenzione viene dedicata a Sky: «Funzionari di Sky
ci hanno detto che il viceministro Romani sta guidando gli sforzi all'interno
del governo italiano per aiutare Mediaset di Berlusconi e per mettere Sky in
svantaggio. Questo è uno schemafamiliare: Berlusconi e Mediaset hanno usato il
potere di governo in questo modo sin dai tempi di Bettino Craxi».
Il testo è del 3 febbraio ma al decreto venne dato il via libera solo a marzo
e nel testo approvato dal governo vennero escluse molte delle limitazioni al
web. Il decreto definitivo non cancellò invece la riduzione progressiva dei
tetti di affollamento orario della pubblicità per la pay tv (dal 18% al 12% di
qui al 2012), misura fortemente contrastata da Sky.
con lastampa.it
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