di Elisa, un "progetto acustico e organico che - ha spiegato lei, dopo un
piccolo assaggio live alle Officine Meccaniche di Milano - racconta le cose
fragili". A sottolineare la voglia di natura, espressa da scelte semiacustiche
e cori di voci bianche, un docufilm girato da Danni Karlsson nei boschi della
Valsugana, che accompagna il cd in uscita il 30 novembre. Per restituire in
musica le emozioni del creato, Elisa ha scelto 17 brani tra inediti, cover,
rivisitazioni e duetti, tutti registrati in analogico. Tre gli inediti:
'Nostalgia', 'Sometimes ago' e 'Fresh air', "una boccata d'aria fresca scritta
a 20 anni quando, dopo il primo album, ho caricato tutto lo studio sulla mia
auto, una Diane, e - ha ricordato Elisa, vestitone a quadretti, stivaletti e
aria serena - sono partita per Londra". Due i duetti: con l'amica Giorgia per
'Pour que l'amour me quitté di Camille, e con il rapper Fabri Fibra, che ha
'sporcato' con le sue rime 'Anche tu anche se'. "Sono felice delle
contaminazioni, le trovo belle e sane, esprimono verità e portano energia, per
questo cerco di fare - ha raccontato - solo quelle dove si sente l'idea
incontaminata dell'inizio che spinge per essere raccontato".
Tra le collaborazioni che l'hanno coinvolta di più, quella con Giuliano
Sangiorgi dei Negramaro: lui ha cantato con lei 'Ti vorrei sollevare', lei ha
ricambiato con 'Basta cosi'', inserita in 'Casa 69', l'ultimo cd del gruppo
pugliese. "Trovo che Giuliano sia una delle voci maschili più belle, poi siamo
amici e tutto - ha commentato entusiasta - diventa più bello. E' venuto a
registrare a Monfalcone e si lamentava per un abbassamento di voce, siccome è
sempre poco vestito gli ho detto 'Giuliano, ti devi coprire', e lui mi ha
risposto 'Focoso sono!'". Un rapporto ugualmente scherzoso lega Elisa alle
'amiche per l'Abruzzò: "ci sentiamo spesso e la musica c'entra poco, ci siamo
scoperte abbastanza gruppetto, stile prima superiore non di più, tra di noi
l'argomento più serio - ha scherzato ancora - è il gossip". Con Giorgia, però,
Elisa ha condiviso anche l'esperienza della maternità, visto che entrambe sono
diventate mamme più o meno nello stesso periodo. Stringere tra le braccia la
piccola Emma è "una cosa mistica", tanto che "da quando sono rimasta incinta ho
scritto pochissimo, sono rimasta totalmente a bocca aperta e - ha confessato -
mi devo ancora riprendere". Così, per esprimere alcune sensazioni, ha preso in
prestito le parole di un amico e collega come Luciano Ligabue, di cui ha voluto
reinterpretare 'Ho messo via', che "tra le ballate è la mia preferita e ora
sento come fisiologica per età, perché sono arrivata a un punto dove si
cominciano a metter via delle cose". Più legate al passato, invece, le cover di
'1979' degli Smashing Pumpkins, "una dedica alla mia generazione", e di 'I
never came' dei Queens of the Stone Age. Tutte verranno proposte dal vivo, in
un tour teatrale che, come il cd, Elisa vorrebbe caratterizzare con la presenza
di cori di voci bianche: "il problema è che un tour è itinerante e poi
d'inverno, con la scuola, come si fa? O reclutiamo cori di bimbi residenti o -
ha concluso scherzosa - sostituiamo gli originali con delle controfigure
cartonate".
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