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Giovedì 31/07/08
NEWSLETTER - 31 luglio 2008

Secondo gli annunci del Governo, sarà quest'autunno la volta buona del federalismo fiscale. La principale proposta per attuarlo della viene dalla Lombardia. Ma porta a uno squilibrio sia tra risorse da attribuire agli enti territoriali e spese da finanziare, sia tra regione e regione.
L'emendamento sui precari proposto nella manovra di mezza estate forse verrà modificato. Ne ha bisogno: approfondisce le disparità di trattamento fra lavoratori e scarica sul dipendente le conseguenze dell'illegittimo comportamento del datore di lavoro.
Napoli è stata ripulita dai rifiuti? Non proprio. Il guaio è che si sono adottati palliativi invece di provvedimenti strutturali. Si potrebbe cominciare decidendo fino a che punto si può e si deve applicare il principio dell'autosufficienza territoriale, evitando i giochi sporchi sulla "munnezza".
Come può farsi rieleggere un politico dopo aver attuato profonde riforme strutturali che hanno scontentato forti gruppi di potere? Se lo chiedono i leader di tutta Europa. In realtà, tuttavia, il timore è spesso infondato.

Notizie dal sito
  • Al di là dei problemi di metodo e di merito della proposta di federalismo fiscale della Lombardia, alcune questioni sono imprescindibili. La spesa statale da devolvere alle regioni è localizzata soprattutto nel Sud, mentre le risorse sono prevalentemente al Centro-Nord. Qualunque ricetta di federalismo dovrebbe perciò riavvicinare nel medio periodo i livelli di spesa a quelli delle entrate regionali; garantire a tutte le regioni le risorse necessarie per i servizi fondamentali; introdurre sistemi di controllo per premiare le capacità gestionali territoriali.

     
  • Disparità di trattamento tra lavoratori a tempo determinato privati e pubblici ma anche nell'ambito delle due categorie, dubbi di costituzionalità: sono alcuni dei grossi problemi cui va incontro l'emendamento sui precari della "manovra di mezza estate". La disposizione proposta scarica le conseguenze dell'illegittimo comportamento del datore di lavoro tutte sulle spalle del dipendente. Questo piace a Confindustria, ma negli ultimi giorni anche da parte del Governo si manifesta la volontà di modificare il testo.

     
  • Sono state ripulite le strade del centro di Napoli, non ancora la periferia e l'hinterland partenopeo. Si sono adottate misure tampone mentre resta irrisolto il problema di prendere provvedimenti strutturali, che rappresentino una soluzione duratura. Bisogna decidere fino a che puntosi può e si deve sostenere il principio dell'autosuficienza dei territori nello smaltimento dei rifiuti. Distinguendo le varie categorie ed evitando i giochi sporchi sulla munnezza.

     
  • I politici europei temono che procedere sulla strada delle riforme strutturali significhi perdere le elezioni successive. E' una paura infondata. Perché i benefici che ne derivano per famiglie e imprese possono essere anticipati da mercati finanziari ben funzionanti, riducendo così l'opposizione. I dati mostrano che di tutti i governi riconfermati dopo aver varato una riforma, il 65 per cento era a capo di una nazione con una regolamentazione pro-competitiva dei mercati finanziari. Diventano poi più facili gli interventi sui mercati dei prodotti e del lavoro.

     

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